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Jennifer Lawrence recita con Scamarcio? No, è la sua sosia. Ecco di chi si tratta

Curiosità

Jennifer Lawrence sta recitando in "Race for Glory - Audi vs Lancia", il film con protagonista Riccardo Scamarcio che in questi giorni è nelle sale? No, ma la sua sosia sì e interpreta una giornalista. Si chiama Haley Bennet, 36 anni, nata in Florida, cresciuta tra i boschi dell’Ohio, è diventata la nomade più richiesta dai filmmaker. Warren Beatty l’ha voluta in “Rules don’t Apply”. Terrence Malick l’ha chiamata per “Weightless” con Ryan Gosling e Michael Fassbender. Due registi, che spiega: Hanno reso la mia carriera non convenzionale. Ancora “A kind of Murder” di Andy Goddard, da “Vicolo cieco” di Patricia Highsmith (passato al Tribeca Film Festival), “La ragazza del treno” di Tate Taylor, dal bestseller di Paula Hawkins, “Thank You for Your Service” di Jason Hall, dal premio Pulitzer David Finkel. E tanti altri. 

Solo un cameo

Un'altra curiosità del film? Lapo Elkann nei panni del nonno Gianni Agnelli lo possiamo vedere nel film in sala in questi giorno "Race for Glory - Audi vs Lancia". Riccardo Scamarcio e il regista Mordini hanno scommesso proprio sul nipote dell'ex presidente della Juventus per questo ruolo. "Vuole sapere un fatto curioso dottor Fiorio? Sa cosa mi ha chiesto come regalo per Natale mio nipote per il suo compleanno? Un’Audi 4. Sono forti 'sti tedeschi. Buon lavoro e buona fortuna", questa la frase che pronuncia nel corso del cameo.

Il film

La trama- Siamo nel 1983, Cesare Fiorio, direttore sportivo della Lancia, vuole vincere il campionato del mondo di rally, ma l'Audi è dotata di un comparto finanziario e industriale superiore. Così Fiorio decide di creare la Lancia 037, un modello molto leggero con un motore centrale potente e due ruote motrici che, in mano al pilota giusto, potranno competere con l'Audi sull'asfalto. Si lancia così in un duello non solo contro l'Audi ma anche contro il direttore sportivo della casa tedesca, Roland Gumpert, che incarna la precisione e la tecnica teutonica: perché il rally è una guerra (con tanto di rimando a quella partigiana italiani contro tedeschi), e il nemico non deve avere scampo. Ma il pilota giusto per sconfiggerlo, secondo Fiorio è, paradossalmente, un tedesco, Walter Rohrl, che al contrario del direttore sportivo non vuole vincere a tutti i costi e si interessa all'apicultura quanto ai rally.

Foto da Instagram e Shutterstock

19/03/2024