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TheBorderline: l'incidente di Casal Palocco apre polemiche e riflessioni ma davanti al dolore non dovremmo far parlare la pancia

I TheBorderline hanno interrotto le loro attività, la polemica tra chi parla di ragazzate e chi manda minacce

di Ca.So.

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I TheBorderline hanno interrotto le loro attività. Lo hanno fatto ufficialmente con un messaggio diramato attraverso il loro canale YouTube. Il video si intitola 14/06/2023, il giorno maledetto in cui il piccolo Manuel è stato strappato dalle braccia di chi più lo amava e lo stesso giorno in cui la vita di tre ventenni è passata dall'essere il sogno digitale a essere un incubo.

Interrotto le attività non significa però chiudere un canale. I video precedenti sono ancora online, la pubblicità è ancora visibile, continuano ancora a monetizzare.

TheBorderline lincidente di Casal Palocco apre polemiche e riflessioni ma davanti al dolore non dovremmo far parlare la pancia

NULLA COME PRIMA

 "Nulla potrà essere più come prima" dice il messaggio. Ed è vero, nulla potrà essere come prima perché, mentre la giustizia si prende il giusto tempo per ricostruire dinamiche e accertare responsabilità, il mondo dell'opinione ha iniziato ad interrogarsi sulle vite d queste nuove generazioni. Lo fa goffamente, ripercorrendo spesso lo stesso drammatico schema del qualcosa ad ogni costo purché far parte del dibattito, purché arrivino dei like.

GASSMANN E LUCARELLI

Ci ha provato Alessandro Gassman, qualche giorno fa, su twitter. Con un'esternazione figlia più della pancia che del cervello, l'attore ha proposto alcune cose per ovviare alla deriva che i ragazzi starebbero prendendo nel nostro paese. Basta guadagni per gli youtuber e responsabilità penale anche per i genitori per gli under 22.

Una follia, che una persona con un minimo di raziocinio possa pensare che una piattaforma come YouTube sia l'unica a guadagnare dal lavoro di milioni di creator digitali che ogni giorno caricano pezzi di vita, ricette, tutorial e consigli. Una follia pensare che un genitore debba rispondere di un reato commesso da un figlio più che maggiorenne (ma solo se fa lo youtuber, se investisse un bambino facendo il tassita invece la responsabilità condivisa viene meno). E infatti ci ha pensato subito Selvaggia Lucarelli a far notare a Gassmann l'eccesso di contraddizioni al buonsenso del suo tweet. Lui incassa e chiede scusa e ammette di essere stato preso dalla rabbia e dall'indignazione.

I GENITORI HANNO UCCISO I LORO FIGLI

Paolo Crepet durissimo ai microfoni di Uno, Nessuno, 100Milan (Radio24). Lo psichiatra parla non solo da professionista ma "Da uomo, da padre, da cittadino, Si può uccidere un figlio in tanti modi e uno di questi è togliergli la speranza. Io ti do una speranza se ti dico: ‘Vai a studiare’. Io ti do una speranza se ti dico: ‘Non ti do i 1500 euro al giorno per il noleggio della Lamborghini”  

Crepet prosegue con un'analisi sul mestiere dello youtuber che per lui non rappresenta una professione ma solo un emulazione di chi guadagna "fotografandosi il fondoschiena". Non c'è un desiderio di fare arte, secondo il sociologo, non c'è desiderio di comunicare. Se fosse una professione bisognerebbe professionalizzarsi, istruirsi. Ma nessuno di loro - o quasi - segue dei percorsi di formazione. Nessuno ha più voglia di studiare. Abbiamo creato un mondo che demotiva i ragazzi a formarsi per seguire invece professioni dove spingere sui limiti è l'unico modo per differenziarsi dagli altri.

LA DERESPONSABILIZZAZIONE

Un altro aspetto è la folle velocità con cui queste tragedie vengono derubricate a ragazzate, a sciocchezze sfuggite di mano. Così ci si dimentica rapidamente di episodi sconvolgenti che non prendono quasi mai il profilo della gravità che meritano ma finiscono nel calderone del danno involontario. E se anche creano indignazione questa vive per il solo ciclo vitale della "shitstorm". Fin tanto che la massa dell'opinione pubblica nuota nella stessa direzione. Finito il momento infuocato si creerà quello successivo, in cui l'esagerata violenza dell'opinione viene giudicata troppo crudele e chi era stato additato come carnefice diventa improvvisamente vittima. A questo punto l'oscillazione si ferma e tutto si dimentica. 

NULLA DI NUOVO

Eppure la relatà è che nei filmati al limite, nelle challenge e nelle sfide social, non c'è davvero nulla di nuovo. Quello che cambia semmai è solo la piattaforma, il mezzo che è diventato velocissimo, forse troppo. Era il 2000 quando MTV prese a trasmettere Jackass, una trasmissione folle e divertente dove un gruppo di ragazzi si cimentava con stunt folli e sfide al limite della sopravvivenza. Era il 2000 appunto, alcuni dei ragazzi di TheBorderline nemmeno erano nati. Jackass fu spesso contestato per un gran numero di morti e feriti, bambini compresi, a causa di imitazioni degli stunt. E quando Crepet parla della voglia di fare successo fotografandosi il fondoschiena, non tiene conto che questa generazione è figlia di quella cresciuta a tv di quart'ordine, quella delle donne oggettificate, degli stacchetti e delle vallette mute. La sensazione è che niente sia cambiato, si è solo adattato ai tempi. 

Un'indagine si concluderà, ci saranno processi. Ci sarà dato il conforto di aver un colpevole e di piangere una piccola vittima. Ma non colpevolizziamo un'intera generazione.

19/06/2023