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L’aria condizionata non basta: gli effetti sulla psiche del caldo estremo che non potete immaginare

Si aggravano sintomi psicologici come disturbi d’ansia, depressione e psicosi. Studi scientifici dimostrano che le temperature estreme interferiscono con l’efficacia di alcuni psicofarmaci

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di Enrico Maria Secci

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Ansia, irritabilità, disturbi del sonno e stress aumentano con la crisi climatica. Le ondate di calore, in particolare, possono aggravare sintomi psicologici preesistenti, come disturbi d’ansia, depressione e psicosi.

Studi scientifici dimostrano che le temperature estreme interferiscono con l’efficacia di alcuni psicofarmaci, esponendo chi li assume a un rischio più elevato di ricadute nei periodi più caldi dell’anno.

Stile di vita a rischio

Le anomalie climatiche stanno modificando gli stili di vita quotidiani e possono ridurre le occasioni di interazione sociale. Così, ampie fasce di popolazione risentono, spesso in modo silenzioso, della solitudine amplificata dal caldo.

Soggetti a rischio

I soggetti potenzialmente più sensibili alle temperature elevate sono i bambini, gli adolescenti, gli anziani e i single che vivono da soli. Per questo, molte grandi città si stanno dotando di “rifugi climatici”, luoghi di accoglienza che offrono refrigerio e promuovono la socializzazione.

Shock climatico

Come psicoterapeuta, da anni osservo un aumento delle richieste di supporto durante l’estate, spesso legate a sintomi connessi allo shock climatico. Sempre più persone iniziano a soffrire di Eco-Ansia, una sindrome ansioso-depressiva centrata sul cambiamento climatico, sull’impatto ambientale e sulle conseguenze, spesso catastrofiche, delle decisioni umane sul futuro del pianeta.

L'eco-ansia

L’Eco-Ansia colpisce soprattutto adolescenti, giovani e giovani adulti, categorie che mostrano una spiccata sensibilità ecologica. I sintomi più comuni includono insonnia, rabbia, impotenza, angoscia e pensieri ricorrenti legati alla morte o all’annullamento, suscitati da notizie su siccità, incendi, tifoni e nubifragi.

Chi soffre di Eco-Ansia può sperimentare una profonda sensazione di estraneità sociale, spesso aggravata dalla mancanza di ascolto e comprensione. Questo isolamento emotivo rischia di intensificare il disagio psicologico e di amplificare problematiche emotive già esistenti.

Sintomi da non sottovalutare

Sottovalutare l’Eco-Ansia e le sue manifestazioni, sia sub-cliniche che cliniche, è un errore grave e purtroppo ancora molto diffuso. Le persone che esprimono ansia e depressione legate ai cambiamenti climatici stanno, spesso inconsciamente, dando voce anche ad altre angosce: familiari, sociali, collettive e politiche.

L’Eco-Ansia è forse il segnale di una sofferenza più ampia che coinvolge il rapporto dell’individuo con il mondo e con il futuro. In quanto tale, merita attenzione, ascolto e interventi mirati sia sul piano psicologico che sociale.

La salute mentale non può essere separata dalla Salute Ambientale: prendersi cura dell’ambiente significa anche prendersi cura delle nostre emozioni. Come professionisti della salute mentale, siamo chiamati a riconoscere e accogliere questi nuovi disagi, trasformandoli in occasioni di consapevolezza, adattamento e cambiamento collettivo.