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Comunicare efficacemente con i figli

di Orietta Matteucci

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Genitori sempre più nell'occhio, o perché sono perché troppo permissivi, o fanno troppi regali, non pongono regole...di certo però, essere genitore è un compito complicato e faticoso!

A volte proprio non riusciamo a capire cosa passa per le loro testoline, quasi ci sembrano alieni e, spesso, ci troviamo a fare i conti con i loro capricci, che ormai è noto, mettono in atto per attirare la nostra attenzione.

Insomma, è possibile comunicare efficacemente con i figli?

Le librerie sono piene di libri e manuali, esperti ogni giorno dispensano consigli e suggerimenti, che seppure nobili, non è, poi, così scontato, una volta a casa, sapere come metterli in pratica.

Si impara, infatti, facendo pratica: imparare a guidare un’auto facendo pratica di guida o imparare a comunicare efficacemente facendo pratica di comunicazione, il principio è lo stesso!

Riportiamo, come esempio,  come nella stessa situazione si possono mettere in atto due diverse modalità di comunicare.

Conversazione n. 1

Figlio: oggi mi hanno mandato dalla preside

Genitore: cosa?!!?? Sei stato mandato dalla preside?!!??

Figlio: il professore ha detto che chiacchieravo troppo....

Genitore: bene!!! ti serva di lezione!!!

Figlio: proprio non lo sopporto più quel rudere di professore...

Genitore: ma questo professore non sarà poi così terribile, nooo?

Figlio: non posso stare seduto in classe senza fare nulla, mi viene il nervoso...

Genitore: Devi imparare a controllarti!!!!

COMMENTO. Questo tipo di conversazione rivela un genitore che giudica, critica, ordina e che, quindi, trasmette al figlio insicurezza, svalutazione, disinteresse verso i suoi sentimenti e  bisogni, inevitabilmente  blocca il dialogo, fa calare la fiducia verso il genitore e ostacola il processo autonomo di soluzione del problema da parte del figlio.

 
Conversazione n. 2

Figlio: oggi mi hanno mandato dalla preside

Genitore: ah si e perché mai?

Figlio: il professore ha detto che chiacchieravo troppo...

Genitore: Davvero?

Figlio: proprio non lo sopporto più quel rudere di professore...

Genitore: capisco figliolo, capita che un professore non piaccia...

Figlio: già e forse è meglio che mi ci abituo, tanto non posso pretendere che mi capitino tutti professori che mi piacciono e, se mi lascio condizionare, rischio di essere bocciato.

COMMENTO. Un genitore che ascolta con interesse il figlio, senza giudicare,  esprimere pareri, dare consigli o dare ordini, permette al figlio di individuare i motivi della punizione, di liberare i propri sentimenti di rabbia verso il professore, di valutare le conseguenze e di giungere da solo alla conclusione che quel dato comportamento va a suo discapito. Il figlio sentendosi accettato e considerato per quello che è, acquisisce sicurezza in sé, fiducia verso il genitore, cresce psicologicamente in modo sano e compie da solo il processo che lo porta autonomamente a trovare la soluzione del problema.

Appare chiaro che cambiare il proprio modo di comunicare potrebbe sembrare complicato, tuttavia è anche semplice, perché è come imparare una nuova lingua. Il segreto è farlo facendo pratica, ogni giorno.

E questo è la Missione della Onlus Bambino Oggi...Uomo Domani e l'obiettivo del progetto Comunichiamo PositivaMente, in atto, gratuitamente, nelle scuole per aiutare insegnanti e genitori a capire i bambini e a capirsi di più.

Orietta Matteucci

Presidente Onlus Bambino Oggi...Uomo Domani

17/02/2015