“Castelluccio di Norcia ha tutti i colori dell’anima. Ho visto autentici plotoni di fotografi in mezzo ai campi di papaveri, lenticchie, asfodeli, margherite, grano, fiordalisi e ogni altro fiore che Madre Natura ha regalato a questa piana. Eppure, nonostante la presenza di decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, io mi sono sentito solo, con la mia anima e con la mia macchina fotografica”. Giacomo Arezzo di Trifiletti è un signore palermitano di origini nobili, che oggi vive nella Sabina romana, con una grande passione per la fotografia e che fra il 4 e l’11 luglio ha raggiunto Castelluccio di Norcia, in provincia di Perugia, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, durante la tradizionale fioritura dell’altopiano.
Per lui, amante della fotografia naturalistica, era la prima volta. Affascinato dal racconto delle figlie – Adriana, dottore in medicina e fotografa, e Antonella, grafico pubblicitario e studentessa di Veterinaria – prende cavalletto e macchina fotografica e parte con Adriana alla scoperta di un luogo di cui aveva solo sentito parlare: “Le mie figlie Adriana e Antonella sono tornate stupefatte dalla bellezza di questo posto, nonostante la fioritura fosse agli inizi. L’impressione ricevuta da Adriana e Antonella è stata di amore a prima vista (Adriana è tornata tre volte). Autentico spettacolo della natura, paesaggio e panorama mozzafiato, con la fioritura che offre un continuo mutamento cromatico. Insomma, un’emozione straordinaria ed indimenticabile. Con questo resoconto non ho potuto far altro che prendere macchina fotografica e cavalletto e andare”.
L’arrivo a Castelluccio di Norcia è magico: “Appena arrivato, l’impatto è stato davvero stupefacente: nessuna foto, nessun filmato, nessun racconto era riuscito a farmi capire quello che i miei occhi hanno visto. I miei occhi ed il mio cuore. Bellezza straordinaria, unica e commovente, da far venire le lacrime”, da “ringraziare la Natura”. In borsa c’è la sua fedele Nikon D800 con ottiche professionali, e c’è una Leica Dlux: “L’istinto di molti fotografi, in questi casi, è quello di scattare subito, a raffica. Invece ho saputo resistere, preferendo camminare, in questo altopiano di quindici chilometri quadrati, per assaporarne gli odori, gustare e scoprire la luce. Sì, proprio la luce è il punto forte di Castelluccio di Norcia: cambia ogni cinque minuti, sorprendendoti per la diversa colorazione che assumono i fiori. Credi di avere visto un campo e dopo cinque minuti quello stesso campo ti diventa sconosciuto perché è cambiata la luce e con essa i suoi colori. Incredibile. Ho privilegiato, in questa prima visita, la morbidezza dei colori, cercando di renderli più naturali possibile”.
A Castelluccio di Norcia torna dopo una settimana, con la fioritura “al culmine” per “cercare di approfondire lo studio della sua luce”. “Ho passato un’intera giornata” racconta “per cercare di fermare la luce, per dare corpo al senso di maestosità, di pace e tranquillità che l’ambiente m’infondeva. Rivisti gli scatti, devo dire di essere riuscito a rendere col mio obiettivo quello che il cuore, la mente e l’occhio avevano visto. Che, poi, le foto piacciano è un altro discorso. Io credo che l’obiettivo principale di ogni fotografo sia quello di riuscire a chiudere il cerchio occhio-soggetto-foto”.
Castelluccio di Norcia, infine, non solo come raro, per colori e bellezza, set fotografico, ma anche come opportunità per testimoniare attraverso la fotografia un luogo da proteggere e salvaguardare: “Volevo testimoniare che non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per vedere posti straordinari: in Italia basta voltare l’angolo di casa per godere di una continua, ineguagliabile bellezza. A Castelluccio di Norcia tutto è valorizzato: dalle famose lenticchie all’eccelso salame al tartufo, ai meravigliosi formaggi, all’ospitalità, insieme alla semplicità dei suoi abitanti”.
Laureato in Giurisprudenza, Giacomo Arezzi di Trifiletti ha lavorato come Segretario Generale di vari Comuni e dirigente di prima fascia del Ministero dei Beni e Attività Culturali. È Magister Artis dell’Unesco (per conto dell’Unesco ha fatto da relatore in giro per l’Europa in numerosi congressi su arte e problematiche sociali). Cavaliere dell’Ordine di Malta, giurista, è autore di libri e pubblicazioni giuridiche. Tra le sue passioni, oltre alla fotografia, la musica e la poesia.
Il suo reportage su Castelluccio di Norcia, un centinaio di scatti, sarà in mostra a dicembre alle Scuderie Estensi di Tivoli.
Abbiamo parlato di:
Giacomo Arezzo di Trifiletti Website
Castelluccio di Norcia Website Facebook
Parco Nazionale dei Monti Sibillini Website Facebook YouTube
La natura magica di Giacomo Arezzo di Trifiletti Articolo Tiscali
Adriana Arezzo di Trifiletti Website