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Cesara Buonamici, dal debutto al Tg5 al Grande Fratello: "L'informazione? Cosa deve fare e non fare"

Accanto al direttore Enrico Mentana, fu sin dall’inizio alla conduzione del neonato Tg5. Da quell'esordio al recente matrimonio, dopo ben 25 anni di fidanzamento

Cesacra Buonamici intervista

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Correva l’anno 1992. Il 13 gennaio, per la precisione, l’informazione televisiva italiana vede nascere un nuovo telegiornale: il Tg5, in onda sulla rete Mediaset Canale 5. Di strada ne ha fatta Cesara Buonamici fino all’insolita veste di opinionista del Grande fratello, almeno stando alle indiscrezioni. Secondo quanto riportato da Dagospia, infatti, i produttori del reality starebbero considerando l'idea di ingaggiare Cesara Buonamici, giornalista di punta del telegiornale della rete ammiraglia Mediaset, come opinionista del programma per sollevare il libello portando un'aria di rispettabilità al programma.

La casa della giornalista resta però il Tg5, un notiziario caratterizzato sin dall’inizio da maggiore velocità, minor burocrazia, un’attenzione più marcata alla cronaca, e da una redazione giovane, piena di energia e di stimoli. Una squadra formata da quarantacinque giornalisti, età media 31 anni, il quaranta per cento dei quali donne. Un fiore all’occhiello. Tra queste, accanto al direttore Enrico Mentana, Cesara Buonamici, sin dall’inizio alla conduzione, insieme con Cristina Parodi, la prima ad andare in onda per il debutto dell’edizione delle 20 (probabilmente qualcuno ricorderà la sua solarità e il dettaglio di un vivace tailleur giallo acceso). 

Foto Ansa e Instagram

Sono passati 31 anni abbondanti, e in quel tg che ebbe il coraggio di “sfidare” i notiziari Rai che all’epoca registravano punte del 40%, c’è ancora lei, una delle fondatrici nonché colonna portante del tg. Toscana di Fiesole, classe 1957, Cesara Buonamici è una persona estremamente riservata, della sua vita privata si sa poco, e si è stupita dell’attenzione mediatica ricevuta a maggio dello scorso anno, quando ha mostrato a tutti l’amore per il suo compagno, il medico di origine ebrea-ungherese Joshua Kalman, al quale ha detto “sì” dopo quasi 25 anni di fidanzamento. E’ lui l’uomo che ha più volte definito “la mia roccia” e che - la professione in qualche modo ritorna- ha conosciuto proprio al matrimonio di una collega. Come ha dichiarato qualche tempo fa a Verissimo:

“Mi ha resa una donna migliore. Mi ha aperto un mondo, per la vita che ha fatto e anche per la sua religione: mi ha arricchito molto. C'è stato uno scambio prezioso tra noi, anche se ognuno ha mantenuto la propria fede”.

Cesara Buonamici dal debutto al Tg5 al Grande Fratello Linformazione Cosa deve fare e non fare

Una vita piena, sul piano privato e su quello professionale e pubblico. Quella giovane giornalista degli esordi del Tg5 è oggi vicedirettrice, e continua ad accompagnare gli spettatori nel mondo delle notizie con la sua autorevolezza e la sua pacatezza: “Entra nelle case con gentilezza e garbo - ha detto di lei il suo direttore, Clemente Mimun - e si capisce immediatamente che è perfettamente padrona delle notizie che daremo. E’ una risorsa fondamentale”.

Il 12 e 13 giugno  ha condotto gli speciali dedicati alla morte di Silvio Berlusconi, seguendo e commentando in diretta i funerali: che percezione ha avuto?
“Ho visto un’ondata emotiva intorno a lui; Berlusconi ha avuto tante vite, e in ognuno di questi percorsi ha lasciato un segno. Quindi riaffioravano i ricordi di quelli che lo seguivano nel mondo delle televisioni, dell’imprenditoria, dello sport e della politica. Il tutto con un denominatore comune, e cioè che, aldilà delle sue imprese anche un po’ folli - lui parlava sempre dell’opera di Erasmo da Rotterdam Elogio della follia, un po’ il suo libro guida - c’era però il tratto comune di un uomo buono e generoso. E questa ondata di affetto si è sentita.
Personalmente ho il ricordo di un uomo estremamente buono, generoso e gentile. Un cuore speciale, indimenticabile. Un fuoriclasse in tanti campi, e umanamente una persona che faceva sentire tutti un po’ speciali, e questo non lo dimenticherò mai”.

Lei è una colonna portante del Tg5: come è cambiato il mondo dell’informazione in questi anni, soprattutto per quanto riguarda le donne? 
Siamo molte, anche se siamo pochissime all’apice, e abbiamo portato tanta della nostra sensibilità e del nostro modo di vedere le cose nel giornalismo. Credo che stiamo facendo veramente la differenza; il mondo è cambiato, l’avvento dei social e anche di una gran quantità di fake news ci impongono un’attenzione e uno scrupolo ancora maggiori. Perché non dobbiamo mai dimenticarci che parliamo delle vite degli altri, e quindi occorrono rispetto e comprensione, dobbiamo fare in modo che le notizie che diamo informino e non feriscano”.

In futuro potrebbe esserci una trasmissione tutta sua?
“Prendo in considerazione tutto quello che arriva, ma mi considero una persona fortunata, perché faccio il lavoro che desideravo fare, ed è un lavoro molto bello”.

 

 

 

21/07/2023