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Come difendersi se il termometro va giù: il decalogo del Ministero della Salute

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Il barometro segna bufera? E allora non ci si può che preparare a pioggia, neve, freddo seguendo alcune regole d’oro. Per affrontare la stagione più fredda dell’anno è, infatti, importante vivere in armonia con l’ambiente in cui si vive, cosa di cui beneficerà l’organismo, in particolare se aiutato dal consumo di alimenti salutari.

Un decalogo è, ad esempio, quello del Ministero della Salute – con raccomandazioni su come affrontare la stagione invernale dentro e fuori casa, proteggere le persone più a rischio, utilizzare correttamente i farmaci, prevenire gli incidenti domestici, quali alimenti da consumare – che spiega come l’organismo umano si difende dal freddo, quando si manifestano gli effetti del freddo sulla salute, quali rischi si corrono, quali le patologie scatenate dalle basse temperature, quali i soggetti a rischio.

Come riscaldare, ad esempio, gli ambienti? Un ambiente eccessivamente caldo scatenerà patologie, aggravando la salute di chi soffre di asma e malattie respiratorie. L’aria troppo secca può, infatti, irritare le vie aeree – rimedio saranno allora gli umidificatori –, mentre un’umidità eccessiva provocherà condense, favorendo la formazione di muffe. Controllare il microclima degli ambienti è, infatti, importante. La guida ministeriale consiglia una temperatura fra i 18° e i 20° C, umidità fra il 40% e il 50% e velocità dell’aria fra 0,10 e 0,15 m/s. Perché l’ambiente possa mantenersi caldo a lungo è, inoltre, fondamentale evitare dispersioni di calore, senza, comunque, dimenticare il ricambio d’aria, cacciando quella viziata.

È, in particolare, nella stagione fredda che si verificano, purtroppo, molti degli incidenti domestici causati dal cattivo uso o funzionamento di irraggiatori di calore come caminetti, caldaie e stufe elettriche o a gas. Un apparecchio malfunzionante causerà, infatti, fughe di gas, intossicazioni da monossido di carbonio, esplosioni. Il monossido di carbonio è un gas subdolo poiché inodore e che, se respirato a lungo, può condurre al decesso. Ingerendolo, l’organismo, ormai avvelenato, suonerà tuttavia alcuni campanellini d’allarme: mal di testa, vertigini, nausea, sonnolenza, secchezza delle fauci, diarrea, vomito, perdita di coscienza. Prestare attenzione alla corretta manutenzione degli apparecchi, affidandola a tecnici specializzati, nonché alla corretta ventilazione degli ambienti, eviterà il rischio di intossicazione, nonché altre conseguenze. 

Convivere con impianti a gas metano non è semplice. Una fuga può, infatti, trasformarsi in tragedia, causando esplosioni che possono essere innescate anche dalla sola accensione di un fiammifero o dalle scintille di un elemento dell’impianto elettrico, come il campanello della porta.

Per evitare infortuni elettrici, oltre ad assicurarsi che vi siano messa a terra dell’impianto e interruttori salvavita e che l’impianto sia in “ottimo stato” così come spine e fili, è importante adottare alcune precauzioni: evitare, contro il rischio di ustioni o complicazioni vascolari, il contatto ravvicinato di parti del corpo a stufe o altri apparecchi elettrici, di coricarsi senza aver prima spento scaldini o termocoperte, tenere “tende svolazzanti” e altro materiale infiammabile, come tappeti e tappezzerie, vicino a stufe elettriche o a gas, utilizzare stufe o apparecchi elettrici danneggiati o con il cavo di alimentazione in cattivo stato, accostare i fili elettrici a fonti di calore, sovraccaricare le prese elettriche, utilizzare in bagno, in particolare a contatto con l’acqua, stufe o altri apparecchi elettrici, toccandoli con mani e corpo bagnati.

Riscaldarsi sì, ma con prudenza, senza dimenticare gli sbalzi di temperatura allorquando si passi da un ambiente caldo a uno freddo e viceversa. Andando all’aperto, precauzione sarà, mai superfluo ricordarlo, indossare soprabito, guanti e cappello, proteggendosi dal freddo coprendosi il volto con una sciarpa di lana: uno scudo, in particolare, per anziani, bambini piccoli, neonati, nonché per chi soffre di malattie cardiovascolari, respiratorie o muscoloscheletriche. Con le temperature rigide è, inoltre, sconsigliato fare attività all’aperto: fare jogging mentre piove, nevica o tira vento gelido sarà pure glamour, ma la salute, con geloni, congelamento e ipotermia in agguato, di certo non ringrazierà.

Per gli amanti delle escursioni in alta quota, la guida ministeriale consiglia attrezzature e indumenti adatti. Sopra i 1500 metri, infatti, il tempo cambia rapidamente, con crollo delle temperature anche di 15°, 20° C. In caso di incidenti, aiuterà, in attesa dei soccorsi e al riparo da vento e freddo, un lieve massaggio, nonché la somministrazione di liquidi caldi come tè, caffè lungo, brodi vegetali, ma non di alcoolici, che, favorendo una maggiore dispersione del calore corporeo, non aiutano a difendersi dal freddo.

Se per chi viaggia pneumatici e catene da neve sono una garanzia, anche scorte di acqua, alimenti, abiti caldi, coperte e medicine, aiuteranno ad affrontare il viaggio in maniera più serena, soprattutto se lungo strade fredde e gelate, un motivo in più perché la vettura sia in “perfette condizioni” dalle luci alla batteria, dai freni all’olio, dal liquido dei freni a quello antigelo nel radiatore.

Anche l’alimentazione è importante per affrontare al meglio la stagione invernale. Al bando alcoolici e superalcoolici, sì, invece, ai liquidi, salvo parere medico, per un totale di due litri al giorno, preferendo possibilmente bevande calde come tè, infusi, tisane, riscaldandosi anche con la classica cioccolata. Un ottimo rimedio saranno, grazie al loro contenuto di vitamine e sali minerali, frutta e verdura. La guida ministeriale consiglia gli alimenti ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A, e di vitamina E, capace di stimolare le difese immunitarie. Ricchi di betacarotene sono, ad esempio, carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni, mentre fonte di vitamina E sono l’olio extra-vergine d’oliva e la frutta secca come mandorle e nocciole. 

Senza dimenticare i tradizionali agrumi, concentrato di vitamina C, un aiuto prezioso contro le sindromi da raffreddamento. 

 

Per maggiori informazioni:

Ministero della Salute Website Twitter

Guida contro il freddo Pubblicazione Ministero della Salute

Come difendersi dal freddo Poster Ministero della Salute