Esordisce così: “Mi ha incastrato di nuovo, eccomi qui”. E a Francesca Fagnani che le ricorda: “Lei è passata alla storia con la precedente intervista. Vediamo che possiamo fare questa volta”, subito risponde: “Sono venuta per chiarire che a me non piacciono tutti i peni ma solo il pene del mio fidanzato. No, perché non fanno altro che venire da me tutti gli uomini più strani del mondo a dirmi che hanno visto la mia intervista, si propongono”. E giù a ridere. Con una premessa del genere non poteva che venir fuori un’altra chiacchierata degna di nota che all’ultima puntata di “Belve” (con un ottimo risultato in termini di ascolti che sfiora il milione e mezzo di telespettatori e il 10% di share) conferma Bianca Balti sua indiscussa regina. Perché raccontarsi è un’arte complessa nella quale in molti sono scivolati peccando di reticenza, di insopportabile narcisismo o di banalità ma nessuno ha avuto la stessa grazia, leggerezza e sincerità di Bianca Balti. Non solo. La top model, che si era già raccontata nel programma tre anni fa, è riuscita a far perdere a Francesca Fagnani quell’aplomb che da intervistatrice si è imposta e ha simpatizzato smaccatamente con la sua intervistata.
Scriverò un libro dal titolo: "Come il pene mi ha guarita dal cancro"
Sono tanti gli argomenti toccati, dalle tossico dipendenze a come affrontare una malattia come il cancro, agli amori falliti e a quello presente, finalmente felice con Alessandro Cutrera. A proposito del quale, oltre ad ammettere che vorrebbe sposarlo, Bianca Balti si sbilancia ancora a dire: “Alessandro è proprio una brava persona, a parte le doti fisiche. Forse mi sto facendo male a dirlo perché viviamo a distanza e lui si ritroverà tutte le milanesi addosso. L’estate scorsa, dopo una relazione brutta, avevo deciso di stare da sola. Avevo deciso che sarei stata senza nemmeno mandare un messaggio a un uomo, senza neanche flirtare. Poi ho incontrato Alessandro dopo 3 settimane e mi sono detta che avrei mantenuto il proposito. Lui mi ha corteggiata molto. Quando mi sono ammalata, lui era lì”. Ma ovviamente Fagnani non si lascia sfuggire l’occasione per tornare sull’argomento iniziale e le chiede se Dio l’abbia guarita “dalla fatale attrazione per il pene” di cui aveva parlato tre anni fa. Bianca Balti ride e si illumina: “Ha fatto molto di più: mi ha dato il pene migliore al mondo e va bene così. La passione c’è, è più viva che mai ma per un solo pene. Adesso scriverò un libro che si intitola ‘Come il pene mi ha guarito dal cancro’. Ne ho parlato anche con i miei oncologi, quella di Los Angeles è rimasta un po’ sconvolta ma poi mi ha confermato che per guarire bisogna essere felici perché aiuta il sistema immunitario. E questo amore e il sesso di sicuro mi hanno aiutato”.
"L'anno più felice della mia vita"
Bianca Balti ha affermato anche che quest’ultimo anno, trascorso ad affrontare il tumore che l’ha colpita tra chemio e medici, è stato il più bello della sua vita. E ha spiegato così quella che potrebbe sembrare un’affermazione sorprendente: “Più mi succedono cose difficili, più capisco la mia forza. Ho scoperto una forza grandissima, sto vivendo una relazione sana come non avevo mai avuto, sto ricevendo il supporto delle mie amiche. Ho visto quant'è bella la vita”. Non è stato facile, però.
Il dolore che mi hanno provocato alcuni medici
C’è stato anche un momento talmente duro da sopportare, che anche durante l’intervista tv no riesce a trattenere la commozione: “C’è un’unica cosa che mi ha fatto stare male: subito dopo la diagnosi ho ricevuto messaggi anche da dottori che mi dicevano perché non mi fossi messa in sicurezza, togliendo le ovaie oltre al seno che avevo tolto nel 2022 con una doppia mastectomia preventiva. Ma quello non era il momento giusto per dirlo e ci sono rimasta male perché era un pensiero che avevo avuto anche io. Mi sono detta che ero una deficiente perché avrei dovuto togliere le ovaie. Mi ha fatto male perché avevo già delle difficolta perdonarmi ma è quello che è stato. Questi test genetici sono fantastici perché se non avessi tolto il seno magari avrei avuto un tumore metastatico che sarebbe andato al cervello. Ma non bisogna far passare il messaggio che sia una passeggiata. Anche togliersi il seno era stata una cosa molto coraggiosa. Togliersi le ovaie lo era ancora di più. Non mi allettava l’idea di andare in menopausa precoce e ho aspettato”.
Come sono uscita dalla dipendenza dall'eroina
Riguardo alle dipendenze, Bianca Balti ha raccontato: "Quando ho deciso di smettere, avevo circa trent’anni e già una delle mie due bambine. Ho chiesto aiuto ai miei genitori che non avevano idea, non si erano accorti di niente: io ho avuto sempre un grande senso di responsabilità. Non sapevo vivere senza le sostanze, ma il problema non era così visibile. Mi sono sempre presentata al lavoro, sono sempre stata come un soldatino, proprio come quello che mi sono tatuata sul braccio”. E nel parlare delle dipendenze, scende nello specifico: “Ero dipendente dall’eroina. Se non prendi una dose dopo 3 ore, il tuo corpo comincia a stare male. Ho vissuto quell'esperienza, ho avvertito un senso di soffocamento. L'ho assunta per due anni, non sono pochi ma nemmeno tanti. Non conosco nessuno che ne sia uscito dopo soli due anni, sono orgogliosa di me stessa. Ci è voluta una grandissima forza di volontà, legata anche alla presenza di mia figlia nella mia vita. Un giorno, quando ancora andava all'asilo, mi ha detto una frase importante, da quel giorno ho deciso che mi sarei dovuta riprendere e ce l'ho fatta”. Ed è proprio questo perdonarsi, questa accettazione di sé riuscendo ad accogliere gli sbagli fatti ma anche a riconoscere la forza che ha avuto nel cercare di affrontarli che fa di Bianca Balti una donna che ha veramente qualcosa da dire agli altri: “per me il successo è bello perché ho il potere di parlare con gli altri e di essere ascoltata”.