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Paolo Parlamento Tosco: il contadino delle Alpi Biellesi che costruisce hotel per insetti

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C’è un contadino, che vive nelle Alpi Biellesi, cui tempo fa un viaggio in Germania in compagnia della moglie, “giornalista delle piante”, ha fatto scoprire gli hotel per insetti. Un mondo, per lui, tutto nuovo. E così, al ritorno, ha cercato assi, tronchi, fieno, pigne provando a costruirne uno per il suo giardino. Pigna dopo pigna, da quel primo hotel è nata una grande passione: “Da allora” racconta “non ho più smesso di costruirne, anche se comincio a credere che dovrei pensare, oltre che agli insetti, anche agli uccelli, ai pipistrelli, ai ricci e a tutte le piccole creature sempre più allontanate dagli ambienti dell’uomo”. Molti insetti sono importanti per l’uomo, ricorda questo contadino con una grande passione per l’ecologia: “Impollinano le piante e, senza il loro lavoro, niente frutti e niente semi”. Per non parlare di quelli che combattono gli “insetti parassiti”, diventandone “antagonisti” e che, agendo come veri e propri “antiparassitari naturali”, proteggono le infestazioni delle piante di balcone, orto e giardino: “Una sola coccinella riesce a divorare sino a 100 afidi (pidocchi delle piante) in un giorno: meglio farsi amiche le coccinelle, che fare ricorso agli insetticidi chimici o no?” A tanto miracolo della natura, ha pensato il contadino amico degli insetti, era pertanto necessario “offrire collaborazione e comfort”, costruendo dei rifugi tutti per loro: “Ho deciso insomma di mettermi al servizio degli insetti utili a mio modo. Già lo faccio con le famiglie di api da miele che sto ricostituendo dopo la morìa che ha colpito tutti gli apiari della mia zona”. 

Fino a poco tempo fa le casette per insetti potevano sembrare storie da fiaba e invece oggi sono una realtà. Oltre che in Germania, sono molto diffuse in Gran Bretagna, Francia, Austria, Svizzera, dove non è raro trovarle anche nei parchi pubblici. In Italia sono ancora poco conosciute, ma chi s’avventura nella loro costruzione, sa di contribuire alla tutela della biodiversità, offrendo agli insetti un rifugio, in particolare, contro il rigore dell’inverno. “Un modo concreto per ripagare nel nostro piccolo le conseguenze generate da una eccessiva antropizzazione, che rischia di privare gli insetti di ambienti adatti alla sopravvivenza”, così, Fondazione Campagna Amica. Portando il suo progetto in giro per l’Italia, Paolo Parlamento Tosco, il generoso contadino delle Alpi Biellesi, ha, tuttavia, capito che “c’è ancora tutto da dire e che la gente, anche quella più sensibile, non sa che senza insetti non potrebbe mai addentare una mela, perché dai fiori di melo non potrebbe formarsi il frutto”.

Costruire un hotel per insetti, oltre a essere un’attività utile per i piccoli amici, può anche diventare divertente, se non quando un modo per rilassarsi. Un “motivo per lanciarsi senza più esitazioni in questa avventura” spiega, infatti, Fondazione Campagna Amica “è la funzione antistress che hanno le attività manuali e gli hobby in genere. Come sa bene chi si dedica al giardinaggio o all’orticoltura, il tempo che si impiega in queste attività, anche fisicamente faticose a volte, ha il vantaggio di far recuperare energie psichiche, secondo quello che viene definito il restorative effect (effetto ristoratore) garantito dalle attività svolte in ambiente naturale, e che è ormai dimostrato da diverse evidenze scientifiche (le stesse su cui si basa la cosiddetta agricoltura sociale e che mettono in relazione la tipologia e durata di attività in ambiente naturale con la capacità di attenzione, di concentrazione e con il livello di stress e di autostima). La costruzione di un Bug Hotel, nel suo piccolo, coniuga in sé le valenze di un’attività di bricolage e di un’attività nel verde, visto che la componente di ricerca ed allestimento dei materiali e di osservazione della natura, non è irrilevante”.

Per i suoi hotel Paolo Parlamento Tosco utilizza solo materiali naturali e riciclati poiché “ripropongono i luoghi preferiti dagli insetti utili, dove possono rifugiarsi, andare in letargo d’inverno, riprodursi” e quindi assi e tronchetti di legno, pigne, paglia, fieno, rametti di fascine ottenute dalle potature. E sono naturali, essendo di terracotta, anche i vecchi mattoni e i vasi rotti: “Di quasi tutti questi materiali conosco l’origine: quando non provengono dalla mia attività di contadino, sono un recupero dal cumulo del verde da compostare di un’azienda della mia zona”. Proprio perché costruiti con materiali di recupero, i suoi hotel per insetti non sono mai uguali. Se ogni insetto ha i suoi gusti – c’è chi ama i forellini nel legno, nelle canne o nei materiali inerti, o ancora paglia o ramaglie, fenditure verticali o orizzontali – ospiti principali sono le api solitarie: “Ognuna fa un proprio nido in un foro e molte, per quanto solitarie, amano farlo vicino alle altre, insomma in condominio”. L’hotel, organizzato a scomparti, accoglie anche pelossisimi bombi, rumorosi ma inoffensivi ed eccellenti impollinatori”, coccinelle, forbicine – insetti che si nutrono di uova di parassiti – cervi volanti, mentre, sistemato in zona riparata, può trasformarsi in un luogo per lo svernamento delle farfalle. 

 

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Hotel per insetti Website