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Nozze esotiche e lune di miele eco e vegane: le nuove tendenze del sogno d’amore

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Palme, vento, tramonto sul mare, lui e lei, a piedi nudi, con collana di fiori, che si dicono . È il sogno di molti, complici i tanti film TV e pellicole cinematografiche, in particolare d’oltreoceano. Un sogno, ora nuova tendenza. Un business che gli operatori turistici hanno fiutato, offrendo pacchetti matrimoniali sempre più originali. “Sogni una cerimonia da favola su una romantica ed esotica spiaggia? Piedi nella sabbia, sole al tramonto e dolce mormorio dell’acqua sul bagnasciuga?” così un operatore, allettando i futuri sposi, cui è garantito il riconoscimento del certificato di matrimonio in Italia, con nozze da sogno – via da smog, caos, routine – con pacchetti che comprendono location riservata e personalizzata per la cerimonia, bouquet della sposa e fiore all’occhiello dello sposo, spese organizzative, servizio fotografico, documenti e cerimonia sul posto, pranzo o cena di nozze con addobbi floreali sui tavoli (bevande escluse), torta nuziale, omaggio a tutti gli ospiti, una settimana di prolungamento del soggiorno ma solo per gli sposi.

Volando da Roma o Milano, un matrimonio esotico tutto mare e natura costa, ad esempio, 1.659 euro a Punta Cana, Santo Domingo, 1.759 a Cuba, 1.829 nella Riviera Maya, Messico, 2.049 a Nosy Be, Madagascar, 2.649 a Praslin, Seychelles, 2.758 a Zanzibar, Tanzania. Quote per persona con sistemazione in camera doppia in alberghi a 4 o 5 stelle, purché con un minimo di 20 partecipanti. Con il matrimonio esotico che chiede, però, di mettere di nuovo mano al portafoglio pagando tasse aeroportuali, visti d’ingresso, tasse in uscita da pagare sul posto, ove richiesto, adeguamento carburante e tutto quanto non indicato nella quota.

L’altra tendenza è quella dei matrimoni tradizionali ma con luna di miele eco. Sul web prolificano gli inviti per una luna di miele diversa. Un blog, ad esempio, ha selezionato alcuni rifugi che aiutano a “salvare il pianeta per eco-compatibilità, uso delle risorse naturali e delle energie alternative”, senza, tuttavia, dimenticare il romanticismo, invitando gli sposi eco a scegliere fra un resort alle Isole Fiji, nello scenario di Laguna Blu, famosa pellicola degli anni Ottanta con Christopher Atkins e Brooke Shields, con spiaggie private, quattro acri di coltivazioni biologiche, un centro di istruzione per i giovani delle Fiji e nessun campo da tennis tale da disturbare l’ambiente e uno in Costarica, immerso in una riserva naturale, fatto con materiali naturali, che utilizza il biodiesel, promuovendo la conservazione della foresta pluviale, con le “coppie in luna di miele” che “possono piantare un albero nella riserva come simbolo del loro amore”.

Luna di miele eco anche quella in un resort su un’isola della Tanzania, a poche miglia nautiche da Zanzibar, con bungalow che utilizzano energia solare e riutilizzano l’acqua e dove è possibile fare visite nella foresta o lezioni di snorkelling, oltre a gustare piatti d’influenza africana, araba e indiana, con opzioni per gli “ospiti vegetariani”. Per gli amanti del lusso, ma eco, la guida suggerisce, invece, un resort delle Bahamas con bungalow nella “natura selvaggia” e dove la “fonte di energia più utilizzata dai ventilatori alla cucina è quella solare”, con la possibilità, grazie a un “team di biologi della riserva” di compiere visite naturalistiche. Di lusso in lusso, quello di una struttura delle Maldive, con abitazioni in stile tradizionale, con grande attenzione per privacy degli ospiti e natura.

Una terza tendenza è quella dei viaggi di nozze vegani o vegetariani, con gli sposi che anche in luna di miele non vogliono rinunciare alle loro abitudini. “Negli ultimi anni abbiamo visto aumentare le richieste da parte di viaggiatori, in particolare coppie in viaggio di nozze, che desiderano avere garanzie per la dieta vegetariana, vegana o con particolari intolleranze” spiega Jessica Sardella, consulente CartOrange, società italiana che da oltre dieci anni propone, attraverso servizi di consulenza personalizzati, viaggi di nozze, di gruppo o individuali per scoprire cultura, storia e natura delle destinazioni prescelte. “Quello dei viaggi di nozze vegani o vegetariani è un trend che, pur essendo di nicchia, è in crescita, tanto che sono sempre di più le catene e gli hotel che si stanno attrezzando per soddisfare questo tipo di clientela”, così, Jessica Sardella.

Per la buona riuscita di una luna di miele vegana o vegetariana, CartOrange raccomanda, tuttavia, di seguire alcuni consigli, come, ad esempio, evitare il fai-da-te: In Italia il viaggiatore vegetariano o vegano tende a preferire il fai-da-te, informandosi da solo su blog e forum per scoprire quali sono le strutture più adatte”, spiega Jessica Sardella. “Di solito questi viaggiatori non si fidano molto dei tour operator e contattano da soli le strutture, passando così ore e ore sul web per verificare le informazioni e incrociare i dati raccolti. Il rischio è di sprecare molto tempo senza ottenere le garanzie necessarie. Rivolgendosi a professionisti come i consulenti di viaggio si ha la certezza di essere nelle mani di persone che conoscono al meglio le destinazioni, le strutture e si occupano di tutta la parte di verifica”.

Trattandosi ancora di un settore di nicchia, l’altro consiglio è quello di pianificare il viaggio di nozze con un certo anticipo per “trovare le strutture più adatte a vegani e vegetariani” e “avere la certezza di trovare posto”. 

Le destinazioni più veg friendly sono in Oriente: “Alcuni paesi hanno un’alimentazione che è tradizionalmente più vicina ai gusti vegetariani o vegani e offre abitualmente nei ristoranti una serie di specialità adatte a tutti. È il caso di India, Thailandia, Indonesia e in generale l’Oriente, in quanto diverse religioni prevedono una dieta vegetariana o vegana e la cucina è basata molto su verdure e legumi. Anche in Giappone è possibile scoprire la cucina tradizionale in chiave vegan: CartOrange propone per esempio le esperienze in ryokan, le abitazioni tradizionali, dove è possibile accordarsi per dei menu veg senza rinunciare alla varietà”.

Ci sono, poi, altre destinazioni che sono diventate veg friendly semplicemente per “soddisfare la clientela”, come gli Stati Uniti dove “la tendenza vegetariana e vegana ha preso molto piede”, con strutture che hanno allargato il ventaglio dei loro menù” o, ancora, i Caraibi. 

È tuttavia possibile “viaggiare veg quasi ovunque”, rassicura Jessica Sardella: “Per una giovane coppia amante della natura, entrambi vegetariani e con lui che oltretutto segue una dieta senza glutine, ho organizzato un viaggio in Sudafrica, meta non molto veg friendly”. Lune di miele particolari che con l’aiuto di un esperto possono pertanto offrire la possibilità di esplorare molti paesi senza rinunciare a un’alimentazione adatta al proprio stile di vita. 

 

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