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Esser figlio di un narcisista, quali le implicazioni?

di Caterina Steri

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Parliamo sempre di narcisisti e relazioni amorose con essi, poco dei loro figli.

Avere dei genitori che sono superficialmente amorevoli, ma più profondamente distaccati, inevitabilmente si ripercuote sui vissuti emotivi dei figli e sulla loro futura vita adulta.

I genitori narcisisti, da un punto di vista pratico, assumono il loro ruolo in modo adeguato, anche se sentono molto la fatica e il senso dell’obbligo,  vivendo la prole più come un sacrificio che come un piacere.

Per loro non esistono vie di mezzo:  creano legami simbiotici o se ne infischiano totalmente o quasi.

Nel primo caso il figlio, usato come appendice per soddisfare l’ego genitoriale,  è visto come perfetto, mai messo in discussione e ogni sua mancanza non viene attribuita a lui, ma al mondo che lo circonda: ad esempio, la responsabilità di un brutto voto a scuola viene attribuita ad un insegnate poco competente e professionale.

Spesso i figli per soddisfare la vena narcisista genitoriale,  vengono messi in vetrina a sfoggiare abiti costosi, o spinti ad attività sportive agonistiche pur di risaltare in mezzo agli altri e sentirsi importanti. Ad esempio, si sottolinea in continuazione quanto siano belli e bravi i figli per riconoscersi quale bel lavoro abbiano fatto i genitori.

Da un lato i bambini vivono il disagio di stare in vetrina, dall’altro non possono concedersi di fare altrimenti perché si sentirebbero troppo in colpa a non  soddisfare le figure parentali. Sarebbe molto difficile, doloroso e porterebbe gravi conseguenze riconoscere i genitori come non adeguati ad accogliere i loro vissuti emotivi.

In questo modo i figli possono diventare incapaci di provare empatia e di mettersi in discussione, prendendo le orme del narcisismo genitoriale.

Naturalmente tutto ciò avviene a livello inconscio e il malessere si esprime attraverso il canale della frustrazione, del nervosismo, del senso di colpa, del senso di ambiguità (dovuto al fatto che il genitore dice di amarli, ma che non ha potuto fare altrimenti).

Nel caso in cui  il figlio non segue le indicazioni dei genitori viene trattato come deludente e inadeguato, meccanismo che porterà ad una scarsa autostima e possibili disturbi psicopatologici.

Il genitore narcisista, essendo tale, può anche avere la tendenza ad infischiarsene dei figli, non riuscendo ad occuparsi dei loro vissuti psicologici ed emotivi, del resto non lo fa neanche per se. Non se ne rende conto e si reputa un buon genitore perché risponde “bene” ai bisogni pratici. Spesso tende a svalutare la prole con la convinzione di spronarla a fare meglio: non è consapevole del dolore che può creare.

Avere dei genitori narcisisti e problematici non significa per forza che anche i figli dovranno sviluppare delle psicopatologie, nonostante la forte influenza sui loro vissuti. Proprio per questo l’aiuto di una psicoterapia può aiutarli a sganciarsi dalle problematiche dinamiche familiari e aiutarli a costruirsi una vita di sane relazioni.

 

02/02/2015