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Effetto paglia, come proteggere e rimediare agli effetti indesiderati dei raggi solari e della salsedine

Ecco alcuni preziosi consigli per evitare di “mettersi le mani nei capelli” al rientro dalle vacanze

Effetto paglia come proteggere e rimediare agli effetti indesiderati dei raggi solari e della salsedine
di Redazione

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Durante il periodo estivo i capelli sono sottoposti a un forte stress, specie se si va al mare e ci si espone tante ore al sole e si fanno tanti bagni. Prendersene cura nel modo giusto è cruciale per scongiurare l’effetto paglia e altri beauty drama. Ecco alcuni preziosi consigli per fronteggiare gli effetti indesiderati di raggi solari e salsedine sulla chioma ed evitare così di “mettersi le mani nei capelli” al rientro dalle vacanze.

Maschere ristrutturanti e olio di cocco per i capelli fragili

In estate i capelli fragili partono svantaggiati quando devono affrontare gli agenti atmosferici, che ne minacciano la già scarsa idratazione ed elasticità. Per schivare l’effetto paglia il portale europeo di bellezza e benessere Treatwell raccomanda di nebulizzare su tutta la chioma uno spray con filtri UVA/UVB a base di oli essenziali ed estratti vegetali, dagli ingredienti nutrienti e antiossidanti. Dopo la spiaggia, per non danneggiare il film idrolipidico, per quanto riguarda lo shampoo è bene optare per una formula ristrutturante e, in ogni caso, limitarne le applicazioni sia in termini di frequenza, sia di quantità: una noce di prodotto è più che sufficiente. Lasciare in posa l’olio di cocco sulle lunghezze umide, per poi risciacquarlo dopo circa un quarto d’ora, è un vero toccasana dopo lo stress dell’esposizione al sole. Preziose alleate delle chiome più fragili sono anche le maschere rinforzanti, ma perché siano davvero efficaci devono essere applicate sui capelli già tamponati, affinché non vengano “diluite” dall’acqua in eccesso.

Meglio girare al largo, invece, da pettini dai denti troppo stretti e da fonti di calore come phon e piastra, che rischiano di spezzare e sfibrare ulteriormente le ciocche già deboli. Bisogna prestare attenzione anche a come raccogliere i capelli: se, quando l’afa non concede alcuna tregua, lasciarli sciolti sembra una follia, è altrettanto sconsigliabile tenerli a lungo legati con code di cavallo o chignon rigidi. Queste acconciature, infatti, sollecitano le terminazioni nervose del cuoio capelluto e rischiano di indebolire le lunghezze, oltre che di far comparire il mal di testa, vero killer del mood da vacanza. È più indicata una treccia morbida, meglio se fermata con un elastico rivestito in raso o seta per non stressare eccessivamente la fibra capillare.

Capelli grassi: less is more

L’estate nasconde delle insidie anche per i capelli grassi, che in questa stagione tendono a produrre sebo in quantità ancora maggiori del solito. Oltre a controllare l’alimentazione, mangiando sano ed evitando gli alcolici, è consigliabile lavare la chioma con acqua tiepida anziché calda e shampoo sebo-regolatori. Quando si tratta di capelli grassi, less is more: meglio non esagerare con il balsamo né con i prodotti per lo styling, come gel o cera, né eccedere con l’utilizzo di phon e piastre.

Via libera, invece, alle maschere che, come quelle a base di argilla o menta, favoriscono l’assorbimento del sebo in eccesso.

Tendenze capelli Autunno Inverno

B5: cute sensibile colpita e affondata

Nel periodo estivo anche per la cute sensibile non mancano i grattacapi, in tutti i sensi. Per alleviare la sensazione di prurito, che spesso in estate risulta più intensa o frequente, Treatwell suggerisce di scegliere per il proprio cuoio capelluto solo prodotti delicati e lenitivi, meglio se a base di vitamina B5. Questa, infatti, non solo previene l’invecchiamento cutaneo, ma svolge anche una funzione protettiva nei confronti dei capelli, favorendone persino la ricrescita: dal momento che tende a diminuire con l’aumento delle temperature, meglio quindi correre ai ripari. Oltre a limitare l’utilizzo del phon e i lavaggi troppo frequenti, si consiglia di praticare dei massaggi alla testa: i movimenti circolari e la leggera pressione esercitata sul cuoio capelluto non solo stimoleranno la circolazione, ma regaleranno anche un’impareggiabile sensazione di relax.

Sì alle extension, no ai solfati

Le extension sono un’ottima soluzione non solo per ricreare l’effetto Raperonzolo, ma anche per dare volume ai capelli fini. Chi le porta deve avere qualche accortezza in più in estate, ricordandosi di raccogliere la propria chioma prima di un tuffo al mare o in piscina – in modo da rendere meno drammatico il momento in cui sarà necessario districare i nodi – e risciacquarla accuratamente dopo la nuotata. In alternativa, si può optare per le extension clip-in, che si possono rimuovere facilmente prima di immergersi in acqua. Attenzione a tutti i nemici dell’idratazione: applicare i filtri UV quando ci si espone direttamente al sole e limitarel’uso del phon: a differenza dei propri capelli naturali, le extension non “attingono” alla circolazione e per questo necessitano di qualche dose extra di coccole. Importante anche evitare prodotti per capelli contenenti solfati, poiché potrebbero compromettere la tenuta della colla.

Hair gloss per far risplendere i capelli colorati

I prodotti per capelli con filtro solare non dovrebbero mai mancare nel beauty case da spiaggia, soprattutto quando si fa la tinta, in quanto, non solo proteggono dai raggi solari, ma aiutano a non far sbiadire il colore. Se le formulazioni a base oleosa sono particolarmente indicate per chi ha i capelli secchi, quelle a base d’acqua sono perfette per chi li ha grassi.

Anche applicando il filtro solare, però, c’è chi teme di ritrovarsi con una tinta irrimediabilmente spenta al termine delle vacanze. Per scongiurare questo rischio c'è l’hair gloss, una sorta di top coat per i capelli, capace di nutrirli e ravvivarne i riflessi, esaltandone le sfumature. Si applica sulle ciocche umide e, a seconda della porosità dei capelli, l’effetto può durare dalle quattro alle otto settimane.

Asciugatura open (h)air, ma senza effetto crespo

In estate, per ogni tipo di capello, è molto meglio restare lontano da fonti di calore, che causano ulteriore stress alla chioma e sono di per sé poco piacevoli da utilizzare quando il clima è tropicale. Via libera allora all’asciugatura open (h)air. Ma come evitare di sconfinare “into the wild”? La regola numero uno per scongiurare l’effetto crespo è non strofinare i capelli bagnati con l’asciugamano, che rischia di increspare le cuticole. Meglio tamponare con un panno in microfibra, perfetto per assorbire l’umidità, o addirittura una maglietta di cotone. Non spazzolare i capelli bagnati è un altro mantra da tenere a mente, ma resistere alla tentazione non è facile. Il giusto compromesso può essere utilizzare un pettine a denti larghi per distribuire per bene il balsamo prima del risciacquo. In alternativa, per combattere la disidratazione, tra i principali responsabili dell’effetto crespo, si può optare per il balsamo senza risciacquo che, applicato sulle lunghezze già tamponate, trattiene l’umidità e aiuta a tenere lontani i nodi.

Dal parrucchiere post-vacanze per una coccola rigenerante

Indipendentemente dalla tipologia dei propri capelli, dopo lo stress delle vacanze è consigliabile un trattamento rigenerante, con cui aiutarli a riprendersi dagli effetti di salsedine, sabbia e sole, ripristinando la struttura interna del capello. In particolare, a chi ha una chioma particolarmente sfibrata per circa una ventina di minuti viene lasciata in posa una maschera con un mix di sostanze idratanti – per migliorare l’elasticità e aumentare la brillantezza – e di cheratina per tenere sotto controllo il crespo. Gli effetti, ossia capelli più sani, luminosi e facili da gestire, si notano immediatamente sia alla vista che al tatto e possono durare anche fino a due mesi.

Fonte Ansa

07/09/2020