Non più principe Andrea ma semplicemente il signor Andrea Mountbatten-Windsor. È questa la nuova identità del terzogenito della Regina Elisabetta e fratello di Re Carlo. Spogliato ormai di tutti i titoli reali con una decisione senza precedenti Andrea è travolto dallo scandalo Epstein grazie alle rivelazioni di Virginia Giuffre, la ragazza che per tre volte gli fu offerta dal miliardario pedofilo americano come schiava sessuale quando era ancora minorenne. Ora Virginia Giuffre non c’è più perché si è suicidata a 41 anni ma le rivelazioni contenute nel libro uscito postumo dieci giorni fa stanno travolgendo l’ex principe e anche la sua famiglia.
Il fango dilaga senza più freni
Nel tentativo di certo tardivo di contenere la tempesta re Carlo, dopo avergli revocato il titolo di duca di York gli ha revocato anche quello di principe ma il fango dilaga senza più freni. A breve il principe Andrea dovrà anche lasciare il lussuoso Royal Lodge nella tenuta di Windsor dove risiede con l’ex moglie e le figlie. In una nota ufficiale si legge: “Il suo contratto di locazione al Royal Lodge gli ha finora garantito protezione legale per continuare a risiedere, ma gli è stato notificato formalmente di restituire la proprietà e si trasferirà in un’altra residenza privata. Queste misure sono ritenute necessarie, nonostante continui a negare le accuse a suo carico. Le loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la massima solidarietà sono stati e continueranno a essere rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso".
Andrea si trasferirà a Sandringham e sarà mantenuto da re Carlo
Secondo quanto riferito dalla Bbc, il principe Andrea si trasferirà in una proprietà privata della tenuta di Sandringham, nel Norfolk, il cui mantenimento sarà a carico del re. Sky News apprende che anche la sua ex moglie, Sarah Ferguson, lascerà la residenza di Windsor che condivideva con lui. Ferguson, sposata con Andrea dal 1986 al 1996, dovrà ora trovare una sistemazione autonoma. La (ex) duchessa di York aveva già perso il suo titolo ufficiale all'inizio del mese in seguito alla rinuncia di Andrea agli altri titoli.
La fuga all'estero delle principesse Eugenie e Beatrice
Resta invece confermato che le figlie del principe Andrea, le principesse Eugenie e Beatrice, manterranno i loro titoli, essendo figlie dirette di un figlio del Sovrano. La decisione è in linea con le Letters Patent del re Giorgio V del 1917. Le due principesse sono amate dal sovrano e da William ed Harry ma di certo la situazione per loro è a dir poco imbarazzante: vedere il padre coinvolto in una storia di pedofilia, abusi sessuali, traffico di minorenni è scioccante. Ecco perché, secondo le rivelazioni di page Six, sono "fuggite silenziosamente all'estero".
La monarchia tenta di salvarsi ma gli inglesi sono indignati
Insomma, la monarchia britannica cerca di allontanare per quanto possibile da sé, con la definitiva messa al bando a scoppio ritardato del reprobo, ma i riflettori dei media non accennano a spegnersi, a colpi di scoperchiamenti di segreti, sospetti o dettagli rimasti troppo a lungo fuori fuoco. Il 65enne Andrea infatti resta nel mirino di ulteriori divulgazioni mediatiche imbarazzanti sui suoi ben noti legami con il defunto faccendiere pedofilo americano Jeffrey Epstein e con altre figure di dubbia reputazione.
Andrea resta 8° nella linea di successione al trono. Per quanto ancora?
Frequentazioni che coinvolgono anche la sua ex moglie, Sarah Ferguson, che da Epstein si fece fare un prestito, e che rischiano di minacciare ormai la posizione delle loro due figlie, Beatrice ed Eugenie, per ora risparmiate dall'umiliante revoca dei titoli di principesse. Mentre qualche spettro si allunga pure sull'immagine e sul futuro tout court della monarchia, mossasi con decisione troppo tardiva per prendere davvero le distanze da un uomo che sulla carta rimane per ora ottavo nella linea di successione alla corona.
Quando il principe William scarrozzava lo zio
A tre anni dall'ascesa al trono del quasi 77enne Carlo al posto di Elisabetta, matriarca di cui per decenni l'ex duca di York fu considerato "il figlio prediletto". E dopo che ancora due anni fa il delfino William, descritto adesso dalle veline di palazzo come inflessibile verso la pecora nera di casa Windsor, nel timore di conseguenze esiziali sul suo futuro regno, non si era preoccupato di farsi fotografare al volante scarrozzando lo zio a una messa di famiglia.
Le email tra Andrea e il faccendiere pedofilo Epstein
A riecheggiare le ultime accuse è fra gli altri il Guardian, che pubblica i contenuti di nuove email, rimbalzate dagli Usa, scambiate dall'ex principe con Epstein nel 2010, un anno dopo la prima condanna del faccendiere pedofilo per sfruttamento di ragazze minorenni. Messaggi in cui Andrea, che alcuni esponenti democratici vorrebbero vedere ora convocato a Washington per deporre dinanzi al Congresso sugli 'Epstein files', affermava nero su bianco di "sperare" di rivedere presto "l'amico" Jeffrey, appena uscito di galera. E accoglieva con toni di disponibilità la sollecitazione del miliardario a incontrare Jes Staley, chiacchierato banchiere, all'epoca al vertice di JP Morgan, dichiarato in seguito persona non grata nel Regno Unito per aver mentito alle autorità proprio sulle sue relazioni con Jeffrey Epstein.
Ombre sul ruolo di Sarah Ferguson
La Bbc, da parte sua, solleva ombre sul ruolo di 'brand ambassador' rivestito a suo tempo da Sarah Ferguson (in cambio di un compenso milionario) per conto di un società di mining di criptovalute fondata a Las Vegas da un altro controverso uomo d'affari americano, Jay Bloom. Personaggio introdotto dalla ex duchessa pure alla figlia Beatrice e, quindi, fra il 2018 e il 2019, allo stesso Andrea: fino a una visita guidata a Buckingham Palace, dove l'allora principe possedeva ancora un ufficio, sotto il mantello protettivo di sua madre, avendo continuato a svolgere incarichi di rappresentanza ufficiale della dinastia sino al 2020, prima della ri-esplosione dello scandalo Epstein.
La revoca dei titoli della Royal Army
Uno scandalo destinato intanto a costare al "signor Mountbatten-Windsor" anche la perdita del rango di 'vice admiral' (contrammiraglio) della Royal Navy, in via di revoca da parte del governo laburista di Keir Starmer su indicazione esplicita "del re" suo fratello, secondo quanto reso noto in queste ore dal ministro della Difesa, John Healey. Vincolo residuo con quell'uniforme di cui Andrea - pur escluso dai gradi militari già da 5 anni - continuava ad andar fiero in veste almeno di ufficiale a riposo della Marina britannica: ricordo delle remote 'glorie' giovanili della missione di guerra compiuta durante il conflitto delle Falkland-Malvinas contro l'Argentina.