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Cortellesi, Buy, Smutniak: la carica delle attrici-registe “Ormai siamo un movimento!"

Anche uno dei campi storicamente appannaggio degli uomini è stato scardinato dalle donne. Dopo una premier donna, ora spopolano anche le registe donne. E dopo Micaela Ramazzotti, Gerini e Jasmine Trinca ecco i nuovi debutti

Foto Ansa

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Eh si, ragazze, ci siamo, finalmente! Anche uno dei campi storicamente appannaggio degli uomini è stato scardinato dalle donne. Dopo un premier donna e addirittura una capo del Pd donna, ora spopolano anche le registe donne. Perché, si sa, reggere le telecamere da dietro è stato per tantissimo tempo considerato un mestiere da uomini, chissà poi perché visto che le suddette telecamere non pesano quintali… E, invece, alle femmine, soprattutto alla belle femmine, viene riservato un posto d’onore solo davanti alle cineprese.

Aumentano le registe

Insomma, la sostanza è che aumenta il numero delle registe. E lo dimostrano le tante pellicole dirette da donne che vengono presentate alla Festa del cinema che comincia oggi a Roma. Non che non ce ne siano state in passato, ma il fatto importante è che ora sono tante e sono attrici famose a fare il salto. Non solo perché si vogliono sperimentare, mettersi alla prova in un ruolo diverso, ma anche perché sentono l’urgenza di raccontare storie più vicine a loro e magari alle altre donne. 
Basta pensare a Paola Cortellesi, nota a tutti gli spettatori di cinema e tv: oggi ha inaugurato la Festa romana con “C’è ancora domani”, un originale dramedy in bianco e nero ambientato a Roma nel Secondo Dopoguerra che segna, appunto, il suo esordio alla regia. Del film (di cui parla più accuratamente Andrea Giordano sempre su “Milleunadonna”), Paola Cortellesi è anche protagonista principale nel ruolo di Delia, moglie di Ivano (Valerio Mastandrea) e madre di tre figli. Moglie e madre sono i ruoli che la definiscono e questo le basta, però l’arrivo di una lettera misteriosa le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore.

Margherita Buy con "Volare"

Nella rassegna della capitale verrà presentato in anteprima anche “Volare”, prima prova di Margherita Buy e il documentario “Mur” di Kasia Smutniak in cui l’attrice denuncia la situazione dei migranti tra Polonia e Bielorussia (che abbiamo intervistato e di cui sentirete il video nelle prossime ore sempre sul nostro sito). E ancora il corto “Unfitting” di Giovanna Mezzogiorno sulla violenza psicologica a cui vengono sottoposte a volte le attrici, valutate per l’aspetto fisico più che per il talento (protagonista Carolina Crescentini). Ci saranno anche  le opere delle storiche registe Roberta Torre (“Mi fanno male i capelli”) e Emma Dante (Misericordia”). E di altre direttrici come Anne-Riita Ciccone con “Gli immortali”, Fabiana Sargetini con “La Pitturessa” ed Elisabetta Sgarbi con “Nino Migliori”. 
Margherita Buy notoriamente si fa un bagno d’ansia prima di affrontare qualsiasi pellicola, figuriamoci se si tratta della sua prima opera da regista.  “Sono tanti anni che vado avanti con il mio lavoro di attrice e stava diventando un po’ troppo facile - ha spiegato all’Ansa -  così mi sono messa un po’ in difficoltà, le difficoltà sono sempre interessanti". Uscire dalla "comfort zone” è uno dei motivi alla base della sua scelta, ma non solo. Aggiunge l’attrice:

 “Questo è un momento favorevole, ci sentiamo un po’ più forti, sostenute anche da una credibilità guadagnata e dalla consapevolezza di poter raccontare storie a modo nostro". 

Otto nastri d’argento, sette David di Donatello, Buy ha diretto e scritto la sceneggiatura di “Volare” con Doariana Leondef: è il racconto di una paura, quella di volare, irrazionale e umana, che attanaglia la protagonista AnnaBì (la stessa Buy), attrice di talento che potrebbe aspirare al successo internazionale se salisse su quel maledetto aereo per la Corea. La produzione Kavac Film (Marco Bellocchio), Maremosso, IBC Movie, Tenderstories con Rai Cinema vede nel cast anche Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Axen, Francesco Colella, Elena Sofia Ricci.

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Micaela Ramazzotti, Jasmine Trinca e Claudia Gerini

Ma alle “debuttanti” alla Festa di Roma, vanno aggiunte tante altre attrici-registe: Micaela Ramazzotti che ha incontrato un grande successo al Festival di Venezia con “Felicità”, suo esordio alla regia premiato ad Orizzonti Extra. Oppure “Marcel” di Jasmine Trinca con Alba Rohrwacher presentato a Cannes e “Tapirulan” di Claudia Gerini.
La Ramazzotti ha raccontato il suo passaggio alla regia come la stura a una grinta inesplosa:

“Mi sentivo insicura, sempre molto insicura, vittima persino dei miei personaggi, volevo far capire che non sono quella lì. Avevo una timidezza e una paura che mi mangiavano, non volevo più avere paura della paura, nella mia vita volevo essere più comunicativa”.

E, dopo la prova superata, potrebbe pensare a un bis alla regia e a una serie tv da Felicità.
Ma soprattutto esulta. Le tante attrici registe? "Siamo un movimento ormai! Fermateci!”

@romacinemafest  

19/10/2023