Il 30 marzo, a Desio, è stata ufficialmente presentata l’area di un ettaro, futuro polmone verde, dove, all’indomani di Expo 2015, sono stati piantumati molti degli alberi donati da Carlsberg Italia, con il suo storico brand Birrificio Angelo Poretti, alla Lombardia. Un’iniziativa nata nell’ambito del progetto Orologio degli Alberi. La Poretti, birra di antica tradizione, è stata, infatti, la birra ufficiale del Padiglione Italia, dove, su progetto del designer Alessandro La Spada, è stata creata la Piazzetta della Birra. Un ritorno che sa di storia: era il 1881 quando Angelo Poretti, fondatore dell’omonimo birrificio, fu invitato a partecipare all’Esposizione Nazionale di Milano.
Il progetto Orologio degli Alberi, nato in collaborazione con Legambiente e IEFE – l’istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi di Milano – ha, grazie al sistema di spillatura DraughtMaster, conteggiato la quantità delle emissioni di anidride carbonica non immessa nell’atmosfera durante i sei mesi dell’esposizione universale. Il conteggio, obiettivo la trasformazione della birra spillata in alberi, è stato effettuato secondo la formula certificata Environmental Product Declarations – 3 fusti, 1 albero – con questi risultati: 350.000 birre spillate, -25.000 kg di CO2 nell’atmosfera trasformatisi in 1.150 alberi che, grazie al rilascio di ossigeno, contribuiranno a migliorare l’atmosfera lombarda.
La donazione degli alberi alla Lombardia è perché qui è nato, con ormai un “profondo radicamento nella storia e nel tessuto sociale sociale del territorio”, il Birrificio Angelo Poretti, la cui birra ha ricevuto dalla Regione Lombardia il riconoscimento di Prodotto Tipico Lombardo in qualità di Birra della Valganna, quella Valganna famosa per le sue fonti di “acqua purissima”, dove nel 1887 Angelo Poretti fondò il suo birrificio. “La sostenibilità spesso è un tema astratto: affinché diventi rilevante per tutti bisogna renderlo concreto. È su questa base che ci siamo assunti l’impegno di trasformare la CO2 non immessa nell’ambiente conteggiata dall’orologio di Expo in alberi veri da donare alla comunità”, così, Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia.
Il comune di Desio, quello di Usmate e ancora quello di Borgarello, Legnano e Cormano, queste le aree lombarde che ospiteranno gli alberi donati da Carlsberg Italia: ciliegi, frassini, querce, cornioli, sanguinelle, tigli, noccioli, fusaggine, biancospino, spino cervino, rosa canina, prugnolo, carpino, acero, pioppo. “Il Bosco realizzato grazie a Carlsberg Italia a Desio”, così, Marzio Marzorati, vice presidente di Legambiente Lombardia “fa parte di un polmone verde che stringerà la città permettendole di respirare meglio senza polveri sottili e inquinamento. Gli alberi piantati in autunno, che proprio in questi giorni di primavera stanno mettendo le prime foglie, cresceranno creando una fascia significativa di verde pubblico. All’interno del Bosco sorgerà, infatti, una radura circondata da piante di noce, che servirà come luogo per l’educazione ambientale alle scuole della città. Un successo ottenuto grazie alla partecipazione e all’impegno dei Volontari del Verde di Desio, di Legambiente, di decine di bambini e famiglie che si sono dedicati con passione alla piantumazione del Bosco e provvedono ora alla manutenzione quotidiana delle aree verdi”.
“La tutela e difesa del territorio è stata una delle nostre azioni amministrative principali e più importanti in questi anni”, gli ha fatto eco Roberto Corti, sindaco di Desio. “All’interno di questo filone si inseriscono tutti i progetti di forestazione che in questi anni abbiamo avviato e che prevedono la messa a dimora di oltre 15.000 alberi a Desio. Grazie al contributo di Carlsberg Italia abbiamo realizzato una parte di questo ambizioso progetto che continuerà nel prossimo autunno e che contiamo prosegua nei prossimi anni per recuperare spazi incolti ed a volte degradati e farli ritornare dei polmoni verdi, a tutela dell”ambiente e della nostra salute”.
DraughtMaster, la tecnologia green che ha permesso tanto miracolo, è un innovativo sistema di spillatura che elimina l’utilizzo di anidride carbonica aggiunta evitandone la dispersione nell’ambiente. Il sistema utilizza, praticamente, fusti in PET 100% riciclabili in luogo di quelli tradizionali in acciaio e che, grazie alla compressione dell’aria del modulo a pressione che alloggia il fusto, non necessitano per la spillatura di CO2 aggiunta. Una tecnologia – come già raccontato da Tiscali – pensata per offrire ai consumatori la migliore birra alla spina sotto l’aspetto organolettico, ambientale, gestionale e salutare. Diversi i vantaggi dei fusti in PET: maggiore protezione del contenuto, maggiore durata del fusto chiuso ossia nove mesi contro i sei di quello in acciaio, più “lunga vita utile” una volta aperto, trentuno giorni contro i circa quattro dell’acciaio. “Così come una volta Angelo Poretti si spinse fino a Vienna per cercare le migliori botti di legno, così oggi utilizziamo la tecnologia DraughtMaster: l’innovativo sistema di spillatura che utilizza fusti in PET riciclabile, senza CO2 aggiunta, che rispetta l’ambiente e l’uomo”, così casa Poretti.
Un percorso iniziato tempo fa. Nel Bilancio di Sostenibilità di Carlsberg Italia SustainaBEERity 2014 si parla, infatti, di -71% di CO 2 prodotta con la tecnologia DraughtMaster rispetto alle bottiglie in vetro, nonché, grazie “ai clienti che hanno scelto di acquistare la birra in fusti in PET”, di -7.500 tonnellate di CO2 immesse nell’ambiente, l’equivalente di una superficie coperta da 302.000 alberi grande quanto 1.029 campi da calcio.
Abbiamo parlato di:
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Alessandro La Spada Website
Legambiente Website Twitter Facebook Google+ Instagram Pinterest Flickr
Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente – Bocconi Website
DraughtMaster Website
Environmental Product Declarations Website
Legambiente Lombardia Website
Comune di Desio Website Twitter Facebook
Birra green: le iniziative eco della danese Carlsberg Articolo Tiscali