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Giornata del Gatto, i consigli per instaurare un buon rapporto di fiducia con Micio. Le foto degli utenti

Curioso come pochi, indipendente e (a suo modo) affettuoso: il gatto è uno degli animali domestici più amati dagli italiani, oltre ad essere una delle star indiscusse dei social e partner ideale per i single di tutta Italia. Si stima che nel nostro Paese (dato del 2021) vi siano tra 10 e 15 milioni, più quelli liberi, che popolano le colonie feline, tra 700.000 e 1.000.000. Non stupisce, pertanto, che il Belpaese  abbia deciso di dedicargli una giornata: il 17 febbraio, ogni anno dal lontano 1990, si celebra la Giornata Nazionale del Gatto.

A differenza dei cani i felini hanno un carattere riservato e diffidente, tanto che spesso noi umani non riusciamo ad interpretare le loro emozioni. Come tra umani, per riuscire ad entrare in empatia con un gatto è fondamentale capire come si sente, qual è il suo stato d’animo. Alcune espressioni sono molto facili da rilevare e interpretare, come ad esempio le orecchie appiattite sulla testa o la bocca aperta di un gatto che soffia, altre invece sono più sottili ma possono fornirci informazioni importanti su ciò che il nostro gatto desidera o si aspetta da noi.

Quando il gatto è rilassato, a suo agio e ben disposto nei nostri confronti è molto probabile che inizi a sbattere le palpebre lentamente, fare le fusa, strusciare la sua testa contro il nostro corpo cercando il contatto fisico fino a sdraiarsi a pancia in su. Al contrario, quando il nostro amico felino vuole comunicarci che non ne vuole sapere delle nostre carezze, può compiere gesti molto espliciti - come soffiare, mordere, muovere la coda nervosamente - ma anche esprimere il suo disappunto in modo meno eclatante, ad esempio ruotando le orecchie, appiattendo le palpebre superiori, mostrando leggeri spasmi della schiena, scuotendo la testa e agitando la punta della coda.

Il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia tra noi e i nostri gatti è sempre lasciare a loro la libertà di avvicinarsi e stabilire un contatto fisico; questo consiglio è valido non solo per chi ha appena adottato un micio ma anche per chi vuole mantenere solido il rapporto con un gatto che conosce da tempo. Nel caso in cui volessimo essere i primi a interagire, sarà importante non invadere i suoi spazi, abbassarsi alla sua altezza, stendere una mano verso di lui e aspettare evitando di guardarlo fisso negli occhi. Se poi proviamo a chiudere lentamente le nostre palpebre cercando di imitarlo, aumentiamo di molto le possibilità che decida spontaneamente di avvicinarsi e lasciarsi andare.

Ogni gatto ha le sue preferenze ma sappiamo esistono delle linee guida universali rispetto alle zone in cui i gatti preferiscono essere toccati. Il contatto sulle tempie – alla base delle orecchie – così come guance e mento, in genere provoca reazioni positive. Le zone off-limits sono invece la base della coda e la pancia.

17/02/2023