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Sempre giovani e con una salute di ferro, ecco il farmaco antietà che allunga la vita

Il potenziale del medicinale creato in Nuova Zelanda è incredibile. Gli scienziati volevano sviluppare un trattamento efficace contro il cancro, ma hanno involontariamente acceso le speranze di chi sogna l’immortalità

Sempre giovani e con una salute di ferro ecco il farmaco antietà che allunga la vita
di R.Z.

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Lavoravano allo sviluppo di un farmaco capace di curare il cancro, ma hanno casualmente scoperto un trattamento che promette una vita più lunga e in ottimo stato di salute. I risultati di uno studio di Aotearoa, condotto in Nuova Zelanda, sono stati pubblicati anche sulle pagine della rinomata rivista scientifica Nature Aging, riaccendendo i sogni di immortalità di milioni di persone in tutto il mondo.

Vita media più lunga del 10 per cento

I risultati ottenuti nella sperimentazione, condotta su topi sani dell’età di circa 1 anno, dimostrano che il farmaco è in grado di prolungare del 10 per cento la vita media di un individuo. L’incredibile risultato è stato possibile aggiungendo alla dieta delle cavie un farmaco chiamato Alpelisib, l’unico trattamento approvato in Europa e negli Usa per il trattamento del tumore al seno con mutazione PIK3CA.

Ottima salute anche da vecchi

I topi che hanno beneficiato della “super dieta” hanno goduto di un’ottima salute anche in età avanzata, risultando dotati di una migliore coordinazione e maggiore forza fisica. “L’invecchiamento non riguarda solo la durata della vita, ma anche la qualità della vita - spiega il dottor Chris Hedges -. Pertanto, siamo stati lieti di vedere che questo trattamento farmacologico non solo ha aumentato la longevità dei topi, ma ha anche mostrato molti segni di un invecchiamento più sano. Stiamo lavorando ora per capire come ciò avvenga”.

Ma c'è un problema

La sperimentazione ha portato a galla anche delle criticità non trascurabili, e gli stessi ricercatori vogliono esser cauti. Molti dei topi trattati avevano dei marcatori negativi dell’invecchiamento, come una massa ossea decisamente inferiore alla media. “Non suggeriamo di assumere questo farmaco a lungo termine per prolungare la durata della vita - commenta il professore associato Troy Merry -, poiché causa alcuni importanti effetti collaterali. Tuttavia, questo lavoro identifica meccanismi cruciali per l’invecchiamento che saranno utili per aumentare la durata e la qualità della vita”.

La ricerca per combattere il cancro va avanti

Il medicinale, aggiunge il ricercatore, potrebbe rivelarsi tuttavia utile “per trattare specifiche condizioni metaboliche”. I ricercatori, parallelamente, continueranno a lavorare sull’obiettivo primario del loro studio, ossia la lotta ai tumori. Alpelisib prende di mira l’enzima chiamato PI 3-chinasi, e gli scienziati sono convinti possa prima o poi rivelarsi uno strumento efficace nella lotta al cancro. “In ogni caso – spiega il professor Peter Shepherd - è bello vedere che il nostro lavoro potrebbe un giorno avere sviluppi in altre aree”.

Fonte
Scitechdaily

16/02/2023