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Paris Jackson shock: “Le droghe mi hanno bucato il naso”. Il racconto sconvolgente della figlia di Michael Jackson

"Ho un fischio molto forte, che si sente quando respiro dal naso. È perché ho una perforazione del setto. E sì, è dovuta a quello che pensate”. La figlia del re del pop annuncia poi di aver raggiunto 5 anni di sobrietà da alcol e droghe: “Un miracolo quotidiano”

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Con una sincerità rara e un coraggio disarmante, in un video diffuso sui social, Paris Jackson, figlia di Michael Jackson, ha raccontato pubblicamente il suo percorso di rinascita. La figlia del re del pop, oggi ventiseienne, ha annunciato di aver raggiunto cinque anni di sobrietà da alcol e droghe. Un traguardo che lei stessa definisce “un miracolo quotidiano”.

Ciao, sono PK, sono un’alcolista e una tossicodipendente. Oggi segno cinque anni pulita e sobria da ogni droga e dall’alcol. La gratitudine non basta a descrivere ciò che provo”, afferma.

Paris Jackson ha poi parlato dei danni provocati dall’uso delle droghe e di quella perforazione del setto nasale con cui convive da anni. Nel video rilanciato da un fan account di TikTok, Paris dice di essersi resa conto di non aver mai affrontato pubblicamente questo tema.  "Ho un fischio molto forte, che si sente quando respiro dal naso. È perché ho una perforazione del setto. E sì, è dovuta a quello che pensate.

Le immagini shock

Per mostrare di cosa stia parlando poi la cantante utilizza la torcia del cellulare e illumina una narice mettendo in evidenza un piccolo foro che collega i due lati del naso. Da qui il "fischio" che si sente quando respira. Cosa che si era già potuta notare in un suo video precedente. Si tratta della conseguenza che può provocare l'inalazione di sostanze stupefacenti come la cocaina, ma anche da altri fattori come l'uso eccessivo di spray nasali, infezioni o traumi. 

Paris ha spiegato che da sette anni convive con tale problema risalente a quando aveva una ventina d'anni. Il traguardo raggiunto è però importante e lei esprime la propria soddisfazione per i 5 anni di sobrietà ringraziando al contempo chi l’ha aiutata in questo percorso di redenzione: "A coloro che mi hanno aiutata in questo viaggio, dall'inizio, nel mezzo o per tutto il tempo, sapete chi siete e vi devo la mia vita. Grazie. Cinque anni. Grazie a Dio".

Per questo si vedono nel filmato immagini la ritraggono mentre canta, fa escursioni e trascorre il tempo con gli amici, lontana dagli eccessi che avevano segnato la sua giovinezza. Poi, inevitabilmente, lancia un messaggio ai giovani che la seguono sui social: "Non fate uso di droghe, ragazzi". Parole semplici ma pesanti, come possono essere quelle di chi ha conosciuto sulla propria pelle le conseguenze di certi eccessi. 

Per Paris si tratta di un nuovo equilibrio raggiunto, fondato su musica, affetti e consapevolezza, simbolo di una rinascita autentica e lucida.

La svolta e il nuovo inizio

La giovane cantante ha ricordato anche il giorno che ha cambiato tutto: 7 gennaio 2020, la data in cui ha deciso di riprendere in mano la propria vita. Da allora, racconta, ogni giorno è una conquista, fatta di consapevolezza, fatica e piccoli passi verso la libertà. “Non posso credere che stavo per perdermi tutto questo. Cinque anni fa non immaginavo che la vita potesse essere così piena e vera.”

L’artista ha spiegato inoltre di non voler ricorrere alla chirurgia per correggere il danno al setto nasale. “Non voglio sottopormi a un intervento così invasivo. Implicherebbe assumere farmaci e antidolorifici, e non voglio rischiare la mia sobrietà. Sono quasi sei anni pulita, e non voglio mettere tutto in pericolo”, ha spiegato.

Un messaggio di verità

Dietro le parole di Paris c’è una doppia lezione: la possibilità di rinascere, ma anche la consapevolezza delle cicatrici che restano. La sua storia è una testimonianza potente contro la dipendenza, e allo stesso tempo un inno alla speranza. E quel monito che suona forte e doloroso: “Non fate uso di droghe, ragazzi. Perché le droghe mi hanno distrutta.

Un messaggio crudo ma autentico, che mostra il prezzo reale della dipendenza e il valore della guarigione. In definitiva il racconto di Paris Jackson è molto più di una confessione: è un atto di onestà e di coraggio. In un mondo dove le celebrità spesso nascondono le proprie fragilità, lei sceglie la trasparenza come forma di liberazione. Ecco perché cinque anni di sobrietà non sono solo un traguardo, ma una nuova nascita. E con il suo esempio, Paris dimostra che anche le ferite più profonde possono diventare segni di luce.

"La mia infanzia non è stata solo sfarzo e privilegi"

Qualche anno fa, nel 2021, Paris Jackson, conversando con Naomi Campbell, aveva svelato i retroscena di ciò che ha significato crescere come figlia del re del pop. Non negava di avere avuto un'infanzia da privilegiata ma spiegava che il padre l'aveva tenuta con i piedi per terra insegnandole forti principi di etica del lavoro. "Mio padre - aveva detto - ha fatto un buon lavoro nell'assicurarsi che avessimo una cultura, che fossimo istruiti. Non solo fasto e glamour e hotel a cinque stelle". Quando Jackson è morto nel 2009, Paris aveva solo undici anni. Lei è la figlia di mezzo del cantante e la figlia minore di Deborah Rowe detta "Debbie". È stata cresciuta solamente da suo padre, che l'ha ricevuta in affido dopo il divorzio nel 1999; Rowe aveva firmato un accordo con Michael Jackson dove dichiarava che lui avrebbe allevato e tenuto i figli. Il padre scelse come madrina Elizabeth Taylor e come padrino Macaulay Culkin. Dopo la morte del padre, avvenuta il 25 giugno 2009, lei e i suoi fratelli sono stati affidati alla loro nonna paterna, Katherine Jackson e si sono trasferiti con lei prima nella villa familiare di Encino e in seguito in una nuova villa da 10 milioni di dollari a Calabasas, in California. Paris Jackson si è anche fatta notare per le molte cause umanitarie che ha sostenuto nel corso degli anni. Inoltre, tiene molto a veicolare messaggi di body positivity e si sarebbe mostrata per questo motivo varie volte senza trucco sui red carpet o nelle sue dirette sui social, La cantante è inoltre una sostenitrice dei diritti LGBTQ+ e lei stessa si è dichiarata bisessuale. La Jackson funge anche da ambasciatrice per l’Elizabeth Taylor AIDS Foundation, la fondazione benefica della sua defunta madrina, l'attrice Elizabeth Taylor, che lavora per aiutare a trovare una cura per l'HIV/AIDS e tentare di porre fine alla malattia.