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Quando il figlio non arriva, la frustrazione dell'infertilità di coppia

Quando il figlio non arriva la frustrazione dellinfertilità di coppia
di Caterina Steri

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I nostri desideri non sempre si avverano come e quando vorremmo e questo ci pone di fronte a continui sforzi e tentativi per cercare di concretizzarli. Tra questi è compresa la nascita di un figlio.

Sono diversi i casi con cui mi ritrovo a lavorare ogni giorno e quello che vedo emergere di più è un forte senso di frustrazione. Coppie e soprattutto donne che si guardano attorno, vedono altre coppie con figli al seguito, alcuni nemmeno programmati e si chiedono il perché a loro una tale esperienza venga negata.

E sono frequenti i casi in cui non vengono evidenziate delle cause organiche specifiche all’impedimento di una fecondazione ma che vengono denotati come infertilità di coppia. Da un lato sanno che è un bene, perché vuol dire che si è sani, dall’altro appare un forte senso di spaesamento e la ricerca di un’ipotetica causa da spiegarsi.

Ci sono coppie che accettano di buon grado questa condizione, pensando che non sia destino, che Dio abbia deciso così. Si danno delle spiegazioni metafisiche e continuano ad andare avanti nella loro vita senza sentirne ossessivamente il peso e godendo comunque della situazione familiare a due.

Altre invece non riescono a ragionare in tal modo. Pensano di subire una punizione divina, si frustrano, si arrabbiano e si disperano. Continuano a fare indagini diagnostiche, si pongono ininterrottamente domande a cui non hanno risposte esaustive.

Spesso, soprattutto tra quest’ultimo genere di coppia, ci sono quelle che decidono di passare all’aiuto della medicina, ad esempio con stimolazioni ormonali specifiche o la FIVET (Fertilizzazione in Vitro con Embryo Transfer), ovvero la fecondazione in vitro dell’ovulo con il successivo trasferimento dell’embrione così formato nell’utero della donna. Oppure, c’è chi decide per l’adozione.

Queste soluzioni possono richiedere tempi molto lunghi e spesso costosi. Per la FIVET purtroppo non è detto che la gravidanza vada in porto al primo tentativo, per l’adozione ci si trova a dover affrontare iter burocratici lunghi, frustranti e dall’esito incerto. Serve quindi una forte motivazione per mandare avanti entrambe le ipotesi e una forte complicità nella coppia per affrontare tutto lo stress contingente in modo costruttivo.

Sono le donne in genere a risentirne di più perché si trovano a fare i conti con l’età i cui effetti sono più rilevanti che negli uomini. Inoltre tendono a manifestare un vuoto vissuto come incolmabile, forse dovuto al fatto che la natura ha incaricato loro di mandare avanti una gravidanza e anche perché gli uomini, hanno statisticamente molte più possibilità di procreare rispetto ad esse.

I casi di infertilità di coppia, soprattutto quelli in cui non ci sono cause organiche evidenti, possono mettere in crisi le coppie e se non sono ben coese e mature purtroppo possono portare a conseguenze molto forti. La ricerca della gravidanza in questi casi può diventare una vera e propria crociata, l’elemento centrale della vita di coppia organizzata tra visite mediche, burocrazia, ricerche e spese continue.

Le coppie che si trovano a dover fare i conti con situazioni del genere spesso perdono tanto del piacere dello stare insieme. La stessa sessualità rischia di essere praticata solo in funzione di una possibile gravidanza.

Sono coppie o donne, raramente succede al singolo uomo, che richiedono anche un aiuto psicologico per affrontare tutto questo. A volte la richiesta è anche quella di un aiuto psicologico a non vivere la situazione come un’ossessione di cui si è diventati schiavi consapevoli.

L’obiettivo di un lavoro psicologico del genere è quello di aiutare a far convivere la ricerca di una gravidanza con tutto ciò che di buono e positivo c’è nella quotidianità, che spesso viene perso di vista e messo in secondo piano. Un altro scopo è quello di aiutare a sentirsi o risentirsi una famiglia a due e riscoprire il motivo per cui la coppia è nata.

Non è facile affrontare situazioni tali, non rimanere incastrati nella rete della frustrazione e della ricerca ossessiva della gravidanza, per questo occorre non perdere di vista la coppia, le sue risorse e la possibilità di progetti futuri che non siano solo quelli della genitorialità.

Senza contare che spesso, quando si da spazio ad altro il figlio inaspettatamente arriva.

23/01/2017