Due anni per una mammografia: che cosa sta succedendo nella sanità italiana? Tutti i dati sconvolgenti sulle liste d'attesa

Il diritto alla salute negato: in Italia l’attesa media per una visita specialistica ginecologica urgente, da fissare entro 72 ore, è di 2 mesi.

Due anni per una mammografia che cosa sta succedendo nella sanità italiana Tutti i dati sconvolgenti sulle liste dattesa

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di Redazione

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Benché in Italia il diritto alla salute venga riconosciuto dalla stessa Costituzione (art. 32) molti cittadini non riescono a sottoporsi ai normali controlli medici a causa delle lunghe liste d’attesa. Per una mammografia di screening sono necessari due anni, tre mesi per un intervento per tumore all'utero che andava effettuato entro un mese. E non va certo meglio per le visite specialistiche ginecologiche urgenti, che in quanto tali andrebbero fissate entro 72 ore: a causa delle lunghe liste d’attesa non si riesce a vedere il medico prima di 2 mesi. Sono dunque tantissime, e gravi, le disfunzioni nei servizi di accesso e prenotazione. Molti cittadini lamentano difficoltà a contattare il Cup o l’impossibilità a prenotare per liste d'attesa “bloccate”, di mese in mese. I dati della situazione, ormai indecente, sono stati diffusi attraverso il “Rapporto civico sulla salute 2023” (scarica il Pdf) realizzato da Cittadinanzattiva e presentato a Roma al ministero della Salute.

La lunga attesa dei pazienti

Nel dettaglio, per le prime visite specialistiche, quelle che hanno una classe B-breve (da svolgersi entro 10 giorni), “i cittadini che ci hanno contattato - riferisce Cittadinanzattiva nel report - hanno atteso anche 60 giorni per la prima visita cardiologica, endocrinologica, oncologica e pneumologica. Senza codice di priorità si arrivano ad aspettare 360 giorni per una visita endocrinologica e 300 per una cardiologica”.

Quanto alle visite specialistiche di controllo, una ginecologica con priorità urgente, da effettuare entro 72 ore, è stata fissata dopo 60 giorni dalla richiesta. Per una visita di controllo cardiologica, endocrinologica, fisiatrica con priorità B (da fissare entro 10 giorni), i cittadini di giorni ne hanno aspettati ugualmente 60. Mentre per una visita ortopedica, con classe d'urgenza B, ci sono voluti addirittura 90 giorni. Una visita endocrinologica senza classe di priorità è stata fissata dopo 455 giorni, dopo 360 giorni una visita neurologica.

Il “cahier de doléances” continua: sono stati segnalati 150 giorni per una mammografia con classe di categoria B breve (da svolgersi entro 10 giorni), e 730 giorni sempre per una mammografia ma con classe di categoria “programmabile”, 365 giorni per una gastroscopia con biopsia in caso di classe non determinata. Per gli interventi chirurgici: per un'operazione per tumore dell'utero che doveva essere effettuata entro 30 giorni (Classe A), la paziente ha atteso 90 giorni, tre volte tanto rispetto ai tempi previsti. E ancora: per un intervento di protesi d'anca da effettuarsi entro 60 giorni (classe di priorità B), c'è stata un'attesa di 120 giorni, il doppio rispetto al tempo massimo previsto.

12/05/2023