(LaPresse) - A casa a poche ore dal parto? Si può fare e non solo se si è Kate Middleton. Se
adesso la norma vuole che, dopo la nascita, mamme e neonati restino in ospedale almeno 48 ore prima
di far rientro a casa, all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze è possibile lasciare l'ospedale
e tornare alla propria abitazione entro un giorno.
L'Azienda sanitaria di Firenze, presso l'ospedale - soprannominato anche Torregalli - dallo
scorso settembre ha infatti dato il via a un percorso assistenziale chiamato dimissione precoce,
col quale, se mamma e neonato stanno bene e sono rispettate alcune condizioni organizzative, già
dopo un periodo che va dalle 6 alle 24 ore si può far rientro in famiglia, fra le persone
care, con gli appuntamenti già predisposti dei controlli per garantire il benessere di mamma e
bambino: una prima visita a domicilio, una seconda in ospedale.
Naturalmente la prima condizione indispensabile è la salute di madre e bimbo e un percorso di
gravidanza e parto che tutte le donne si augurano. 'La proposta - ha spiegato la dottoressa Paola
Del Carlo che dirige la struttura di ostetricia e ginecologia dell'ospedale - è rivolta per il
momento a
donne che abbiano già avuto almeno un parto (quindi non primipare) e
senza precedenti ostetrico/neonatologici negativi, con una
gravidanza giunta al termine fra le 37 e le 42 settimane, con
decorso normale del parto e nelle 2 ore dopo il parto. Insomma gravidanza, travaglio, parto
e immediato post-partum devono essersi
svolti in modo fisiologico e secondo precisi standard stabiliti da procedure e protocolli
clinici a tutela della salute di madre e neonato'.
Non solo i medici devono poter escludere la presenza di problematiche cliniche che rendano
preferibile la permanenza in ospedale: è inoltre
necessario che anche la famiglia sia disponibile al rientro anticipato e protetto e a sottoporsi
ai controlli previsti. 'Se questo percorso è condiviso - aggiunge la dottoressa Del Carlo - i
genitori firmano il consenso informato, ostetrica e pediatra forniscono i recapiti telefonici cui
possono rivolgersi 24 ore su 24 in caso di dubbi sulla salute della madre o del neonato. Dopo i
controlli previsti, si esegue la visita di dimissione neonatologica e ginecologica'.
Questo comporta una serie di
vantaggi per la famiglia, ma anche per la struttura ospedaliera. Da una parte infatti il
piccolo, invece di passare i primissimi giorni di vita separato per lunghe ore dalla mamma nei
reparti dove ancora non si pratica il 'rooming in', entra rapidamente a
contatto con l'ambiente familiare, circostanza che facilita l'accudimento del neonato e
l'allattamento al seno; dall'altra parte, il reparto maternità ottiene così un più rapido ricambio
di pazienti, con
maggiore disponibilità di posti letto e un risparmio economico.
Certo, per ora il protocollo è giustamente piuttosto rigido, ma se il progetto pilota di
Torregalli darà risultati soddisfacenti verrà esteso anche ad altri punti nascita toscani. Restiamo
in attesa di vedere se altre aziende sanitarie decideranno di adottarlo, promuovendo così
una maggiore naturalità del parto.
Mamma e neonato a casa a poche ore dal parto con la dimissione precoce
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