Passate le feste natalizie, la stagione sciistica, complice il clima freddo, regala ancora momenti di svago e relax. Rifugi, piste da sci, stazioni sciistiche sono ancora al top. Sensibile alla protezione dell’ambiente e al valore del riciclo, anche quest’anno Levissima, la famosa acqua – marchio del Gruppo Sanpellegrino – che sgorga dalle sorgenti d’alta montagna della Valtellina, vicino al Parco Nazionale dello Stelvio, ha lanciato la campagna Levissima Snow Recycling per aiutare gli amanti della montagna a non disperdere i contenitori in PET sulle piste da sci, gettandoli in appositi contenitori fra piste e punti di ristoro, dove, prelevati dai gestori degli impianti di risalita e dei rifugi sciistici, verranno portati a valle da Secam, Quendoz e Acsel Spa – le tre società di igiene urbana partner nell’iniziativa – che provvederanno al loro recupero, dando così “avvio alla filiera del riciclo”.
La campagna, ormai alla sua terza edizione e che gode del sostegno delle istituzioni locali, nonché del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, interesserà Valtellina, Piemonte e Valle d’Aosta.
“Come Gruppo Sanpellegrino crediamo fortemente nell’importanza del riciclo e diamo valore al PET lungo tutto il suo ciclo di vita” così, Stefano Marini, Business Unit Director del Gruppo Sanpellegrino “da scrigno prezioso per custodire inalterate le nostre acque minerali, fino alla sua rinascita a nuovo oggetto dopo essere stato differenziato. Questa attività è dunque nel segno di un costante lavoro di sensibilizzazione dei cittadini al corretto riciclo della plastica, persino quando si trovano a più di 2.000 metri di altezza, nei momenti di svago e divertimento. Crediamo infatti, quali uno dei principali player del mercato italiano, che sia fondamentale anche rendere evidenti le conseguenze che i singoli gesti della vita quotidiana hanno sull’ambiente circostante, la più importante risorsa dell’umanità”.
Imballaggi, processi e tecnologie innovative nel rispetto dell’ambiente e del consumatore, questi, gli ambiti, della ricerca del Gruppo Sanpellegrino, la cui filosofia per la realizzazione di un packaging “sempre più sostenibile”, ambisce a garantire, contestualmente, alti standard qualitativi del prodotto. È in questa cornice che sono, ad esempio, nati Lightweighting per la riduzione del peso delle bottiglie e degli imballaggi “utilizzando meno plastica”, BIO-based PET con l’utilizzo di plastica da fonti rinnovabili, R-pet per la produzione di nuove bottiglie contenenti PET riciclato, nonché progetti di sensibilizzazione dei consumatori come quello sulla raccolta differenziata sulle piste da sci, missione salvaguardare il patrimonio naturale delle montagne italiane e diffondere la cultura del riciclo nei luoghi di vacanza.
È bello sciare, salutare bere, ma fa male all’ambiente gettare su una pista innevata bottiglie, bicchieri e bottigliette. Non solo, una bottiglia o un bicchiere in PET non sono semplici rifiuti: il PET, o polietilenetereftalato è, infatti, una plastica trasparente, resistente agli urti, riciclabile al 100%, da cui, se correttamente riciclato, si possono ricavare nuove bottiglie, bicchieri, nonché gilet, coperte, felpe, cappelli, guanti, tutti in pile. Tempo fa Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, spiegò, ad esempio, come con venti bottiglie in PET si potesse ricavare una coperta in pile, con ventisette un maglione in pile, con sessantasette l’imbottitura di un piumino matrimoniale.
Un messaggio che Levissima ha pensato di veicolare attraverso grafica dei bidoni e locandine della sua campagna per far capire agli sciatori come la “propria bottiglia usata non sia un semplice rifiuto, ma la materia prima per creare qualcosa di nuovo”. “Da 20 bottiglie nasce una coperta in pile”, così, una locandina. E una seconda: “Da 27 bottiglie nasce un maglione in pile”, con una terza che ricorda come una bottiglia possa “rinascere a nuova vita” e come da “bottiglie in plastica di acqua e bibite” possano nascere “nuove bottiglie”.
Il riciclo del PET, oltre ad aiutare l’ambiente, ha anche vantaggi economici. Tempo fa il Gruppo Sanpellegrino commissionò ad Althesys – società di consulenza strategica e ricerca nei settori ambiente, energia, infrastrutture, utilities – uno studio sugli “effetti delle politiche di riciclo della bottiglie di acqua minerale in Italia” e con questi risultati: 42 le discariche evitate, 3 tonnellate le emissioni di CO2 risparmiate, quasi due miliardi di euro il costo per la raccolta e il riciclo, 4,6 miliardi di euro i benefici derivanti da un minor utilizzo di materie prime, dalla riduzione della produzione, dallo smaltimento dei rifiuti e dall’indotto economico, queste le cifre, fra il 2000 e il 2010 – periodo preso in esame – delle ricadute, in Italia, del riciclo della plastica degli imballaggi e delle bottiglie di acqua minerale.
Una politica seguita dal Gruppo Sanpellegrino che ha consentito di evitare l’emissione di 559.000 tonnellate di CO2, riciclare 204.863 tonnellate – equivalente a 8 discariche – di imballaggi, sviluppare, fra “nuove attività economiche ed occupazionali”, un indotto economico pari a 152,8 milioni di euro.
Abbiamo parlato di:
Gruppo Sanpellegrino Website
Parco Nazionale dello Stelvio Website Facebook
Secam Website
Quendoz Website
Acsel Spa Website
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Website Twitter Facebook
Corepla Website Twitter Facebook
Althesys Website