Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo: "Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia"
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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E2 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075345_29bd5f4163\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022557\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075345_29bd5f4163\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022557\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E6 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075333_acaf68002e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075333_acaf68002e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E7 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075330_a39c1068ca\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022895\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075330_a39c1068ca\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022895\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075327_e453902b96\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075327_e453902b96\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E10 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075351_4c4ad7f91e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075351_4c4ad7f91e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E11 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075312_a500b7709a\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075312_a500b7709a\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E12 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075348_9692dc9f6a\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022901\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075348_9692dc9f6a\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022901\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E13 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075324_c83d36007e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075324_c83d36007e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E14 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075288_6572e64115\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075288_6572e64115\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E15 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075354_0a9071bf1e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075354_0a9071bf1e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E16 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075318_003c78ae8c\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075318_003c78ae8c\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E17 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075306_9b2d687c5e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075306_9b2d687c5e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E18 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075291_b5f90a2505\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075291_b5f90a2505\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E19 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075315_6e2c6bc69b\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022879\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075315_6e2c6bc69b\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022879\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E20 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075309_2c257fb4f3\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075309_2c257fb4f3\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E21 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075300_19ee55bdc8\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075300_19ee55bdc8\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E22 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075297_0a3970c29d\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075297_0a3970c29d\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E23 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075294_1d7a063cbd\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075294_1d7a063cbd\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il film \\u0026egrave; interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EIl regista ha spiegato cos\\u0026igrave; la necessit\\u0026agrave; di questo film: \\u0022Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante)\\u0026nbsp; hanno\\u0026nbsp; dato\\u0026nbsp; motivazioni\\u0026nbsp; vaghe,\\u0026nbsp; deliranti: \\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0026ldquo;Lo\\u0026nbsp; abbiamo\\u0026nbsp; fatto\\u0026nbsp; perch\\u0026eacute;\\u0026nbsp; era\\u0026nbsp; arrivato\\u0026nbsp; il momento\\u0026nbsp; di\\u0026nbsp; dare\\u0026nbsp; un\\u0026nbsp; segnale.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Dovevamo\\u0026nbsp; far\\u0026nbsp; capire\\u0026nbsp; che\\u0026nbsp; eravamo\\u0026nbsp; ancora\\u0026nbsp; vivi.\\u0026rdquo;\\u0026nbsp; \\u0026ldquo;Non potevamo starcene con le mani in mano.\\u0026rdquo; Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. \\u003Cstrong\\u003EPenso che il cinema sia un\\u0026rsquo;arte straordinaria perch\\u0026eacute; pu\\u0026ograve; aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere\\u003C\\\/strong\\u003E su quello che \\u0026egrave; accaduto o a tenere alta l\\u0026rsquo;attenzione\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E24 \\\/ 25\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075285_83ebfd71db\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/2075285_83ebfd71db\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Benedetta Porcaroli e il massacro del Circeo Spero di aver restituito a Donatella ancora un po di giustizia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EIl massacro del Circeo \\u0026egrave; uno dei delitti pi\\u0026ugrave; efferati compiuti in Italia\\u0026nbsp; (si \\u0026egrave; svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto pi\\u0026ugrave; che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta \\u0022Roma bene\\u0022. \\u003Cstrong\\u003EUn delitto di cui si \\u0026egrave; parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora \\u0026egrave; tratto uno dei film che sta facendo pi\\u0026ugrave; discutere al Festival di Venezia, \\u0022La scuola cattolica\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA interpretare la protagonista, ovvero\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003EDonatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze,\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;\\u0026egrave; una delle giovani attrici pi\\u0026ugrave; lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli.\\u0026nbsp; \\u0022Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. 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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
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Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
Il massacro del Circeo è uno dei delitti più efferati compiuti in Italia (si è svolto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975) che a distanza di anni continua a tapezzare la coscienza sporca del nostro paese, tanto più che a compiere quel crimine condito dalle torture furono tre ragazzi della cosidetta "Roma bene". Un delitto di cui si è parlato anche per il successo del libro di Edoardo Albinati da cui ora è tratto uno dei film che sta facendo più discutere al Festival di Venezia, "La scuola cattolica", diretto da Stefano Mordini e presentato Fuori Concorso.
A interpretare la protagonista, ovvero Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo fingendosi morta dopo aver subito inaudite violenze, è una delle giovani attrici più lanciate del nostro cinema Benedetta Porcaroli. "Credo sia doveroso e necessario raccontare ancora questa storia alla mia generazione. E' stato emotivamente forte elaborare tutto questo come persona e come attrice. Spero di aver restituito a Donatella ancora un po' di giustizia".
"Ancora oggi si sente dire quando ci sono fatti di stupro come era vestita, se era ubriaca, le sentenze sono spesso ricche di stereotipi sessisti, si denuncia di più in questi anni ma si fa ancora fatica ad essere credute. Dopo 46 anni purtroppo la violenza del Circeo è un passato ancora attuale" ha aggiunto Federica Torchetti che interpreta Rosaria Lopez, che non sopravvisse alle violenze e morì. Il film è interpretato anche da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Giulio Pranno, Fausto Russo Alesi, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi.
Il regista ha spiegato così la necessità di questo film: "Al processo, i due autori del delitto che sono stati arrestati (il terzo ha vissuto tutta la vita da latitante) hanno dato motivazioni vaghe, deliranti: “Lo abbiamo fatto perché era arrivato il momento di dare un segnale.” “Dovevamo far capire che eravamo ancora vivi.” “Non potevamo starcene con le mani in mano.” Ho pensato spesso a queste frasi, durante le riprese, ma per la ragione opposta a quella degli assassini. Penso che il cinema sia un’arte straordinaria perché può aiutare a evadere, a immaginare la storia in altro modo, a riflettere su quello che è accaduto o a tenere alta l’attenzione".
09/11/2022
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