Ivanka Trump copia Audrey Hepburn, il figlio dell'attrice: “Mamma si rivolta nella tomba”

La polemica

Che la famiglia Trump abbia tanti estimatori quanti detrattori in un’America, e non solo, divisa dal voto e dalle idee espresse dal neopresidente, era noto. E che pure un abito possa alimentare polemiche è soltanto un segno dei tempi. Ivanka Trump ne clona l'abito da sera per Liberty Ball e Audrey Hepburn rivolta nella tomba? La pensa così il figlio Sean Ferrer, per nulla sorpreso, ma anche sconcertato, quando ha visto la figlia di Donald Trump vestita come sua madre nel film del 1954 Sabrina.

Idee politiche opposte

La diva di Vacanze Romane - ha suggerito Ferrer - sarebbe infatti stata più vicina alle posizioni della vescova episcopale Mariann Budde che martedì scorso, nella sua omelia davanti a Trump, gli ha chiesto "misericordia" per gay e migranti contro i quali il nuovo inquilino della Casa Bianca si è espresso spesso in termini minacciosi.

La coincidenza macabra

Figlio del matrimonio dell'attrice con Mel Ferrer, Sean è stato raggiunto dal Daily Mail per un commento sull'abito di Ivanka che riproduceva esattamente quello bianco con ricami floreali neri creato da Hubert de Givenchy. In un comunicato la Casa Bianca aveva spiegato che è stato "un onore" per Ivanka aver reso omaggio alla Hepburn che "è da tempo una sua personale ispirazione". "Non ci meraviglia", ha detto Sean riferendosi a vecchi legami tra le due famiglie ma sottolineando anche una coincidenza macabra: il 20 gennaio, giorno dell'insediamento, era anche il 32esimo anniversario della morte di sua madre.
Sean ha quindi ricordato che la matrigna di Ivanka, Marla Maples, è stata parte del Children's Fund fondato dalla Hepburn all'inizio degli anni Novanta mentre Ivana Trump, la prima moglie del tycoon e la madre di Ivana, è stata a lungo legata a Rofredo Gaetani, il primogenito di Lorian Gaetani che di Audrey fu amico d’infanzia.

Le iniziative umanitarie di Audrey Hepburn

Oltre al suo impegno di attrice, Audrey Hepburn è stata in prima linea nelle iniziative umanitarie dell'ONU, in lacrime un anno prima di morire davanti ai bambini affamati della Somalia come Ambasciatrice di buona volontà dell'UNICEF. "Ha combattuto per conto dell'infanzia diseredata in tutto il mondo a prescindere dall'ambiente ideologico in cui si trovavano. Negli ultimi 71 anni la sua eredità spirituale è diventata transgenerazionale e transnazionale", ha detto il figlio.

Moda in subbuglio per i Trump

La polemica è tornata a investire il mondo della moda mentre, con le sfilate del menswear in corso a Parigi, il fashion system europeo è preoccupato dall'impatto di una guerra commerciale tra Usa e Europa sotto Trump. Il fondatore e Ceo di LVMH Bernard Arnault e due dei suoi figli hanno partecipato in prima fila all'Inauguration ma "la moda ha paura di Trump e non parla contro di lui per ragioni commerciali", ha osservato il designer indipendente di Anversa Walter Van Beirendonck dopo il suo show parigino auspicando da parte dei colleghi una presa di posizione più incisiva contro la "disgustosa" retorica del presidente. Chi invece non teme Trump è Anna Wintour che continua ad alimentare l’ostracismo nei confronti della First Lady, Melania.

Foto Ansa e del film "Sabrina"

24/01/2025
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