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Bambini a tavola, regole e consigli per un comportamento a prova di galateo

Gestire i bambini in determinati contesti non è sempre facile e, soprattutto quando si è seduti a tavola, la cosa, talvolta, può diventare impegnativa. Ecco perché è bene seguire, sin dalla più tenera età, dei piccoli accorgimenti per vivere al meglio i momenti di convivialità.

di Bonton

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Gestire i bambini in determinati contesti non è sempre facile e, soprattutto quando si è seduti a tavola, la cosa, talvolta, può diventare impegnativa. Ecco perché è bene seguire, sin dalla più tenera età, dei piccoli accorgimenti per vivere al meglio i momenti di convivialità. Soprattutto per evitare di farsi cacciare da un ristorante o di provocare reazioni come quella di un ristoratore di Roma che all’ingresso del suo locale ha affisso un cartello che vieta l’ingresso alle famiglie con bambini al di sotto dei 5 anni.

Prima di tutto l’esempio. I bambini sono come delle spugne, replicano ciò che vedono, nel bene e nel male; dunque se in una casa abitualmente si seguono delle norme comportamentali ad hoc anche quando si sarà in contesti diversi bambini manterranno un comportamento corretto.

Grazie e per favore. La gentilezza e la cortesia sono le basi per educare bambini, e domani adulti, rispettosi degli altri e dei luoghi in cui si trovano.

Intramontabili regole di base. Masticare a bocca chiusa, non parlare mentre si sta mangiando, stare seduti in posizione composta e non infastidire i commensali con i propri movimenti o con, ad esempio, un tono di voce troppo alto sono regole di base sempre valide, da 0 a 100 anni ed oltre. Se poi, come detto sopra, si applica la regola del proprio esempio con un po’ di pazienza presto i bimbi interiorizzeranno determinati comportamenti ritenendoli naturali e non li dimenticheranno per tutta la vita.

Cibo e posate. É bene insegnare sin da piccoli ai bambini il corretto uso delle posate, all’i nizio si sporcheranno un po’ e dunque, in contesti non casalinghi, sarà il caso di aiutarli per evitare macchie indesiderate su se stessi e sugli altri commensali ma con un po’ di pratica impareranno presto ad essere perfettamente autonomi. Spiegate loro, nel rispetto della loro età, come approcciarsi ai diversi cibi, come utilizzare il tovagliolo e come riporre le posate in modo ordinato sul piatto una volta finite le portate. Se le semplici norme che insegnerete verranno applicate giorno per giorno non avrete di che temere quando sarete a pranzo o a cena al ristorante.

Tutti insieme a tavola. Si comincia a mangiare quando si è tutti seduti a tavola e ci si alza quando tutti hanno terminato il pasto o, in determinate occasioni, chiedendo prima il permesso agli adulti. Quando si è seduti a tavola non è concesso alzarsi e gironzolare per il ristorante; è bene, dunque, insegnare loro a prendere parte alla conversazione, che in tal caso dovrà essere adatta alla loro età. Nel caso di bambini molto piccoli è possibile intrattenerli con qualche attività che non disturbi e che non li isoli completamente dal contesto, come ad esempio i videogiochi che sono da bandire al tavolo. Qualche semplice attività con i colori sarà perfetta per prolungare la permanenza dei bambini al tavolo senza farli annoiare e senza arrecare disturbo ai commensali.

 Voce moderata e toni pacati. A tavola, come in qualunque contesto soprattutto se pubblico, il tono di voce deve essere moderato ed i toni dolci e pacati, sia nei genitori sia nei figli. Non è necessario fare udire le proprie conversazioni o i rimproveri elargiti ai bambini a tutta la sala. Solitamente con i figli si ottiene più con un tono fermo e deciso che con urla e strepiti, i quali posso al contrario ottenere l’effetto inverso e generare un turbine di capricci ed isterismi nel bambino facendo degenerare in breve la situazione.

Menu a misura di bambino. In caso di ricevimenti molto importanti o banchetti di notevole durata sarà bene prevedere un menu a prova di bambino e che dunque per portate e tempi d’attesa sia adatto agli ospiti più piccoli. Seppur sia giusto chiedergli di rispettare le regole della convivialità non si può nemmeno pensare che un bambino possa stare seduto al tavolo diverse ore aspettando portate possibilmente non adatte al suo palato. In contesti particolari, come ad esempio durante i ricevimenti di nozze, da qualche tempo vengono previsti dei tavoli speciali per bambini con un menu creato appositamente per loro e con delle attività adatte alle loro esigenze in modo da permettere a grandi e piccini di godersi al meglio la giornata e di tornare a casa felici e soddisfatti.

Il buon senso prima di tutto. Deve essere comunque il buon senso e il rispetto per gli altri a far capire se un bambino è in grado o meno di essere coinvolto in determinate situazioni, valutando da caso a caso se è opportuno prevedere degli accorgimenti speciali per rendere gradevole per tutti il tempo da trascorrere insieme.

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01/01/1970