logo tiscali tv

Minuscolo e coperto di tubicini eppure sorridente: la lezione di vita del piccolo Dakota

"Uno dei momenti più felici della mia vita è stato quando un bimbo di due anni per la prima volta ha mangiato il purè": la psicoterapeuta Cinzia Favara con la onlus "L'albero dei desideri" racconta la rinascita dei bambini malati di cancro

Cinzia Favara della onlus "L'albero dei Desideri" racconta come aiuta i bambini malati di tumore

Leggi più veloce

“Cosa ci vuole per fare quello che ho fatto? Follia. Senz’altro è la risposta più giusta. Se non fossi stata una folle non mi sarei messa in testa di fare qualcosa che qui in Italia nemmeno esisteva. Gli ostacoli burocratici e le difficoltà sono stati tantissimi, così come le occasioni di scoramento. Ma poi ti arrivano momenti di felicità che non hanno prezzo. L’ultimo è stato qualche giorno fa, quando un bimbo di quasi due anni che abbiamo accolto nella nostra casa, dopo tanti sforzi e cure fatte di bellezza e creatività, è riuscito a nutrirsi: è arrivato qui a dicembre scorso, era un cucciolo piccolissimo e magro. Aveva appena subito un intervento al cervello e lo aspettava un lungo periodo di radioterapia. Sapevamo che rifiutava qualsiasi contatto con persone estranee ma il nostro simpaticissimo cane e la pet therapy hanno fatto miracoli. Lui ha sorriso al cane, era la prima volta dopo tantissimo tempo e la madre quasi è svenuta per l’emozione. E piano piano, anche da un punto di vista nutritivo, siamo passati dalle piccole gocce di acqua e qualche briciola gelatinosa fino a quando, venerdì scorso, la logopedista è corsa ad annunciarmi: “Abbiamo mangiato il purè”. Ecco per me quello è stato uno dei momenti più felici della mia vita. E ci siamo sciolte in un abbraccio”.

Aiutiamo i bambini a non essere risucchiati dalla malattia

Cinzia Favara è abituata a gestire le emozioni perché quando si sceglie di trascorrere la propria esistenza con i bambini malati di tumore non ci si può permettere il lusso di lasciarsi andare. Però stavolta fa fatica a non commuoversi perché quel purè mangiato da quel bimbo è il simbolo di una vera e propria rinascita, di un’apertura alla vita da parte di chi si è trovato a esistere venendo identificato con la patologia che lo ha colpito prima che come persona. “È quello che purtroppo accade tante volte perché le cure per la leucemia e per i tumori sono particolarmente lunghe e invasive. Vanno da un minimo di 6 mesi fino a due anni o più e se non si interviene si rischia di far scivolare quella piccola esistenza in una pausa di “non-vita”, in uno stand-by dove a connotarti è solo il male che ti ha colpito, le gocce delle flebo che scorrono nel tubicino, il rumore metallico delle apparecchiature, la spersonalizzazione dei protocolli, la freddezza asettica delle stanze di ospedale”.

La storia di Dakota, 4 mesi 

A tutto ciò, questa psicoterapeuta siciliana che si è specializzata negli Stati Uniti, oltre trent’anni fa proprio a New York ha scoperto che ci può essere un’alternativa fatta di colori e bellezza, di laboratori e di passioni, di talenti da scoprire e di anime da abbracciare. “È successo con un piccolissimo mio paziente di 4 mesi. Si chiamava Dakota e aveva appena fatto un trapianto di fegato. I genitori non andavano a trovarlo perché per loro era troppo doloroso e si sentivano come se già lo avessero perso. Entrare in quella stanza è stato scioccante perché mi sono trovata davanti a un piccolissimo cucciolo completamente ricoperto di tubi e fili. I rumori dei macchinari stridevano con quella persona così minuscola che aveva sicuramente bisogno di carezze e coccole. Ma perfino abbracciarlo era impossibile. Allora inseguendo un istinto che io stessa non so da dove mi sia arrivato ho chiesto un mangianastri dove ho inserito una cassetta di musiche e nenie per bambini. E poi sul muro ho tagliato con il cartoncino un albero “parlante” che diceva “Buongiorno, io sono l’albero dei desideri e vedo questo bimbo che si chiama Dakota e che è bellissimo. Ma non so nulla di lui. Mi raccontate la sua storia?”. E la volta successiva, quando sono tornata da Dakota, ho trovato la sua storia raccontata sul muro da più calligrafie. I genitori erano finalmente riusciti a entrare in quella stanza e a riconoscere in quel cucciolo il loro bimbo e non soltanto la malattia e il dolore. Avevo dato loro una chiave per non soffrire, una dimensione di vita fatta di creatività e di accoglienza, e soprattutto la sensazione che potevano davvero fare qualcosa per quel loro bimbo. Questa per me è stata una lezione di vita fuori dall’ordinario perché a volte basta solo l’attenzione per riagganciarsi al rispetto della qualità dell’esistenza”.

In questa gallery alcune immagini delle attività con i piccoli ospiti della WonderLAD . Ecco il sito della Onlus https://ladonlus.org/

"La casa abbraccio" dove i bambini rinascono

Così, tornata in Italia, Cinzia Favara ha messo su “L’albero dei desideri”, una onlus che utilizzando arte e creatività realizza laboratori e progetti per migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti oncologici e per impedire alla malattia di ostacolarne la crescita. Quell’albero ha trovato radici in una casa che è un sogno a occhi aperti, la WonderLad, dove uno spazio colorato e pieno di gioia accoglie i bambini e li coinvolge nella pittura, nella ceramica, nella musica, nella pet therapy, nel giornalismo, nello yoga. “Durante il periodo della creatività il bambino è così immerso in quel mondo che è come guarito”, racconta questa pioniera del concetto di “Cure & Care”. “La nostra struttura, nata nel 2019 a Catania, ha accolto oltre 120 bambini vedendoli tornare a sorridere, consapevoli finalmente di non essere soltanto un dolore”. Dakota non c’è più da tanto tempo, ma Cinzia Favara non ha mai dimenticato che grazie a lui ha scoperto come aiutare tanti altri bambini. A breve anche Pavia avrà il suo “WonderLad” e la dottoressa Favara e il team specializzato di psicologi, logopedisti, fisioterapisti insieme con gli artisti capaci di mettere in atto la art-therapy sono pronti a mettere la loro esperienza al servizio del nuovo centro: “Per una volta qualcosa che nasce al Sud viene esportato al Nord. Purtroppo in tutta Italia ci sono piccoli pazienti oncologici e l’idea che il nostro albero possa mettere radici altrove è quello che mi fa dire che ne è valsa la pena di essere così tanto folle”.

Il sito web della onlus L'Albero dei desideri (LAD) è https://ladonlus.org/

Questa è la pagina Facebook https://www.facebook.com/Ladonlus

Questo è l'account Instagram https://www.instagram.com/ladonlus/

31/03/2023