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Pride 2023, la Regione Lazio ritira il patrocinio: “No a iniziative pro utero in affitto”. La risposta: solo un pretesto, ecco perché

La sfilata dell'orgoglio Lgbtqi+ del 10 giugno nella Capitale non avrà il patrocinio regionale. “L’impegno sui diritti civili non può né potrà mai, essere utilizzato a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali”. Le reazioni. Pride Village Virgo con Levante, Paola e Chiara, Ornella Muti, Laura Morante, Anna Foglietta, Eva Robin’s, Noemi e tanti altri


E proprio il momento di Elodie: tutti la cercano tutti la vogliono e tutti vogliono andare ai suoi concerti. E così, a meno di due settimane dall'apertura delle vendite per il suo tour nei palazzetti prodotto da Vivo Concerti, la cantante romana annuncia già i sold out di Napoli (18 novembre), Milano (21 novembre) e Roma (25 novembre) e raddoppia le date. I nuovi appuntamenti al Palartenope, al Mediolanum Forum e al Palazzo dello Sport sono previsti rispettivamente per venerdì 17, lunedì 20 e domenica 26 novembre. A questi si aggiunge il live show a Firenze martedì 5 dicembre.

Da bruno a castano chiaro

È stata lei stessa a dare l’annuncio del “raddoppio” e per l’occasione ha sfoggiato un nuovo colore di capelli passando dal castano scurissimo e degli ultimi mesi a una versione quasi bionda: un castano moto chiaro con sfumature paglierine. I commenti sono tutti positivi: Elodie piace anche così.

Il successo con Mengoni

Due miliardi di stream totali in carriera, 500 milioni dei quali con Ok. Respira, suo ultimo album, vincitrice del David di Donatello per Proiettili (Ti mangio il cuore) come miglior canzone originale, interpretata da Elodie con Joan Thiele e scritta dalle stesse insieme a Elisa ed Emanuele Triglia, l'artista si candida tra i protagonisti dell'estate 2023 con il singolo Pazza Musica, realizzato insieme a Marco Mengoni, fuori dal 26 maggio.

di Redazione

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La Regione Lazio fa marcia indietro e ritira il patrocinio per la sfilata dell'orgoglio Lgbtqi+ del 10 giugno a Roma (madrine Paola e Chiara). Le polemiche, di conseguenza, si susseguono e non accennano a placarsi. Il motivo del no espresso dall’Ente regionale viene illustrato dal governatore Francesco Rocca. "L’impegno sui diritti civili" non può "né potrà mai, essere utilizzato a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto".

Ovviamente quello utilizzato a giustificazione del ritiro del patrocinio viene considerato da più parti un mero pretesto e non mancano gli attacchi veementi da parte degli avversari.

L’intervento dell’associazione Pro Vita

La decisione sembrerebbe essere stata presa proprio contro la strumentalizzazione ideologica sulla gestazione per altri. A tuonare contro il patrocinio inizialmente dato alla manifestazione è stata l'associazione Pro Vita: "Ci chiediamo se il centrodestra non sia in preda ad una schizofrenia", aveva affermato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus. "Apprezziamo che la Regione abbia deciso di sottrarsi alla trappola dei pregiudizi ideologici, prendendo di fatto le distanze politiche da quanti in Parlamento in questi giorni vorrebbero rendere la nascita delle nostre figlie e dei nostri figli reato universale, perseguendo la gestazione per altri anche se realizzata all'estero", aveva invece dichiarato Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride.

Il portafoce di Roma Pride: "Siamo alla farsa"

E se ora Pro Vita plaude, il portavoce del Roma Pride attacca Rocca: "Siamo ormai alla farsa 'Pro Vita ordina e la politica esegue'", ha afferma Colamarino, annunciando però che non toglieranno il logo della Regione Lazio dal sito della manifestazione.

La motivazione

La decisione di revocare il patrocinio per il Roma Pride in programma sabato prossimo "si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell'evento intitolato 'Queeresistenza', consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio". Anche alla luce delle parole di Colamarino che per la regione ha sostanzialmente strumentalizzato il sostegno inizialmente dato. Immediata la condanna delle opposizioni alla scelta della Regione, Pd in testa.

Gualtieri: "Io ci sarò"

Con il sindaco Roberto Gualtieri che ha assicurato il patrocinio del Campidoglio e che sarà in piazza per il Pride, come previsto.

Scalfarotto: "Uscita dal mondo civile”

La Regione Lazio che definisce il Pride una "manifestazione volta a promuovere comportamenti illegali" sancisce con questo "la propria uscita dal mondo civile", ha attaccato Ivan Scalfarotto, senatore di Azione-Italia Viva.

Zan: “Odio e discriminazione”

Della stessa linea il deputato del Pd Alessandro Zan, responsabile diritti della segreteria nazionale dem, definendo il ritiro del patrocinio da parte della Regione Lazio è una "schizofrenia di odio e discriminazione".

A favore Salvini

Si schiera invece con la linea di Rocca il leader della Lega Matteo Salvini che twitta: "Sostegno alla propaganda dell'utero in affitto? No, grazie". Sulla stessa linea il vice presidente della Camera, esponente di FdI, Fabio Rampelli: "Ha fatto bene il presidente Rocca", ha detto Rampelli. Mentre, per Forza Italia Giovani la "revoca" del patrocinio è errata, ed è un "grande regalo alla sinistra". Regione o non Regione, la marcia Lgbtqi+ ci sarà e si snoderà per le vie della Capitale il 10 giugno. E con ironia il portavoce del Roma Pride ringrazia "Pro vita per averci offerto un servizio di ufficio stampa gratuito. Grazie a loro siamo certi ci sarà una folla oceanica che crede nei diritti, nell'uguaglianza e nella laicità".

Da Levante a Paola e Chiara, il 9 giugno il Pride Village Virgo

Intanto il mondo LGBTQ+ si muove pesantemente. Il 9 giugno alle 19.30 i cancelli della Fiera di Padova si aprono ufficialmente per dare il via al Pride Village Virgo, storico Festival LGBTQ+ italiano, giunto alla XVI edizione e che fino al 9 settembre, dal mercoledì al sabato, richiamerà nella città veneta un pubblico proveniente da tutta la Penisola. Tre mesi di musica, teatro, cultura, divertimento e promozione dei diritti civili che vedranno i due palchi del festival ospitare personalità del calibro di Levante, Paola e Chiara, Ornella Muti, Laura Morante, Anna Foglietta Ennio Marchetto, Eva Robin’s, Sandra Milo, Sophie and the Giants, Duncan James, Noemi, I Cugini di Campagna, Beatrice Quinta e Samuel, frontman dei Subsonica e dei Motel Connection.

Il Pd regionale: solo un pretesto

Ad avviso di Alessio D'Amato, consigliere regionale Pd, la questione dell'utero in affitto è solo un argomento pretestuoso. «Ritirare il patrocinio al Roma Pride è un grave errore – afferma – E l'utero in affitto non c'entra. Il Presidente Rocca rappresenta la Regione Lazio che è di tutte e tutti. Il tema dell'utero in affitto, su cui sono fortemente contrario da sinistra e sul quale ho firmato una petizione pubblica, è un argomento pretestuoso. Chi rappresenta le istituzioni – conclude – deve essere il rappresentante di tutti. I diritti vanno difesi e non negati».

Per Marta Bonafoni (Pd) “la revoca è un'occasione sprecata e un brutto segnale”

Secondo Eleonora Mattia (consigliera Pd) “si tratta di un passo indietro sulla tutela dei diritti civili. Come Istituzioni dobbiamo dare il buon esempio e, in tal senso, il ritiro del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio non è un segnale incoraggiante”.

06/06/2023