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Il sindaco Sala non si arrende: "Riprendiamo l'iscrizione degli atti di nascita dei figli di due papà ". Lo stratagemma

Ecco la "novità importante" sulle famiglie omogenitoriali comunicata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in un video su Facebook.

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Sarebbe risolutivo se il nostro Paese permettesse alle coppie dello stesso sesso di adottare dei bambini. Ma questa legge è ancora molto lontana. I primi a permettere a una coppia omosessuale di adottare congiuntamente un bambino sono stati nel lontano 2001 i Paesi Bassi. Poi  Austria, Irlanda e Portogallo (nel 2016) e poi Finlandia e Germania (nel 2017). 

L'arrivo del governo Meloni

In Italia con l'arrivo del nuovo governo la situazione è peggiorata anche per le famiglie omogenitoriali già esistenti (leggete qui). Molti comuni guidati da amministrazioni più aperte ai diritti Lgbt+ hanno cercato una soluzione perché non riconoscere queste famiglie significa ledere i diritti di bambini innocenti che non possono neppure richiedere una carta di identità.

Leggi qui la reazione delle famiglie

Oggi Milano però ci dà una bella notizia 

"Il Comune di Milano potrà finalmente riprendere la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all'estero con due papà, anche se con la sola indicazione del genitore biologico": è la "novità importante" comunicata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in un video su Facebook. "Questo passo avanti rispetto al quadro degli scorsi mesi, - prosegue Sala - è successivo al quesito da noi posto al ministero dell'Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali" e "la risposta del ministero è stata favorevole".

Beppe Sala precisa che "per la prima volta sarà il Comune di Milano a poter valutare sui cosiddetti atti ulteriori, che certificano chi è il padre biologico e il percorso che la famiglia ha intrapreso. Questo non era mai successo".

Cosa ha chiesto il Comune di Milano al Ministero

Il quesito posto dal Comune di Milano al Viminale chiedeva di “poter trascrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà con riferimento quantomeno al genitore biologico per evitare che il minore si trovasse in Italia nella nostra città senza alcun atto che certificasse il legame con la sua famiglia e questo con le innumerevoli difficoltà connesse”.

Insieme a Sala nel video c'è anche l’assessora ai Servizi civici e generali Gaia Romani

L'assessora ha ricordato come i Comuni italiani abbiano in passato denunciato più volte “difficoltà estremamente concrete, dall'impossibilità di ottenere la residenza e la carta d'identità agli ostacoli nell'accesso alle graduatorie per gli asili nido”, parlando di “un evidente e insostenibile discriminazione in primis alle bambine e ai bambini". Adesso il Comune potrà ricontatterà “quelle famiglie che, rientrate a Milano verso febbraio-marzo, non si erano potute vedere riconosciute neanche questo piccolo passo e che da allora sono nel limbo tra mille difficoltà e preoccupazioni"

Sala e Romani hanno comunque precisato che "stiamo annunciando solo una piccola semplificazione" . "Rinnoviamo la nostra vicinanza e quella della città tutta alla comunità Lgbtqia+. Siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco, sempre".

Il video

03/08/2023