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Stress da rientro: le mosse per metterlo ko

I consigli di Assosalute per un ritorno graduale e sereno alla quotidianità dopo le vacanze estive

di Stefania Elena Carnemolla

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Per molti le vacanze sono ormai un ricordo o lo saranno a breve e il solo pensiero di tornare alla routine è causa di stress, scatenando una sindrome, lo stress da rientro, che, spiega Assosalute, associazione nazionale farmaci di automedicazione di Federchimica, provoca disturbi come ansia, insonnia, nervosismo, mal di testa, irritabilità, tensioni muscolari, eccessiva sudorazione e tachicardia. Questo perché il corpo e la mente rifiutano il ritorno alla normalità quotidiana: “Il lavoro, i figli, la scuola, le commissioni. Appuntamenti, orari e impegni, accompagnati anche dall’arrivo del brutto tempo sono alcuni degli aspetti a cui bisogna riabituarsi una volta terminato il periodo estivo. Alcune persone riescono a tornare alla vita di sempre senza problemi ma altre potrebbero soffrire di piccoli disturbi”.

Agire d’astuzia

Fra il ritorno dalle vacanze e la ripresa del tran tran aiuterà, ad esempio, un periodo cuscinetto. Un po’ come giocare d’astuzia: “L’ideale” spiega Assosalute “sarebbe quello di fissare il ritorno al lavoro a metà settimana, così da fermarvi subito per il weekend. È un metodo efficace per riabituarsi in modo ‘meno traumatico’ ai propri spazi e ritmi sia a casa che al lavoro. Inoltre, due o tre giorni prima di rincasare cominciate a prepararvi psicologicamente, organizzando mentalmente le attività da fare così da essere pronti a riprendere la routine senza eccessiva ansia. Tornati poi al lavoro, se la vostra professione ve lo permette, provate a organizzare il carico delle cose da fare definendo una lista delle attività da svolgere nei primi giorni e quelle che possono essere posticipate alle settimane seguenti. Gradualità dovrebbe essere la parola d’ordine. Così facendo eviterete di accumulare stress fin da subito vanificando in brevissimo tempo i benefici delle vacanze”.

Occhio all’alimentazione

Un ruolo importante lo gioca, ad esempio, l’alimentazione che, spiega Assosalute, dovrà essere sana, ricca di vitamine, liquidi e sali minerali. Un’ottima alternativa di stagione è, ad esempio, l’uva grazie alla vitamina B6, vitamina A e vitamina C.

Una buona regola, raccomanda Assosalute, è di iniziare la giornata con una “buona colazione” e consumare “cene leggere”, alleate del buon riposo. Viceversa un’alimentazione scorretta non farà che peggiorare la sindrome: “State attenti ai condimenti eccessivi che ‘affaticano’ l’apparato digerente e lo stomaco, accentuando i sintomi gastrointestinali che potrebbero presentarsi nella fase di ‘riadattamento’ dopo le vacanze, quali ad esempio, gonfiore, stitichezza, acidità di stomaco” spiega ancora Assosalute, che raccomanda anche di non esagerare con gli zuccheri semplici come quelli di caramelle, bibite e dolciumi.

E con il caffè: “La caffeina, o altre sostanze energetiche, possono senz’altro essere utilizzate in caso di necessità ma con moderazione. Infatti, queste bevande permettono di stimolare il sistema nervoso centrale e in un momento di ripartenza e ripresa del ritmo di vita consueto, potrebbero contribuire a farvi sentire più irritabili e tesi”.

Dannose anche le pause pranzo all’insegna della fretta, ciò che mal si coniuga a uno stile di vita salutare. Un esempio? Il “classico panino” mangiato di corsa o il trascorrerle davanti a un monitor: “Se è vero” raccomanda Assosalute “che i tempi della quotidianità ci obbligano, spesso, a dedicare meno spazio al pasto, evitate, specie i primi giorni, un pranzo frettoloso. Soprattutto, non rimanete davanti al pc ma approfittatene davvero per una pausa. Nei primi giorni del rientro si fa maggior fatica a concentrarsi e gli occhi si affaticano di più, con il rischio di creare le condizioni perché si scateni a fine giornata un fastidioso mal di testa. La pausa pranzo diventa, a maggior ragione, un momento rigenerante”.

Muoversi! 

Se durante le vacanze lo sport o in genere l’attività fisica non sono stati in cima ai vostri pensieri, preferendogli piuttosto i “piaceri della tavola”, settembre può diventare il “mese per rientrare nei ranghi”, coniugando una dieta sana all’attività fisica: “Sport e movimento” ricorda, infatti, Assosalute “sono un’ottima medicina anche per combattere qualunque forma di ansia e tensione, pure quelle legate alle incombenze del rientro. Iscrivetevi, quindi, in palestra o sfruttate ancora il bel tempo di settembre per andare a fare una corsa o un allenamento all’aria aperta. Infatti, in questo momento, l’attività fisica, oltre che tenervi la mente occupata dalle preoccupazioni dell’ufficio, dello studio e della routine, vi aiuterà a sentirvi anche più in forza ed energici per affrontare gli impegni e i ritmi della normalità.

Fare sport significa, infatti, far aumentare il livello di endorfine che vi farà sentire più felici e sereni, a beneficio della mente e del corpo. Inoltre, un’attività fisica regolare è di grande aiuto anche per combattere tensioni e dolori muscolari. Si tratta di disturbi che soprattutto i primi giorni di lavoro e specie se dovete stare diverse ore in piedi o seduti alla scrivania, tenderanno a ricomparire come diretta conseguenza di posture prolungate e, a volte, scorrette oltre che della tensione emotiva. Se non avete mai provato, questo potrebbe essere il momento giusto per avvicinarsi allo yoga o al pilates. Possono essere praticati da persone di tutte le età ed entrambe le discipline servono a migliorare il benessere mentale e quello fisico. Infatti, oltre a tonificare i muscoli, praticare questo tipo di esercizi favorisce il rilassamento mentale”.

Sonno ristoratore

Durante le vacanze il sonno diventa in genere irregolare. Regolarizzare il bioritmo è, quindi, un passo fondamentale per riabituarsi alla normalità e impedire che l’insonnia prenda il sopravvento. Assosalute consiglia pertanto di “andare a letto prima” e di “impostare la sveglia ogni mattina alla stessa ora”.

Per prendere sonno, spiega, una pessima abitudine è al contrario quella di utilizzare smartphone e tablet questo perché la luce di questi dispositivi “non favorice il rilassamento”, tendendo piuttosto a svegliare, meglio allora “leggere un libro o ascoltare della musica”.

Un aiuto dai farmaci 

Qualora questi consigli dovessero risultare insufficienti per “alleviare il peso” di un ritorno alle “vecchie abitudini”, aiuteranno alcuni farmaci di automedicazione, farmaci, cioè, che non hanno bisogno di prescrizione, senza dimenticare, tuttavia, di seguire le indicazioni sul loro corretto uso leggendo il foglietto illustrativo, consultandosi, in caso di dubbi, con la propria farmacia o il proprio medico di fiducia.

Contro la cattiva digestione e l’acidità di stomaco, ad esempio, Assosalute consiglia procinetici e antiacidi. I primi, infatti, favoriscono il transito dei cibi nello stomaco, contrastando anche nausea e vomito, mentre i secondi sono indicati contro i bruciori di stomaco e il reflusso gastro-esofageo. Contro la stitichezza ma senza “mai abusarne” ci sono i classici lassativi, mentre contro la pancia gonfia aiuteranno gli adsorbenti intestinali che assorbono i “gas in eccesso” contrastando, così, aerofagia e meteorismo.

Contro dolori e tensioni muscolari, come, ad esempio tensioni cervicali e lombari, Assosalute consiglia l’uso di Fans, antinfiammatori non steroidei, per uso topico, mentre Fans per uso orale aiuteranno contro il mal di testa. Contro l’insonnia e i disturbi del sonno, infine, aiuteranno farmaci ad azione “blandamente sedativa”a base di passiflora e valeriana, due erbe indicate per regoralizzare il ritmo sonno-veglia.

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05/09/2019