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Mattarella firma il decreto: in vigore l’obbligo dei 12 vaccini per l’iscrizione a scuola

Il preside segnalerà i non vaccinati entro 10 giorni. Per i genitori che non si attengono all'obbligo sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro

Mattarella firma il decreto in vigore lobbligo dei 12 vaccini per liscrizione a scuola
di Redazione

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto che reintroduce l' obbligo delle vaccinazioni per la frequenza della scuola. Le vaccinazioni che diventeranno obbligatorie nella fascia 0 6 anni saranno dodici a partire dal prossimo anno scolastico.

Possibile anche l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola

Il genitore può anche autocertificare l'avvenuta vaccinazione ai fini dell'iscrizione a scuola dei figli. In tal modo ha tempo per presentare copia del libretto vaccinale fino al 10 luglio di ogni anno. La semplice presentazione alla Asl della richiesta di vaccinazione consente l'iscrizione a scuola, in attesa che la Asl provveda ad eseguire la vaccinazione (o a iniziarne il ciclo, nel caso questo preveda più dosi) entro la fine dell'anno scolastico.

In vigore da domani

Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa sera ed entrerà in vigore da domani. L'annuncio è stato dato nella conferenza stampa tenuta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin subito dopo la firma del decreto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I 12 obbligatori

Le 12 vaccinazioni rese obbligatorie per l'iscrizione ai nidi e alle scuole materne proteggono da altrettante malattie infettive, ma per i bambini si traducono in sole 4 punture, poichè molti vaccini sono combinati, ma e vanno effettuate secondo una precisa tempistica. Le prime 6 vaccinazioni rese obbligatorie sono anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenzae tipo B. Queste, spiega l'esperto, 'sono tutte raggruppate in un unico vaccino esavalente che viene fatto dal 60/mo giorno di vita in 3 dosi: a 3, 5 e 11-12 mesi di vita'.

I richiami

Diventa obbligatoria anche la vaccinazione anti-meningococcica B, che 'viene fatta a distanza di 15 giorni dall'esavalente in 4 dosi: a 3, 4, 6 e 12-15 mesi'. Obbligatori, poi, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Queste vaccinazioni sono somministrate con un unico vaccino quadrivalente in un'unica dose al 13/mo mese di vita, con un richiamo previsto a 5 anni di età'. Infine, l'anti meningococcica C, che viene somministrata al 14/mo mese, con un richiamo tra gli 11 e i 18 anni.

Il preside segnalerà i non vaccinati entro 10 giorni

Nel caso in cui il genitore non presenti alla scuola, ai fini dell'iscrizione e della frequenza, la documentazione attestante l'avvenuta vaccinazione, l'esonero o il differimento, i bambini da zero a sei anni non possono accedere agli asili-nido e alle scuole materne, mentre da 6 a 16 anni possono comunque accedere a scuola: in entrambi i casi il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla Asl entro dieci giorni. La Asl contatta quindi i genitori per un appuntamento e un eventuale colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni prescritte. Se i genitori non si presentano all'appuntamento o non provvedono comunque a far somministrare il vaccino al bambino, la Asl contesta formalmente l'inadempimento dell'obbligo. In quest'ultimo caso si prevedono sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro.

Lorenzin: nessuna corsa, è prevista una fase transitoria

Non c'è bisogno di alcuna corsa nelle prossime settimane per ottemperare all'obbligo delle vaccinazioni. A rassicurare le famiglie è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che annuncia una 'fase transitoria' che garantirà appunto il tempo necessario per adempiere alla norma che reintroduce l'obbligo dei vaccini per l'iscrizione scolastica. 'E' prevista una fase transitoria per il 2017. Da domani - ha spiegato il ministro in conferenza stampa - e fino al 10 settembre ci sarà dunque tempo di procedere per fare le richieste per le vaccinazioni o per effettuare le stesse; poi, dal 10 settembre al 10 marzo, ci sarà tempo per produrre la documentazione'. Il ministro ha quindi sottolineato come l'obiettivo da raggiungere sia 'la piena immunizzazione per la popolazione scolastica: entro due anni la si raggiungerà per malattie le cui vaccinazioni erano già obbligatorie, mentre ci vorranno 3-4 anni per malattie come il morbillo'.

Campagna informativa con spot e numero verde

Una campagna di informazione che prevederà spot ed anche un numero verde destinato alla popolazione. Ci sta lavorando il Ministero della Salute per garantire alle famiglie informazioni e chiarimenti in vista dell'obbligo di vaccinazione. In particolare il numero verde sarà attivo anche nei mesi estivi. Riguardo all'obbligatorietà delle vaccinazioni per la scuola, il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, ha ricordato come 11 Paesi europei già prevedono l'obbligo anche se non c'è una scheda unificata per le varie vaccinazioni, ed in Usa sono 48 Stati su 50 ad aver introdotto l'obbligo delle vaccinazioni per la scuola.

Allerta per polio, morbillo e meningite

In Italia esiste una situazione di allerta per malattie come la polio, il morbillo e la meningite C, per le quali le coperture vaccinali del 2016 risultano al di sotto della soglia minima prevista dall'Organizzazione mondiale della sanità. Lo ha sottolineato Ranieri Guerra, direttore Ministero Salute, nel corso della conferenza stampa seguita alla firma del decreto. Secondo gli ultimi dati relativi al 2016, le coperture vaccinali a 24 mesi (ovvero per i bimbi nati nel 2014), registrano 'il 93% di copertura per la polio. Si tratta - ha detto Guerra - di una situazione allarmante per la quale l'Oms ci ha dato un'allerta, ed è allarme in tutte le regioni italiane'. La copertura per il morbillo è invece all'87,2%: 'Un dato molto preoccupante con un buco nero nella provincia autonoma di Bolzano che registra il 67,5%'. Per la meningite C, ha proseguito Guerra, 'la copertura è invece all'80,5%'. Per gli adolescenti 'la situazione è pessima perché c'è una copertura per i richiami vaccinali del 60-65%'.

07/06/2017