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Nello spazio in sedia a rotelle: la storia incredibile di Michaela, l’incidente e la rinascita

Dopo un incidente del 2018 che l'ha resa paraplegica l'ingegnera tedesca non ha mai mollato il suo sogno. La sua missione con Blue Origin è storica perché dimostra che la disabilità non è un limite

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Michaela, futura astronauta (Instagram)

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Michaela Benthaus, un'ingegnera dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), si prepara a diventare la prima astronauta in sedia a rotelle e a volare nello spazio. Avrà l’opportunità di coronare il suo sogno grazie a una missione commerciale suborbitale con il razzo New Shepard di Blue Origin, l'azienda di Jeff Bezos.

Ma chi è questa donna speciale? Dopo un incidente del 2018 che l'ha resa paraplegica non ha mai mollato il suo sogno. Ed ora la sua missione con Blue Origin è storica perché dimostra che la disabilità non è un limite, ma una variabile da includere nella progettazione del futuro e mira ad ispirare altre persone con disabilità a perseguire i propri sogni e i propri obiettivi. "Fin da bambina - ha raccontato - mi affascinavano il volo e le stelle. Ho sempre amato la scienza e la sensazione di libertà. Dopo l’incidente ho capito che, anche se il mio corpo era cambiato, potevo comunque contribuire all’esplorazione spaziale".

La missione

La 33enne tedesca lavora da anni all’Agenzia spaziale europea (Esa) e adesso avrà l’opportunità di realizzare le sue aspettative grazie a una missione commerciale suborbitale con il razzo di Bezos. L’Esa ha avviato un programma per astronauti disabili: "Mi ispira molto il caso di John McFall, atleta paralimpico con un’amputazione a una gamba - ha detto Michaela - È stato selezionato per uno studio di fattibilità, ma non è ancora andato nello spazio. Credo che il settore commerciale accelererà ulteriormente sull’inclusione". Dopo l’incidente in mountain bike, durante una discesa, lei non si è abbattuta e come ha confidato al Corriere della Sera spera di essere un esempio. “Potrei essere la prima, ma non voglio essere l’ultima. Spero che il mio percorso ispiri ogni tipo di persona”, ha detto. 

Chi è la futura astronauta

La futura astronauta ha una formazione accademica eccellente, con una laurea triennale in Ingegneria Meccanica e un Master in Ingegneria Aerospaziale. Ha già sperimentato l'assenza di gravità nel 2022 partecipando a un volo parabolico con AstroAccess, un'iniziativa che rende lo spazio accessibile alle persone con disabilità. La sua passione ha portato l'ingegnera tedesca nel 2024 a prendere parte a una missione analogica alla base Lunares in Polonia: "Due settimane senza finestre né luce naturale, solo comunicazioni via email. Simulavamo la vita su Marte".

Il suo temperamento e la determinazione rappresentano davvero un esempio forte per chiunque sia nelle stesse condizioni. Consentono una sorta di conquista collettiva che dimostra come le difficoltà possano essere superate. Per questo lei dice che "lo spazio deve essere per tutti" e che non bisogna mai smettere di sognare. 

Anche per questo Michaela Benthaus si impegna attivamente per l'inclusione delle persone con disabilità nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica)