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Le app green per smartphone per curare un orto e ridurre gli sprechi alimentari

Le app green per smartphone per curare un orto e ridurre gli sprechi alimentari
di Federica Facchini

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Come fare a curare un orto specialmente se viviamo in città e abbiamo magari solo un piccolo balcone oppure come rendere più ecosostenibile il nostro stile di vita riducendo gli sprechi alimentari, sono solo alcune delle domande a cui è possibile trovare risposte tramite un’applicazione. Perché l’amore per la natura e per l’ambiente passano anche attraverso lo smartphone da cui ormai ci separiamo raramente.

Se siete coltivatori provetti o alle prime armi ma comunque amanti dell’orto, non potete non scaricare gratuitamente l’applicazione di Grow the Planet, vera e propria community nata intorno alla passione per la terra e che attraverso un diario di coltivazione - variabile in base alla specie, alla zona e alle condizioni (ad esempio se un orto a terra oppure in vaso) - fornisce preziosi consigli su come far crescere al meglio frutta e verdura.

Dedicata a contadini più esperti è invece il prototipo di applicazione realizzato dall’azienda statunitense ZedX e sviluppato grazie ad un progetto di ricerca dell'Università della Pennsylvania in collaborazione con l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Torino (Ipsp). L’obiettivo è quello di aiutare gli agricoltori nel loro lavoro quotidiano, migliorando la resa, attraverso il monitoraggio dell’esposizione dei campi al rischio di attacchi di parassiti. L’algoritmo che c’è alla base combina i dati meteo con la posizione geografica, insieme a informazioni sul grado di crescita delle piante e sull’eventuale presenza di organismi nocivi, dando così la possibilità di adottare le migliori strategie di difesa delle colture.

Se invece non siamo dotati di pollice verde ma abbiamo comunque un animo green e desideriamo ridurre gli sprechi alimentari è disponibile Ratatouille, applicazione ispirata al topolino Disney, che aiuta ad eliminare o almeno limitare gli scarti di cibo. E’ sufficiente creare il proprio frigorifero virtuale e condividere le eccedenze con gli altri utenti, scambiando con loro i prodotti che altrimenti sarebbero destinati a diventare rifiuti.

Il fenomeno della condivisione del cibo attraverso i mezzi digitali, che sta pian piano prendendo piede anche in Italia, vede il suo sviluppo all’estero dove sono presenti numerose piattaforme che creano delle community intorno a questo tema.

Foodsharing è una di queste, nata in Germania con l’obiettivo di ottimizzare i consumi alimentari e diffusasi sempre di più grazie anche al passaparola e ad una nuova sensibilità che vede gli utenti della rete sempre più attenti alla salvaguardia dell’ambiente e delle sue preziose risorse.

 

 

Le app scaricabili citate sono anche sui social:

Grow the planet su Facebook  

Grow the planet su Twitter  

Ratatouille su Facebook

04/03/2015