Siamo abituati a guardare alla vita delle star come a un paradiso nel quale si è adorati da milioni di fan, si guadagnano tanti soldi e ci si può permettere quasi tutto. Ma molto spesso non è così. Il lato oscuro del successo può essere pericoloso, a volte drammatico e portare all’infelicità ma anche a gravi problemi fisici e psicologici. Ed è proprio quello che è successo a Lady Gaga, popstar di prima grandezza, per molti la vera erede di Madonna ma al tempo stesso una persona fragile che è passata attraverso una fase distruttiva nella quale si stava perdendo. No, non solo i dolori cronici e insopportabili della fibromialgia. Ma anche la consapevolezza di essere trattata come un prodotto e non come una persona, un oggetto da sfruttare e con cui fare soldi e non un essere pensante che ha sentimenti e fragilità. Il crollo è stato inevitabile.
"Sono crollata completamente. È stato spaventoso"
Noi la vedevamo splendente nel film che l’ha consacrata, “A Star is Born”, candidata agli Oscar e sorridente accanto a Bradley Cooper, ma lei dentro stava vivendo l’inferno. E oggi, che il peggio sembra essere passato, lo racconta in un’intervista delicata e a cuore aperto a “Rolling Stone. “Ho girato ‘A Star Is Born’ sotto l'effetto del litio”, il farmaco utilizzato per trattare disturbi dell'umore come il disturbo bipolare. Ma il crollo psicotico era lì accanto: “Un giorno mia sorella mi ha detto: 'Non vedo più mia sorella' e ho annullato il tour. Sono andata in ospedale per cure psichiatriche. Avevo bisogno di una pausa. Non riuscivo a fare niente... sono crollata completamente. È stato davvero spaventoso. C'è stato un periodo in cui non pensavo di poter migliorare... Mi sento davvero fortunata ad essere viva”.
Per tutti ero un prodotto, un oggetto, un business
Stefani Germanotta, questo il suo vero nome che tradisce le origini italiane, oggi ha 39 anni e ha venduto ben 170 milioni di dischi. Ma anche il successo ha il suo rovescio della medaglia. Proprio mentre era all’apice della carriera e girava il mondo con il suo tour dopo sver pubblicato l’abum “Joanne” si è resa conto che qualcosa non andava: “Per tutti ero un prodotto, un oggetto, business. Una volta che sono diventata un'enorme azienda per le persone, la loro priorità non è stata più assicurarsi che avessi un'esperienza artistica dignitosa. Era assicurarsi che potessi guadagnare soldi il più velocemente possibile. In una fase della mia vita entravo in un stanze e non c’erano più strumenti. Volevano controllarmi per farmi diventare parte di un’azienda”.
Oggi va molto meglio. Lady Gaga ha trovato un compagno di cui fidarsi e a cui affidarsi, Michael Polansky. Avere accanto una persona che tiene alla vera lei e non al personaggio di successo, ha spiegato, ha fatto la differenza.
Si sono conosciuti quando lei stava terminando di lavorare a ‘Chromatica’. Ma lei non era al suo meglio. Parlava di guarigione nelle interviste ma la realtà era ben diversa: “Fumavo erba tutto il giorno e buttavo giù un paio di bottiglie di vino, per poi svenire”. Il buio ora fatto spazio alla luce ma Lady Gaga sa che le difficoltà non sono finite. La vediamo splendere sul palco ma lei a volte pensa: “Vedo tutti i fan e io indosso questo vestito enorme, e la musica è così alta ed è molto teatrale... e per 90 secondi, devo convincermi a non avere un attacco di panico”.