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Cinque modi per salvare un rapporto, ovvero come liberarsi dalle briglie negative della criticità

Cinque modi per salvare un rapporto ovvero come liberarsi dalle briglie negative della criticità

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Perché vogliamo salvare un rapporto? Per una  idea di continuità, per la voglia di stabilizzare e rendere bella una relazione. Spesso questo pensiero del pericolo  nasce quando: 1) esiste una differenza di amore, uno dei due sembra tenerci di più, 2) un rapporto già consolidato  sta mostrando il fianco a difficili situazioni di degrado, espresse dal calo del desiderio sessuale, da litigi e disattenzioni. Le storie che si stabilizzano tendono a trasformare una relazione emotiva e sentimentale in un sistema coppia, famiglia che deve rispettare un tono più basso di emozioni perché le emozioni forti si prestano di più alla discontinuità. La continuità serve alla sicurezza, allo stato sociale, alla condivisione di spazi e tempi, ma è necessario proteggere con attenzione la continuità emotiva ogni giorno.

La fatica dei compiti della casa, la disarmonia degli stili di convivenza, portano facilmente a rendere le relazioni funzionali, dimenticando i giochi, le sorprese, l’attenzione ai gesti, la complicità fisica. Partiamo dal sesso: il sesso deve conservare il desiderio, la voglia di piacere e di sedurre, la capacità di incuriosire e di sollecitare. Le relazioni sono nutrite dalle parole e dai gesti, attraverso la capacità di saper dire grazie, fare un complimento, osservare i cambiamenti, ridere insieme. Quando vedete che bisogna correre ai ripari in genere siete già a rischio. Che fare?  Il primo passo è fare un esame di cosa è cambiato in peggio nel vostro rapporto. Valutate prima i vostri errori e poi quelli del/della partner , perché potreste essere tentati di dare la colpa all’altro/a e questo è il peggiore errore.

Scrivete su un foglio cosa vi manca per la vostra vita di oggi, se avete voglia di viaggi, musei, discoteche, amici, maggiore vicinanza o lontananza dalle famiglie di origine. Ricordatevi che stando in coppia non possiamo smettere di crescere anche individualmente e questo spesso determina incomprensioni e conflitti. Fate velocemente una ricognizione di cosa avete cambiato da soli/e: palestra, uscite con gli amici, sport, ballo, viaggi. Al centro l’attrazione sessuale e lo scambio emotivo. Se da giorni, mesi, non fate né sesso, né amore, cominciate a chiedervi se siete voi ad avere le batterie scariche o se l’altro/a sta sfuggendo. Il sesso è un ottimo motivo per tradire, ma lo è anche l’innamoramento, essere corteggiate/i, essere oggetto di attenzioni e di ammirazione, ridere, sentirsi al centro della scena.

Fate velocemente il punto su questi aspetti: 1) stile di vita, 2) attenzione reciproca, 3) sesso, 4) sentimenti ed emozioni, 5) cambiamenti negativi e litigi nel rapporto. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e mettere in moto le risorse. Bisogna tagliare i comportamenti inutili e chiedere aiuto. E prima di rompere un rapporto forse vale la pena di ricordare che i problemi si ripetono e che questa è una buona occasione per imparare a proteggere sentimenti ed emozioni nel passare del tempo. Provate a pensare ad una persona che non vi somiglia e che però ammirate per attenzione alle emozioni o alla seduzione, provate a indossare qualche cambiamento. Liberate il rapporto dalle briglie negative della vostra criticità, lasciate il quotidiano e e mostrate altri lati di voi che avete messo da parte. Provare a salvare un rapporto vale sempre anche per decidere che ce ne dobbiamo andare .

24/08/2015