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La Liguria paga 100 mila euro la sarda Canalis che parla da Los Angeles per promuovere la Regione. La polemica

Lo spot della discordia: botta e risposta tra il presidente della Regikne Toti e il capo dell'opposizione Ferruccio Sansa sulla scelta della showgirl di Alghero per promuovere la Liguria

Foto Instagram e screenshot da spot Liguria

di Redazione

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L’antefatto è il Festival di Sanremo dove, dal 2016 in poi, la Liguria è tornata ad essere lo sponsor, come era ovvio che fosse dopo anni in cui lo erano state altre Regioni che però non sono le Regioni che hanno Sanremo sul loro territorio. Insomma, appena sono stati eletti la prima volta, Giovanni Toti e il suo assessore al Turismo Gianni Berrino hanno iniziato a lavorare per tornare immediatamente sponsor del Festival, con tutto il rispetto con le altre Regioni, che legittimamente avevano scelto le sponsorizzazioni, ma che con la Riviera dei Fiori c’entravano come i cavoli a merenda. E ogni anno lo spot fa parlare: il primo finì sui social perché ritenuto “brutto”, ma in qualche modo fece da ulteriore traino al turismo regionale.

 
 
 
 
 
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Quello dell’anno scorso, in mezzo al Festival delle poltrone vuote per la pandemia, fece discutere per i testi. Erano molto ironici, studiati per propagandare una Liguria diversa dalle solite cartoline, e li aveva firmati Fausto Brizzi, il regista di “Notte prima degli esami” che ha sposato una genovese doc come la vicepresidente del Coni Silvia Salis, decisiva per fargli amare anche la Liguria, oltre che la ligure.

Un’operazione straordinaria anche e soprattutto umanamente, visto che il compenso del regista per gli spot è servito a finanziare un tunnel fra l’ospedale pediatrico Gaslini e la spiaggia di fronte ai padiglioni, unico caso al mondo, di una bellezza unica per i bimbi lungodegenti che hanno bisogno anche di uscire all’aria aperta e di elioterapia.

Ma, anche nel Sanremo 2021, gli spot non furono indolori: a un certo punto del primo il protagonista Maurizio Lastrico dice: “Tanto lo sanno tutti che a vedere il Festival poi ci si addormenta…” o qualcosa che suonava pressappoco così.

Amadeus la prima sera ci rimase male e sbottò, ridendo ma non troppo: “A vedere il Festival non si addormenta nessuno…”.

Insomma, è destino che lo spot di Regione Liguria durante il Festival non passi tranquillo.

Ma, se possibile, nonostante i precedenti, la storia di quest’anno è la più clamorosa, perché gli spot de “La mia Liguria”, la frase che identifica tutta la promozione turistica ligure dell’agenzia in Liguria – e, ad esempio, ha una sua declinazione nella sponsorizzazione con questa scritta sulle maglie di Genoa, Sampdoria e Spezia, con un ritorno di immagine in tutto il mondo, monitorato quotidianamente da una delle anime di tutto questo, la portavoce della Regione Jessica Nicolini, mamma di Giacomo e pure di questa idea – sono riusciti a creare tantissime polemiche social e poi anche politiche.

Che è successo? Che la testimonial scelta dalla Liguria è stata Elisabetta Canalis, che non è ligure, ma sarda.

E qui si sono scatenati i liguri perché non era stata scelta una bellezza autoctona (le preferenze degli indignati speciali sarebbero andate su Sabrina Salerno), ma anche i sardi che avrebbero preferito che Eli sponsorizzasse la Sardegna e non la Liguria, visto che è sarda fino al midollo.

Mica finita: gli spot mostrano la Canalis con alle spalle grattacieli a stelle e strisce, che non sono in Liguria. E anche qui è partita la discussione, con la spiegazione della Regione sul fatto che proprio il mercato americano è uno dei più interessanti per la Liguria: basti pensare ai turisti degli States a Portofino e più ancora alle Cinque Terre e a Portovenere. Insomma, polemiche a non finire, ma – e qui Toti si stropiccia le mani – anche visualizzazioni a non finire. E tutto questo ha avuto anche una declinazione istituzionale sotto il titolino super asettico “Campagna proposta dall’Agenzia regionale per la promozione turistica” nell’ultima seduta del consiglio regionale ligure.

Il leader del centrosinistra Ferruccio Sansa, che è stato il candidato presidente contro Toti, insieme ai suoi due compagni di gruppo della “sua” Lista Ferruccio Sansa presidente, di cui è ovviamente capogruppo, Selena Candia e Roberto Centi – cito i resoconti ufficiali -  ha presentato un’interrogazione, in cui ha chiesto alla giunta l’importo della campagna pubblicitaria relativa alla cartolina realizzata dall’Agenzia regionale per la promozione turistica in Liguria, compreso il compenso dovuto alla testimonial Elisabetta Canalis. Il consigliere ha ricordato che questa campagna pubblicitaria avrebbe già scatenato diverse critiche”. E si noti la finezza del condizionale.

Gli ha risposto il presidente della giunta Giovanni Toti, in virtù della sua delega alla comunicazione e, cito sempre dal comunicato ufficiale, “ha risposto che lo spot andato in onda per la prima volta al Festival di Sanremo, avrà altri passaggi anche su emittenti nazionali e che due altri spot saranno trasmessi sulle emittenti tv e canali social della Regione. L’importo complessivo dell’operazione è di 204 mila euro oltre l’Iva e, nello specifico, la registrazione dei due spot da parte di Elisabetta Canalis  ha avuto un costo di 100 mila euro”.

Ma, al di là dell’ufficialità, il botta e risposta fra Toti e Sansa, quasi il secondo tempo sanremese delle elezioni del 2020, è servito anche ad avere altre indicazioni: 'Lo spot – ha spiegato il governatore ligure - ha avuto un ascolto medio di dieci milioni di telespettatori, è andato in onda per la prima volta al Festival di Sanremo nell'ambito di una campagna promozionale complessiva del valore di 204 mila euro che andrà avanti tutto l'anno con ulteriori passaggi su più emittenti, comprensiva di registrazione di due spot, testimonial, diritti, due campagne stagionali, ricerca dei personaggi di pubblico rilievo. E' stata individuata come primo testimonial Elisabetta Canalis per un importo complessivo di 100 mila euro. Questi costi parametrati al pubblico che ha visto il Festival di Sanremo valgono lo 0,01% per contatto, una delle campagne pubblicitarie migliori che ricordo nella mia ventennale esperienza nelle tv commerciali'.

Sansa, rischiando di aprire un conflitto istituzionale con Christian Solinas, ha posto il problema della “sarditudine” di Eli, ma ha aperto anche un fronte statunitense con Joe Biden per le immagini alle sue spalle:

'La Liguria sceglie un sardo che parla da Los Angeles per promuovere la Liguria e lo paga 100 mila euro. Presidente mi perdoni, ma l'aspetto logico lo colgo solo nella scelta della Canalis di prendersi 100 mila euro'.

E, nuovamente, di rimando, Toti: 'L'idea di base è che non solo un ligure può apprezzare le bellezze della Liguria, altrimenti avremmo un turismo autarchico. Siccome Canalis è stata protagonista di un Festival di Sanremo, si tendeva a proporre un'idea dei ricordi che restano parte del proprio bagaglio di esperienze personali in Liguria, anche vivendo ormai lontani dalla nostra Regione'.

I prossimi passaggi saranno probabilmente anche calcistici: per il Genoa si punterà sul turismo del Nord Europa che potrebbe essere convogliato dai giocatori dai nomi impronunciabili e sconosciuti in Italia, ma popolarissimi in quei campionati, come assicura Claudio Onofri, portati a Genova dal ds Spors; la Sampdoria, che ha già accolto Sebastian Giovinco con un apposito spot “La mia Sampdoria” e tutte le bellezze de “La mia Liguria” in sottofondo, potrebbe prestare alla Regione Maya Yoshida, capitano della nazionale giapponese, che è un centrale blucerchiato e potrebbe attirare moltissimi turisti dal Giappone.

Quanto a Eli, vabbè, lei ha argomenti che sono universali: quelli della Bellezza.

17/02/2022