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Sei un turista o un viaggiatore? Prima di partire scopri i segreti della psicologia del turismo

Perché viaggiamo soprattutto d’estate? Il tema della partenze più o meno prolungate per concedersi una pausa dalla quotidianità e vivere esperienze nuove

Sei un turista o un viaggiatore Prima di partire scopri i segreti della psicologia del turismo

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Per molti secoli, viaggiare è stato appannaggio di aristocratici e intellettuali, mentre il turismo di massa come lo conosciamo oggi è un fenomeno relativamente recente la cui diffusione ha attirato l’attenzione della psicologia sociale che ne ha fatto oggetto di studio.

 

La psicologia del turismo

Così è nata la psicologia del turismo, un ambito di ricerca focalizzato sulla scoperta e sulla comprensione delle motivazioni del viaggiatore e degli elementi della personalità messi in gioco nella programmazione di una vacanza

L’evidenza empirica e la ricerca mostrano che il viaggio è rivelatore di bisogni psicologici dell’individuo, bisogni da cui dipende il successo (o l’insuccesso) dell’offerta turistica.

Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma.Bruce ChatwinAnatomia dell’irrequietezza, 1997 (postumo)

 

Turista o viaggiatore?

Una prima distinzione della psicologia del viaggio riguarda il grado di autonomia desiderato. Sono turisti le persone che desiderano un elevato grado di strutturazione della vacanza e che, grosso modo, preferiscono non discostarsi dalle proprie abitudini anche quando si trovano all’estero. I viaggiatori, invece, prediligono situazioni relativamente de-strutturate e desiderano integrarsi il più possibile nel luogo e nella società che visitano.

 

I turisti generalmente idealizzano la vacanza anche se tendono a non informarsi sulla destinazione e ciò li rende un’utenza difficile, più che esigente. Pochi luoghi possono soddisfare a piene esigenze che gli stessi individui non sapevano di avere prima della partenza: luoghi “all inclusive”, dove ogni cosa è pensata per appagare il turista e per farlo “sentire a casa propria”. Altra caratteristica saliente di questa categoria è che i turisti viaggiano sempre in coppia (e spesso detestano il loro compagno di viaggio!) o in piccoli gruppi, non si muovono da soli.

 

I viaggiatori tendono a studiare la vacanza e a immaginare realisticamente pregi e difetti di una “full immersion” in una cultura diversa, sono aperti ai fuori-programma, flessibili e incuriositi dalle novità. Ciò li rende un’utenza particolarmente sensibile all’originalità e alla genuinità di persone, luoghi, usi e costumi e, se di primo acchito non trovano ciò che desideravano, sono attivi nel trovarlo. Rispetto ai turisti, i viaggiatori tornano dalle loro esperienze invariabilmente arricchiti ed entusiasti. I viaggiatori intraprendono la loro esperienza con una persona a cui vogliono bene o, spesso, da soli.

L'unico viaggio irrinunciabile è l'esplorazione dell'io.Alessandro MorandottiMinime, 1979/80

 

Una metafora dell’esistenza

Prendendo a prestito queste macro-categorie della psicologia del turismo, mi chiedo allora se esistano, vacanze a parte, viaggiatori e turisti della propria vita. Perché è ovvio che siamo in viaggio tutti, volenti o nolenti, dalla nascita.

 

E allora, ecco i turisti sentimentali: i delusi, gli sconfortati, quelli che pretendevano un sogno e che, invece, si annoiano a morte; quelli che hanno paura di tutto o, semplicemente, non hanno voglia di confrontarsi con le diversità per trovare la propria e conciliarla con un altro cuore.

 

Ed ecco i viaggiatori sentimentali: quelli che sanno scegliere la propria strada a proprio rischio e pericolo, che sanno cambiare programma se insoddisfatti, quelli che, in un modo o nell’altro, coltivano l’intima certezza che qualunque cosa avvenga sarà un’occasione d’apprendimento e li avvicinerà al senso più puro della propria vita.

I viaggi sono la parte frivola nella vita delle persone serie, e la parte seria nella vita delle persone frivole.Anne Sophie SwetchineMorceaux choisis, 1862

 

Ripensa al tuo viaggio

Presta attenzione mentre fai la tua valigia. Dove sei diretto? Che cosa vuoi trovare davvero? E quanto sei disposto a cercarlo attivamente? Stai preparando un bagaglio da turista o da viaggiatore? I turisti riempiono all’inverosimile, stipano di tutto in un trolley e faticano a lasciar perder ciò che non serve. I viaggiatori si muovono leggeri, con l’essenziale: il cuore e il coraggio di lasciarsi liberi.

30/06/2023