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La vendetta dei vip per le corna subite: da Shakira al banchiere Segre, chi ha ragione e chi torto

A gennaio la pop star Shakira scalava le classifiche con un brano contro l'ex marito, il calciatore Piquè. Oggi fa discutere il caso di Massimo Segre e Cristina Seymandi

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A gennaio di quest'anno Shakira lanciava il suo ultimo brano su tutte le piattaforme musicali, un vero attacco diretto e senza sconti all’ex marito Gerard Piquè che nei mesi precedenti l'aveva tradita. L’artista colombiana si toglieva tutti i sassolini dalle scarpe mettendo alla berlina l'ex calciatore e la sua nuova compagna, facendo partire un dibattito planetario sull'opportunità o meno di lavare i panni sporchi in pubblico e umiliare il partner traditore con tutto quello che ne consegue: danni ai figli della coppia e alla nuova compagna non certo responsabile. Ne avevamo scritto anche noi, leggete qui.

Oggi ci risiamo davanti al caso, meno planetario ma comunque nazionale, scatenato dal video registrato durante la festa di (non) fidanzamento di Massimo Segre e Cristina Seymandi, coppia della Torino bene che due giorni fa ha dato per usare un eufemismo, spettacolo. Lui infatti ha svelato i tradimenti di lei davanti a 150 invitati e l'ha poi esortata: "A Mykonos vacci con il tuo avvocato". 

Ciò che è interessante capire, prendendo a esempio questi due casi, è in che modo il pubblico dei social soprattutto, ma anche gli e le opinioniste abbiano giudicato i due fatti a seconda che la persona umiliata fosse una femmina o un maschio. 

Selvaggia Lucarelli ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il suo parere: 

Sono in Colombia e ho visto solo ieri sera questo video. Non ci potevo credere. Le t-shirt con il ritratto di Pablo Escobar nelle bancarelle a un tratto mi sono sembrate meno assurde. Non potevo credere neanche ai commenti che leggevo, anche di alcune persone amiche, che “bravo” “campione” “grande”. Io non so in che mondo viviate voi, ma temo che ormai l’idea che tutto vada esibito in pubblico, dalle proposte di matrimonio alle ecografie dei figli alle vendette sentimentali vi abbia preso un po’ la mano.
Questo boomer passivo aggressivo si è scritto il suo fogliettino giorni prima continuando a organizzare la festa di annuncio nozze con la freddezza del serial killer. Non poteva lasciarla come si fa in un mondo civile in cui i problemi personali, anche i più drammatici, si risolvono in privato. No, doveva prendersi la scena.
Doveva umiliarla davanti a tutti perché lui è stato umiliato e merita un risarcimento pubblico. Un risarcimento che si nutre della distruzione della reputazione di lei con tanto di frasette che trasudavano finta benevolenza da “ti auguro felicità col tuo avvocato a “la tua meravigliosa figlia”, figlia così meravigliosa da meritare questa valanga di merda di riflesso, immagino. E poi l’ultima concessione paternalistica, che arriva dopo il pestaggio virtuale in pubblico, e cioè: se vuoi poi vedrò come farti lavorare ancora con me. Della serie: io maschio potrei anche concederti questo, dall’alto della mia posizione e della mia benevolenza. A voi che applaudite al maschio in camicia bianca col microfono, ricordo una cosa: questa roba è violenza. Lo è nella maniera più subdola perché mascherata da slancio d’orgoglio dell’uomo ferito. Questo però è tutto tranne un uomo ferito. Non agisce da uomo ferito.
È un narciso pieno di sé che ha pianificato una vendetta con lucidità e umilia lei per riparare non un dolore ma una ferita narcisistica. E infatti la riparazione avviene in pubblico, perché di quello ha bisogno: non di raccontare la sua sofferenza, ma di vincere. Uccidendo lei. Se fosse stato dolore, sarebbe bastata una stanza di casa. Voi applaudite pure, ma a me quell’uomo con la calma feroce del rettile fa più paura delle corna.

Anche per Shakira la giornalista aveva espresso disappunto: Perché Shakira se la prende anche con lei, con l’altra, con la ventiduenne? Il foedus, il patto d’amore, era con lui; non con la sua nuova fidanzata. Attaccare le altre donne è sempre un binario morto, un bersaglio falso.

Il giudizio però diventa incoerente quando notiamo che l'eroe nazionale di oggi (il banchiere) era ieri (Shakira) una cafona. O il contrario, quando la femminista vendicatrice di uomini con una mascolinità tossica, ossia Shakira, è nel caso del banchiere, un narciso che ha compiuto addirittura una violenza a detta di alcuni e alcune utenti. 

Il linguaggio dei due è diverso, per ruolo sociale, età e area geografica, ma entrambi mirano a distruggere, a modo loro, la reputazione dell'ex partner ovviamente per vendetta. Chiunque di noi desidera in situazioni simili vendicarsi. E' umano. Ma le persone adulte dovrebbero fermarsi prima perché non si accorgono che il loro gesto può ledere interessi più alti. I figli della persona umiliata per esempio. O in alcuni casi non rispetta quello che è il bilanciamento di potere, risultando anche senza volerlo in una situazione di reale vantaggio.

Ciò che è comunque evidente è che a farne le spese è sempre una donna. Nel caso di Shakira, la nuova compagna di Piqué Clara. Nel caso della coppia di Torino è triste vedere come Cristina Seymandi sia stata insultata sui social in modo sessista e la si sia raccontata più per le sembianze estetiche che per il suo notevole curriculum. 

Non vorremmo entrare nelle dinamiche personali, ma se i protagonisti di queste vicende si mettono in piazza è naturale almeno tentare di capire la società odierna attraverso questi fenomeni umani...

A ognuno il suo giudizio. Basta che sia coerente. 

In basso il video della festa di (non) fidanzamento

11/08/2023