Se il clima cambia, la salute peggiora: anche l'Italia a rischio
Cambiamenti climatici, la preoccupazione c’è e tanta. Fra il 3 e il 5 dicembre scorso a Roma si è tenuto presso l’Istituto Superiore di Sanità il primo simposio internazionale Health and Climate Change sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute e da cui è nata la Carta di Roma - The Rome International Charter on Health and Climate Change ? destinatari mondo dell’industria, politica e cittadini. Dall’incontro è, infatti, emersa la “tragica evoluzione” dei cambiamenti climatici sulla specie umana, da qui la necessità di garantire l’equilibrio degli ecosistemi, invertendo l’attuale tendenza con l’adozione di tecnologie sempre più pulite, del risparmio idrico, del cibo e del suolo, del riutilizzo delle materie prime, della promozione di parchi e aree protette, fonte di salute, in particolare per i bambini.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Inquinamento atmosferico © CBS News
Fridays for Future, l’evento ispirato alla proteste di Greta Thunberg, la teenager svedese divenuta simbolo della lotta contro il cambiamento climatico e che il 15 marzo ha visto scendere in piazza in tutto il mondo bambini e adolescenti, è stato un successo di sensibilizzazione. Un traguardo, in tempi di negazionismo climatico.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Greta Thunberg © Getty Images
Patiscono il cambiamento del clima in particolare i bambini, che, spiega l’Istituto Superiore di Sanità, “sono più vulnerabili rispetto ai cambiamenti climatici perché alcuniorgani e apparati come per esempio l’apparato respiratorio o il sistema di termoregolazione sono ancora in via di sviluppo e perché è, in generale, ancora in corso lo sviluppo fisico, mentale e cognitivo. Inoltre i bambini hanno, rispetto agli adulti, una maggiore esposizione per unità di peso corporeo, ed è quindi più probabile che, a parità di esposizione, per loro vengano superate le dosi soglia di rischio”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 50% dei decessi in età pediatrica sono, ad esempio, causati da diarrea, malaria e infezioni delle basse vie respiratorie, “tutti fattori di rischio associati ai cambiamenti climatici”.
In questo contesto, ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, la salute respiratoria dei bambini è minacciata, scatenando broncospasmo e irritazione delle vie aeree, “dal caldo e dall’ozono atmosferico, che aumenta in concomitanza delle ondate di calore”, quindi da eventi estremi come “piogge intense e allagamenti” che causano l’aumento di muffe e umidità nelle abitazioni, infine i pollini per “l’ampliamento dell’areale delle piante allergizzanti verso nuove aree” e il prolungamento della stagione dei pollini.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Bambina contro il cambiamento climatico © Medium
Fridays for Future, l’evento ispirato alla proteste di Greta Thunberg, la teenager svedese divenuta simbolo della lotta contro il cambiamento climatico e che il 15 marzo ha visto scendere in piazza in tutto il mondo bambini e adolescenti, è stato un successo di sensibilizzazione. Un traguardo, in tempi di negazionismo climatico.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
In piazza contro il cambiamento climatico © Washington Post
Il negazionismo climatico, preso in contropiede, si è acuito dopo Fridays for Future, l’evento ispirato alla proteste di Greta Thunberg, la teenager svedese divenuta simbolo della lotta contro il cambiamento climatico e che il 15 marzo ha visto scendere in piazza in tutto il mondo bambini e adolescenti.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Negazionisti climatici © Pinterest
Se il clima fosse stato una banca, sarebbe stato salvato, recita un cartello di una manifestazione di piazza contro il cambiamento climatico.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Manifestazione contro il cambiamento climatico © PxHere
Un laboratorio per lo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute è considerata l’Italia per la sua posizione geografica, estensione longitudinale, caratteristiche orografiche e idrografiche, estrema eterogeneità meteo-climatica, diffusione di inquinamento post-industriale, vulnerabilità idro-geologica e sismica.
L’Italia è, infatti, sempre più interessata da eventi meteorologici estremi come ondate di calore – che nel 2100, secondo alcune stime, aumenteranno da 75 a 250 giorni all’anno ?, piogge intense, allagamenti, in particolare costieri, comparsa di nuovi vettori di malattie, peggioramento della qualità dell’aria, rischio incendi “aggravato” dalla siccità. Sul banco degli imputati ci sono loro, i cambiamenti climatici.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Italia, laboratorio per lo studio dei cambiamenti climatici © iStock
Dal simposio di Roma sui cambiamenti climatici è emersa la correlazione fra aumento delle temperature e l’insorgere di depressione, stati d’ansia, insonnia, paura e malesseri psichici generalizzati.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Ansia © Pinterest
Dal simposio di Roma sui cambiamenti climatici è emersa la correlazione fra aumento delle temperature e l’insorgere di depressione, stati d’ansia, insonnia, paura e malesseri psichici generalizzati.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Depressione © Today Show
Dal simposio di Roma è anche emersa la correlazione fra aumento delle temperature e l’insorgere di depressione, stati d’ansia, insonnia, paura e malesseri psichici generalizzati: “L’aumentata probabilità” spiega l’Istituto Superiore di Sanità “di eventi catastrofici dovuti al clima (inondazioni, incendi, perdita progressiva di terra coltivabile, tra gli altri) potrebbe generare o esasperare la reazione di individui già fragili. Inoltre la progressiva riduzione di biodiversità animale e vegetale assieme alla variazione dei consueti parametri atmosferici stagionali fa percepire uno stato di disequilibrio che può indurre o almeno esacerbare condizioni patologiche anche lievi. Non a caso gli evoluzionisti e non pochi geologi hanno denominato Antropocene questa nostra attuale fase di spoliazione delle risorse terrestri, nella quale cresce la sofferenza mentale”.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Disturbi mentali © Shutterstock
Dal simposio di Roma sui cambiamenti climatici è emersa la correlazione fra aumento delle temperature e l’insorgere di depressione, stati d’ansia, insonnia, paura e malesseri psichici generalizzati.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Insonnia © iStock
Il clima è danneggiato anche dagli inquinanti atmosferici, tra le prime cause di mortalità del pianeta, 7 milioni l’anno, secondo recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’aria che respiriamo è, infatti, sempre più intrisa di polveri fini che possono essere di origine naturale, si pensi, ad esempio, agli incendi boschivi e alle attività vulcaniche, e di origine antropica, come iltraffico veicolare, i combustibili per il riscaldamento domestico (carbone, legna e gasolio), i residui del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture e dall’attività industriale. Senza dimenticare i rifiuti, talora le attività agricole e le emissioni di metano degli insediamenti urbani.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Traffico veicolare © PxHere
Il clima è danneggiato anche dagli inquinanti atmosferici, tra le prime cause di mortalità del pianeta, 7 milioni l’anno, secondo recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’aria che respiriamo è, infatti, sempre più intrisa di polveri fini che possono essere di origine naturale, si pensi, ad esempio, agli incendi boschivi e alle attività vulcaniche, e di origine antropica, come iltraffico veicolare, i combustibili per il riscaldamento domestico (carbone, legna e gasolio), i residui del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture e dall’attività industriale. Senza dimenticare i rifiuti, talora le attività agricole e le emissioni di metano degli insediamenti urbani.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Inquinamento industriale © PxHere
Molti degli incendi boschivi sono scatenati dalle alte temperature.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Incendio boschivo © Impact Mill
Con i cambiamenti climatici sono aumentate anche le zoonosi, le malattie, cioè, causate da batteri, virus, parassiti, trasmesse dagli animali all’uomo. È stata, ad esempio, accertata la correlazione tra cambiamenti climatici e zoonosi trasmesse da zanzare, zecche, pulci e altri artropopdi ematofogi, che si nutrono, cioè, di sangue: “Il clima” spiega l’Istituto Superiore di Sanità “influenza il comportamento, il tasso di sopravvivenza e riproduzione dei vettori, influenzando a sua volta l’idoneità, la distribuzione e l’abbondanza degli habitat. Numerosi studi hanno dimostrato che i pattern di trasmissione di malattie quali le encefaliti da zecche, la febbre della Rift Valley, la malattia di Lyme, la malattia West Nile, sono fortemente influenzati dalle condizioni climatiche”.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Zanzara tigre © PxHere
Tra le cause del riscaldamento globale c’è la siccità.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Siccità © PxHere
Tra le cause del riscaldamento globale c’è la siccità.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Siccità © PxHere
Tra le cause del riscaldamento globale c’è la siccità.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Siccità © Getty Images
A rischio sono anche la sicurezza dell’acqua potabile e il suo approvvigionamento: “Gli effetti del cambiamento globale del clima sulla disponibilità e qualità delle acque, sull’igiene e la gestione dei reflui, colpiscono direttamente la salute. Le malattie legate all’acqua clima-dipendenti, trasmissibili e non, sono uno dei principali killer nel nostro pianeta. Preoccupa l’atteso incremento delle malattie diarroiche, che oggi uccidono 2,2 milioni di persone ogni anno” spiega ancora l’Istituto Superiore di Sanità, che ricorda anche l’incidenza, in Italia, di patologie come epatite A, legionellosi e malattie infettive risultate in incremento in regioni ch’erano state interessate da alluvioni.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Cambiamenti climatici e approvviggionamento di acqua © Air Freshener
Tra le cause dei cambiamenti climatici si sono alluvioni e allagamenti.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Allagamento in Uganda © Jakob Dall
Tra le cause dei cambiamenti climatici si sono alluvioni e allagamenti.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Allagamento © PxHere
Lo scioglimento dei ghiacciai è uno delle conseguenze del riscaldamento globale.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Scioglimento dei ghiacciai © Truthout
A causa dei cambiamenti climatici le ondate di calore sono sempre più frequenti.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Termometro © Pinterest
Lo scioglimento dei ghiacciai è uno delle conseguenze del riscaldamento globale.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Scioglimento dei ghiacciai © PxHere
L’erosione costiera è una delle conseguenze dei cambiamenti climatici a causa dell’innalzamento del livello dei mari.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Erosione costiera © PxHere
L’erosione costiera è una delle conseguenze dei cambiamenti climatici a causa dell’innalzamento del livello dei mari.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Erosione costiera © PxHere
Nel futuro sempre più energie rinnovabili, come quella eolica.
Testo di Stefania Elena Carnemolla
Modellini di pale per l’energia eolica © PxHere