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La Russa: la frase sul figlio gay scatena la polemica. Poi scivola pure sulle donne del centrodestra: "Sessista"

Prima la risposta sul dispiacere che gli provocherebbe un figlio gay poi il commento fuori luogo sull’aspetto delle colleghe che ultimamente sarebbe peggiorato in favore di maggiori capacità

Foto Ansa

di Claudio Mura

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La risposta di Ignazio La Russa alla domanda sul figlio gay aveva già fatto discutere all’uscita delle prime indiscrezioni sull’esordio di Belve in prima serata. Il giorno dopo la messa in onda su Rai2 del programma condotto da Francesca Fagnani è un tripudio di commenti indignati da parte di avversari politici e società civile. Omofobo, inadeguato a ricoprire il suo ruolo istituzionale, si scusi. L' opposizione reagisce compatta contro il presidente del Senato per aver detto che avrebbe provato "dispiacere" nel caso in cui avesse scoperto di avere un figlio gay, frasi pronunciate proprio nel corso della registrazione della trasmissione.

Botta e risposta

Alla domanda di Francesca Fagnani su cosa avrebbe provato di fronte al coming out di un figlio, ha risposto: "Accetterei con dispiacere la notizia di un figlio gay: come se fosse milanista, uno diverso da me. Un padre etero vorrebbe che il figlio fosse come lui, che gli somigliasse". Sempre incalzato dalla domande, pur se in un clima informale, La Russa ha parlato anche di come siano cambiate le donne del centrodestra negli ultimi decenni producendosi in un’esternazione forse più divisiva della prima: "Il livello estetico a destra è calato, è aumentato - ha detto - quello della qualità, della capacità...".

Le reazioni

Per la gioia di Fagnani che riceve così un’inattesa - o forse no – pubblicità le reazioni sono state immediate: "La seconda carica dello Stato - replica Alessandra Moretti (Pd) - insulta donne e omosessuali". "Avere un padre con i busti di Mussolini in camera da letto - commenta il dem Alessandro Zan - è sempre un dispiacere". Per la candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, "L'unica sciagura per le famiglie italiane è avere la seconda carica dello Stato che fa dichiarazioni omofobe, sessiste, e nostalgiche dimostrando la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale che ricopre". Per Nicola Fratoianni (SI), "sedimenta nelle menti degli italiani il germe della discriminazione" Durissimo anche il M5s che arriva a chiedere al Presidente del Senato le scuse. "Per molti genitori - dice Alessandra Maiorino - avere un figlio gay non è un dispiacere ma è certo una preoccupazione, proprio perché esistono persone come lui". "La Russa - attacca Silvia Fregolent (Azione-Iv) riesce nella miracolosa impresa di esprimersi in modo inadeguato su donne e omosessuali nella stessa intervista". Per Gabriele Piazzoni, segretario di Arcigay, quel "dispiacere" è un sentimento "tossico". Infine, secondo il presidente onorario di Arcigay-Gaynet, Franco Grillini ,sarebbe ora che la destra italiana stesse più al passo con i tempi ormai cambiati "radicalmente". E lancia un appello: "Perché la destra italiana non può diventare come il partito conservatore di Cameron in Inghilterra o persino come i conservatori francesi di Sarkozy che approvarono la legge contro l'omofobia molto più severa di quella discussa in Senato?". Nessuna reazione, invece, da parte della maggioranza. Unica eccezione quella di Stefania Craxi al commento di La Russa sulla donne di centrodestra: "Non sono d'accordo sul fatto che siamo meno belle. Ma sulle capacità sono d'accordissimo con La Russa".

La Russa: omofobo? No, ma non ipocrita

La Russa, che aveva già provato a replicare da prima della messa in onda del programma, smorza i toni: "Leggo di tante critiche che vengono da chi non ha neanche visto il programma, visto che va in onda stasera, senza capire il contesto. A una domanda specifica ho risposto che avere un figlio gay sarebbe un piccolo dispiacere, ma non un problema. Poi mi è capitato sul serio: uno dei miei figli andava allo stadio a vedere il Milan, e per me è stato un piccolo dispiacere, nulla di più". Oggi invece, a polemica politica mondata, risponde in un'intervista al Corriere della Sera: "Omofobo? Credevo che avrebbe colpito la notizia che non ho più il busto del Duce. Ma qui ogni giorno ce n'è una nuova". Per il presidente del Senato se "avessero aspettato la messa in onda avrebbero capito il contesto in cui le mie parole sono state dette. Io ho solo risposto alle domande: non ho introdotto alcun tema. Si può discutere se fossero adeguate. Ma è chiaro che se vai in un programma così rispondi secondo lo spirito della trasmissione. A titolo del tutto personale e con sincerità. Non puoi fare l'istituzionale. O, peggio, l'ipocrita".

La Russa prova a correggere il tiro

Rispetto alla sua risposta sul figlio gay "avrei dovuto dire: non ce l'ho, non lo so. Dovendo ipotizzare che sentimenti avrei avuto in quella situazione ho detto che da eterosessuale avrei provato un 'leggero dispiacere' se non fosse stato simile a me. Come è stato per uno dei miei figli quando era del Milan e io dell'Inter. Ma certo non per questo gli avrei voluto meno bene. Avrei rispettato la sua identità. È comune per un padre volere un figlio che gli assomigli. I sentimenti non sono sindacabili. È un mio problema. Intimo. L'importante è che si sia rispettosi dell'identità altrui. E chi mi conosce sa che lo sono sempre stato". 

Boldrini: “La Russa non sa interpretare il suo ruolo”

Da parte sua, la comunità Lgbt è insorta: "Non era sbagliata la risposta, ma la domanda". Una delle più critiche è però stata Laura Boldrini: "La seconda carica dello Stato quando va in tv non può abbandonarsi alla goliardia più becera come se sedesse al bar o nel salotto di casa. Lui adesso rappresenta la Repubblica". In un'intervista a Repubblica, l’ex presidente della Camera sostiene che La Russa sia inadeguato al ruolo: "Di certo non lo sa interpretare. Anche quella valutazione estetica sulle colleghe parlamentari è umiliante. La correttezza è un valore. Calderoli, da vicepresidente del Senato, definì l'onorevole Kyenge 'un orango'. In qualunque altro Paese sarebbe stato costretto alle dimissioni. Qui no. Infatti si sdogana troppo e questo ha conseguenze negative sui giovani. Un uomo delle istituzioni non deve discriminare. So bene che la scorrettezza viene teorizzata da molti leader populisti, come Bolsonaro e Trump, ma in questo modo si delegittimano le istituzioni. Purtroppo c'è chi condivide" il pensiero di La Russa, "del resto l'omotransfobia resta un grave problema nel nostro Paese. Questa destra è quella che ha affossato il ddl Zan. Ma non tutte le destre in Europa sono uguali. David Cameron in Inghilterra approvò il matrimonio egualitario. La destra italiana invece è oscurantista". Il timore di Boldrini è "che un messaggio discriminatorio mandato pubblicamente dalla seconda carica dello Stato possa farsi largo. E ciò è deleterio".

“Il dispiacere non è per il figlio gay ma per il padre omofobo”

E la polemica si sposta sui social: "Presidente La Russa - ha scritto l'eurodeputato del Pd ed ex candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra e il M5S, Pierfrancesco Majorino - te lo dico da padre a padre: avere un figlio gay non può in alcun modo essere un dispiacere, avere un omofobo come padre invece può essere un dramma". "La seconda carica dello Stato che insulta donne e omosessuali. Con questo governo i diritti rischiano tanto. A La Russa dico che i figli sono tutti uguali: semplicemente figli. Qualunque sia il loro orientamento sessuale, colore della pelle o credo religioso", ha ribadito su Twitter l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti. "Omofobia, sessismo, fascismo, prese in giro, supponenza. Ma l'Italia davvero merita un presidente del Senato di questo livello?", si interroga in un tweet Ilenia Malavasi, deputata del Pd. E ancora: "Ignazio La Russa non è un semplice esponente politico (e anche in questi casi bisognerebbe evitare le parole in libertà): è la seconda carica dello Stato e deve ricordarsi che come presidente del Senato, anche quando va in televisione, rappresenta l'istituzione che guida. Ha il dovere quindi di essere serio. Le sue parole, riportate da organi di stampa che anticipano la sua intervista a "Belve", sono inaccettabili: offensive, divisive, stereotipate, sessiste. Vorrei dire al presidente che non si tratta di essere o meno politically correct: si tratta di rispettare le Istituzioni che si rappresentano e che noi continueremo a difendere", ha detto la Presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.

22/02/2023