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La Regina Camilla, l'aggressione sessuale e quel colpo di tacco ben assestato: il retroscena che spiega la sua missione

L'episodio è stato svelato dalla stessa regina all'ex premier Boris Johnson: il colpo di tacco ai testicoli dell'aggressore che poi fu arrestato

di Redazione Milleunadonna

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Che la Regina Camilla abbia un carattere forte e non si faccia mettere i piedi in testa da nessuno è qualcosa di assolutamente evidente e noto. Basti pensare alla costanza e determinazione con le quali ha inseguito il suo sogno d’amore e lo ha raggiunto fino a capovolgere quello che sembrava un destino già deciso. Ma certo il retroscena svelato qualche giorno fa dal un libro è davvero significativo e spiega anche l’impegno costante di Camilla nella lotta alla violenza sessuale sulle donne.

Lei stessa infatti ne fu vittima. E reagì con un colpo di tacco ben assestato all’inguine del molestatore che l’aveva aggredita sessualmente su un treno. All’epoca era solo un’adolescente, ma quell’episodio a lungo rimasto sconosciuto è stato rivelato in un libro-inchiesta sui rapporti tra la monarchia britannica e la politica. Il volume si intitola “Il Potere e il Palazzo” ed è stato scritto dal giornalista Valentine Low.

Siamo negli Anni ’60: Camilla, allora sedicenne, viaggiava su un treno diretto a Paddington. A un certo punto un uomo si sedette accanto a lei e iniziò a molestarla. La futura consorte di Re Carlo reagì con prontezza: si tolse una scarpa e, come le aveva insegnato la madre, colpì con decisione i testicoli dell’aggressore. Alla stazione denunciò l’uomo a un agente di polizia, che lo fece arrestare.

 

Il retroscena fu raccontato dalla stessa Camilla all’ex premier Boris Johnson nel 2008. E oggi a renderlo noto è stato Guto Harri, ex portavoce. Fu lo stesso Johnson a venirne a conoscenza nel 2008, quando era sindaco di Londra. La duchessa di Cornovaglia glielo raccontò in occasione di un incontro sui centri d’aiuto delle vittime di stupro che Johnson voleva aprire in città. Colpito dalla testimonianza di Camilla, Johnson affidò proprio a lei l’inaugurazione di due strutture.

Da quel momento Camilla non ha più parlato pubblicamente della molestia subita, per non distogliere l’attenzione dalle altre vittime. Ma il suo impegno sul tema non si è mai fermato.