Anna Tatangelo ritorna sulla scena ma oltre ad aver voglia di far ascoltare il suo nuovo singolo al quale seguirà l’album ha soprattutto bisogno di raccontarsi, di svelare com’è diventata e di togliersi alcuni sassolini sui tanti pregiudizi che ha dovuto subire sulla sua pelle. Fin da quando giovanissima e ancora minorenne si impose a Sanremo ma fu travolta dal gossip legato alla sua storia con Gigi D’Alessio: "A 15 anni mi dicevano sempre che sembravo una di 30, per una certa rigidità anche dovuta all'educazione avuta a casa. Sono cresciuta sotto i riflettori, ma la vera Anna la conoscono in pochi. Spesso quello che facevo come artista passava in secondo piano, offuscato dalla mia vita privata, che era sotto gli occhi di tutti e qualunque cosa facessi si alzava un polverone. Oggi, senza rinnegare niente perché non sarei quello che sono altrimenti, sto recuperando un po' di leggerezza". Ma non solo.
Non ho vissuto appieno la mia adolescenza
Quella che sta recuperando e che sta cercando di far uscire è "un'adolescenza non vissuta appieno, la spensieratezza di Ragazza di periferia". Ovvero uno dei brani più famosi della cantante, nata in provincia, e che torna spesso nelle sue parole. "Sì, perché Ragazza di periferia c'è e ci sarà sempre, è nel mio Dna. Racconta da dove vengo, le mie radici, le mie origini, e tutta una serie di cose che mi hanno dato l'impronta. Oggi passo più tempo con la mia famiglia, con i miei fratelli: crescendo ti rendi conto che le radici sono importanti, sono la tua storia".
In Italia c'è un pregiudizio: se sei mamma hai dei limiti
Ha sempre giocato con il suo corpo statuario e la sua bellezza, ben prima di Elodie, ma anche lei ha dovuto pagare pegno: "In Italia c'è un pregiudizio: ci deve essere un limite a ciò che fai, soprattutto se sei mamma. Oggi si parla di Elodie, ma ho ricevuto critiche ben prima. Il video di “Inafferrabile”, in cui si vedeva un po' di sedere, è stato ostacolato. La donna fa sempre più fatica perché siamo figli del patriarcato, del maschilismo. Ma è una battaglia che si può vincere, con costanza, senza indietreggiare o avere paura dei pregiudizi". Il problema non riguarda il linguaggio spesso sessista, soprattutto nei testi di rapper e trapper: "Dispiace anche a me sentire certe parole, ma in generale gli artisti devono poter esprimersi. Va fatto capire maggiormente a chi ascolta che il rapper interpreta: il personaggio non è la persona. E il valore della donna è ben diverso".
Ho vissuto momenti difficili e li racconto
Ora Anna Tatangelo, dopo tre anni dall'ultimo lavoro discografico, torna alla musica con il singolo Inferno (in uscita il 16 maggio), primo tassello di un nuovo percorso, artistico e personale. "Mi sono presa del tempo per me, per lavorare al disco che arriverà, a sonorità diverse. E soprattutto per mischiare la vecchia Anna con la nuova Anna, che si è evoluta, è diventata una donna più consapevole, che gioca con la propria femminilità, e non ha più bisogno di dimostrare nulla". “Inferno”, nelle sue intenzioni, vuole incarnare tutto questo e anticipare il prossimo disco, "che è praticamente pronto e mette in luce le varie facce di Anna, da quella sensuale a quella ferita, e racconta tanto di me. C'è tanto di autobiografico, momenti anche difficili, come la morte di mia madre avvenuta poco tempo fa. Non c'è solo leggerezza. Prima della pubblicazione usciranno altri singoli".
La vera Anna è sempre rimasta un passo indietro
La necessità di raccontare una Anna poco conosciuta ("quella vera è sempre rimasta un passo indietro, nascosta da una maschera di distacco"), racconta, "è arrivata in maniera naturale, raccontavo sempre la vita degli altri, delle donne, degli omosessuali, forse per cercare di raccontare quello che accadeva a me. Più cresci, più capisci che devi fare quello che ti piace, per te stessa". Insieme al nuovo singolo, Anna Tatangelo annuncia anche Tatangeles, due concerti l'11 novembre alla Casa della Musica di Napoli e il 25 novembre ai Magazzini Generali di Milano (in estate ci sarà anche un tour). "Un nome pretenzioso? Ma no, Tatangeles è un gioco di parole ironico e divertente. Sul mio nome si è giocato tanto, sono stata anche Lady Tata. E poi Tatangeles ti porta in mondi lontani: la musica ti dà la possibilità di fare viaggi assurdi. Ascolto e mi ispiro ad artisti internazionali, una su tutti Rihanna, che ha una personalità camaleontica e se ne frega del giudizio degli altri".