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Le clamorose esclusioni dall’incoronazione: ecco perché non ci sarà Emanuele Filiberto. Tutti i “no” di Re Carlo

Con quella che pare un’operazione simpatia per rivitalizzare i favori popolari per la vetusta corona britannica, Carlo III ha deciso di rendere più snella la cerimonia con meno invitati e soprattutto meno nobili a favore di una maggiore presenza fra esponenti della società civile

Foto Ansa

di Redazione

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A 24 ore dall’attesa incoronazione di Re Carlo e della moglie Camilla, le polemiche si riaccendono sugli esclusi eccellenti. Il monarca ha infatti puntato sull’inclusività preferendo personaggi anche noti ma del popolo a discapito della nobiltà britannica. Insomma più società civile e meno duchi e marchesi e a fare le spese della svolta democratica sono prima di tutti i nobili italiani. Gli esponenti di casa Savoia - come Emanuele Filiberto e Aimone d’Aosta - non hanno infatti ricevuto alcun invito quindi, non figurano tra i duemila invitati del grande evento che, comunque, sono meno rispetto agli ottomila presenti per l’incoronazione di Elisabetta II, risalente al 1953. C’è comunque da notare che i Savoia non sono né parenti, né regnanti ed essendo l’Italia una repubblica, in rappresentanza della Nazione ci sarà invece il presidente Mattarella.

Assenti eccellenti

Casa Savoia non sarebbe l’unica esclusa di rango dai reali d’Inghilterra. Alcuni fra gli estromessi hanno però reso pubblica la loro piccata reazione. Il duca di Rutland - uno tra i 24 duchi non-reali che non sono stati invitati – nei giorni scorsi ha affermato: “Sono famiglie come la mia che hanno sostenuto la monarchia suppergiù per 1000 anni”. Anche il finanziere Ben Goldsmith, il nipote del marchese di Londonderry, si è espresso in modo pesante sostenendo che Carlo stia rischiando di consegnarsi a “babbei e nullità”.

L’esclusione di Lady Pamela Hicks

Fra le assenze più clamorose è si registra quella di Lady Pamela Hicks, la figlia di Lord Mountbatten, lo zio di Filippo che aveva organizzato il matrimonio tra sua nipote ed Elisabetta. Casa Mountbatten è quella più intrecciata ai Windsor: il padre di Lady Pamela, infatti, era stato per anni il mentore di Filippo e poi di Carlo tanto che alla morte di Lord Mountbatten ai funerali presero parte sia la regina Elisabetta che Carlo. Ma non è tutto; Lady Pamela era stata damigella d’onore alle nozze tra Filippo ed Elisabetta. Peccato per lei perché sarebbe stata una delle poche a presenziare a tre incoronazioni (la prima quella di Giorgio Vi nel 1937, la seconda quella di Elisabetta nel 1953). Con poco tatto, Lady Pamela è stata avvisata dell’esclusione con una telefonata arrivata direttamente da Buckingham Palace proprio nel giorno del suo 94° compleanno. A fare sapere la cosa è stata la figlia, India Hicks (di cui Carlo è stato padrino di battesimo) con un post su Instagram: “Uno dei segretari personali del re ha riferito questo messaggio da parte del re. Hanno spiegato che questa incoronazione sarà molto diversa da quella della regina. Il re manifestava il suo grande amore e le sue scuse, per il fatto di offendere tante famiglie e amici con una lista ridotta”. 

Gli inattesi presenti

Fra gli invitati saranno invece presenti  200 giovani impegnati nella beneficenza, 200 giovani scelti fra Scout e servizio civile, 450 persone onorate con la medaglia dell’impero britannico e, addirittura, cuochi e pompieri in pensione. Tra loro ci sarà anche "il ragazzo della tenda", un bambino che ha dormito per tre anni in una tenda nel suo giardino raccogliendo 700.000 sterline a favore di un ospizio locale, e una poliziotta che ha attraversato a remi da sola l’Oceano Atlantico per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento dei mari. Infine, i proprietari di un caffè che durante la pandemia hanno trasformato il loro locale in un servizio di consegne.

05/05/2023