Si intitola Istruzioni per non sclerare ed è il nuovo cortometraggio firmato da Stefania Unida, divulgatrice scientifica, professoressa di scienze e matematica, e storyteller, che attraverso il linguaggio dei cinema continua a dare voce a chi spesso rischia di non averne.
Le strategie per combattere la sclerosi multipla
Il titolo, volutamente provocatorio e ironico, racchiude un doppio significato: da una parte richiama la fatica quotidiana di convivere con una malattia cronica come la sclerosi multipla; dall’altra diventa un invito universale a trovare strategie personali per non “perdersi” di fronte alle difficoltà della vita. Non un manuale di regole, ma un insieme di immagini, gesti, emozioni che suggeriscono la possibilità di resistere, adattarsi, trasformare la fragilità in forza.
Il racconto personale diventa collettivo
Un primo teaser, proiettato per la prima volta a Milano il 19 settembre, ha già mostrato l’anima del progetto: frammenti intensi, essenziali, capaci di evocare più che di spiegare. L'intento è quello di accompagnare lo spettatore in una dimensione intima, dove il racconto personale diventa collettivo, e le paure individuali si trasformano in un messaggio condiviso. Il cortometraggio, attualmente in preparazione e in uscita il 5 novembre, nasce dalla convinzione che l'arte possa essere strumento di inclusione e consapevolezza.
Non si parla solo di malattia
Non si tratta soltanto di parlare di malattia, ma di esplorare ciò che significa affrontare il limite, convivere con l'incertezza, cercare appigli di speranza. Istruzioni per non sclerare diventa così un atto di resistenza culturale: una pellicola che non consola con frasi fatte, ma che restituisce autenticità e complessità al vissuto umano.
Il coinvolgimento della comunità
Un altro punto di forza importante è il coinvolgimento della comunità: amici, utenti, che seguono Stefania Unida sul suo canale Instagram, associazioni, come la Fondazione Mantovani Castorina, e spettatori che hanno scelto di sostenere il progetto. Come già accaduto con Non siamo invisibili, la dimensione corale diventa parte integrante dell’opera. Non un racconto solitario, ma un intreccio di voci che dimostra quanto la condivisione possa essere potente.
Il messaggio di gratitudine
Dietro al progetto c’è anche un messaggio di gratitudine: verso chi ogni giorno combatte, verso chi si mette in ascolto, verso chi non si arrende. Perché non esistono formule perfette per “non sclerare”, ma esistono strumenti che possiamo costruire insieme, passo dopo passo.
Con Istruzioni per non sclerare, Stefania Unida conferma il suo percorso unico: unire la precisione della divulgazione scientifica alla forza narrativa del cinema, creando un’opera che non solo informa, ma che emoziona, scuote e resta nella memoria.