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Bebe Vio replica al generale Vannacci sulle classi separate per disabili: "Non conosce Markus Rehm"

"Nella mia classe avevamo un compagno in carrozzina e uno con autismo: facevamo i turni per aiutarli a fare i compiti. E organizzavamo le gare in carrozzina nei corridoi"

di Redazione

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"A me sembra paradossale che si possa anche solo pensare una cosa del genere. Abbiamo iniziato l’inclusione a scuola, ora qualcuno propone di dividerci ancora e fare passi indietro anche culturalmente". A parlare è l'atleta paralompica Bebe Vio che al Corriere della Sera ha affidato le sue considerazioni sull'ultima esternazione del generale. L’atleta, a cui le parole del generale Vannacci hanno fatto paura, come a tanti (pure a quelli della Lega che però l'hanno candidato capolista nell'Italia centrale per l'Europee) spiega che "siamo stati il primo Paese al mondo a eliminare le classi separate fra chi ha una condizione di disabilità e chi non la ha, perché tornare indietro? Mi sembra una cosa senza senso".

Quando facevamo le gare con la carrozzina

Mentre gli insegnanti di sostegno sono utili anche a chi non ha disabilità: "Penso ai tanti minori stranieri. Anche nelle mie classi ce n’erano. O a quel mio compagno che non capiva l’italiano, perché a casa parlava solo in dialetto veneto, e gli è stata affiancata una persona. Dividiamo anche loro? Giusto che si venga aiutati". Bebe Vio ha anche ricordato la solidarietà dimostrata dai suoi compagni di classe, prima della sua malattia, che si alternavano per aiutare un compagno in carrozzina e uno con autismo. "Facevamo i turni per aiutarlo a fare i compiti, quando occorreva. E nell’intervallo in corridoio si organizzavano gare di velocità in carrozzina. Anche questa è inclusione. Ecco la società solidale", ha detto.

Bebe Vio replica al generale Vannacci sulle classi separate per disabili Non conosce Markus Rehm

Vannacci non conosce Markus Rehm

Bebe Vio risponde anche a un'altra affermazione del generale Vannacci che ha detto che mai farebbe correre i 100 metri a un disabile insieme a chi fa il record: "Non conosce Markus Rehm, è un saltatore in lungo tedesco. È amputato a una gamba e da anni è il migliore del mondo, non solo fra i paralimpici, anche fra gli olimpici. A Wembrace Sport, l’evento organizzato da art4sport, la mia associazione, partecipano insieme persone con e senza disabilità".

30/04/2024