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Salute e benessere dei piedi: prevenzione e rimedi contro i disturbi più comuni

Calli, verruche, vesciche, sudore, cattivo odore: se trascurati, i piedi soffrono ma per il loro benessere le soluzioni ci sono e con imbarazzo della scelta

Salute e benessere dei piedi prevenzione e rimedi contro i disturbi più comuni
di Stefania Elena Carnemolla

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L’industria per la salute e il benessere dei piedi va a gonfie vele. Continua, infatti, il suo trend positivo, con portfolio di prodotti sempre più sofisticati pensati per intercettare ogni esigenza: quelli per il dolore e, quindi, contro vesciche, calli, duroni, verruche, dita doloranti; per la cura e il benessere dei piedi come i kit per pedicure casalinghe con maschere nutrienti all’olio di cocco, avocado, jojoba, lavanda, macadamia, argan, pantenolo, burro di karitè, le lime ai cristalli di diamante per piedi morbidi e vellutati, soluzioni contro secchezza, sudorazione, talloni screpolati. Molto gettonate le solette in gel adattate, a seconda, al piede femminile e a quello maschile: per il lavoro, la vita di tutti i giorni, lo sport, scarpe con tacco, ballerine, stivali, scarpe basse, talloniere.

SCARPE SBAGLIATE

Nonostante l’offerta variegata spesso i piedi vengono trascurati. Molto diffusi sono, infatti, calli, vesciche, le classiche bolle piene di liquido, duroni, pelle dura e ruvida solitamente di colore giallognolo che colpisce, in particolare, la pianta dei piedi. Importante è, quindi, la prevenzione. Contro calli e vesciche, ad esempio, la casa farmaceutica Angelini sconsiglia per uso quotidiano “scarpe sì belle ed eleganti ma strette, rigide e magari provviste di cuciture in rilievo che si fanno dolorosamente sentire quando camminiamo”. In commercio esistono, allora, diverse tipologie di cerotti e cuscinetti o creme anti-callosità all’acido salicilico, anche se, nel caso dei calli, un classico è la pietra pomice con cui levigarli e assottigliarli dopo aver ammorbidito la pelle in acqua tiepida.

VERRUCHE

La pianta del piede può essere colpita dalle verruche, un’infezione causata da alcuni ceppi dell’HPV, il virus del Papilloma umano. Si presentano come piccole escrescenze cutanee ispessite e giallo-grigiastre che diventano dolorose quando si cammina poggiando la zona colpita. Come si contrae l’infezione? Un comportamento a rischio è, ad esempio, quello di camminare a piedi nudi nelle docce, negli spogliatoi o sui bordi delle piscine, da qui l’invito a indossare sempre delle ciabatte. Per il trattamento esistono gel, cerotti, pomate e anche spray per la rimozione a freddo basati su un metodo di congelamento all’azoto liquido della radice della verruca, destinata a cadere, dopo la formazione di una vescica, 10 o 14 giorni dopo l’applicazione, con la pelle pronta a crecere nuovamente. Un rimedio contro le verruche è il tarassaco secondo una ricetta del libro sulle erbe officinali di Bonomelli, storica azienda di infusi, camomille e tisane: “Applicare cataplasmi o compresse preparate con il succo fresco di radice; lasciare agire per 15-20 minuti e sciacquare con acqua tiepida”.

FUNGHI DEI PIEDI

A colpire i piedi possono essere anche i miceti, funghi che proliferano in luoghi al chiuso, umidi e poco igienici. Tra le micosi più diffuse in ambienti come, ad esempio, piscine e palestre c’è la Tinea pedis o piede d’atleta dovuta all’Epidomophyton flocossum o a miceti del genere Trichophyton e i cui sintomi sono macerazione, lesioni e desquamazione della pelle con forte prurito. La Tinea pedis può essere trasmessa, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, da persona a persona o attraverso il contatto con pavimenti o pedane di legno delle docce, spogliatoi, bordi delle piscine, tutti contaminati con cute infetta, tanto che le persone affette da Tinea pedis o altre infezioni cutanee, raccomanda l’Organizazione Mondiale della Sanità, “non dovrebbero frequentare piscine pubbliche, invasi acquatici naturali e vasche per idromassaggio” per evitare che possano scaricare il fungo in luoghi frequentati da altre persone. Un divieto cui accompagnare anche una costante disinfezione degli ambienti. Veicolo di micosi, ricorda ancora l’Organizzazione Mondiale della Sanità, possono essere anche biancheria, teli, indumenti intimi, panche, trampolini, corrimano, scalini, scarpe, attrezzi.

Contro i funghi spiega, invece, Assosalute della galassia di  Federchimica, aiuteranno farmaci di automedicazione ad azione antimicotica come creme e pomate da applicare localmente senza sospendere il trattamento davanti a una scomparsa rapida dei sintomi – in caso di dubbi andranno chiesti consigli al medico o al farmcista. Una terapia discontinua, ricorda, infatti, Assosalute, può causare il ritorno delle lesioni cutanee e l’insorgere di resistenze nei confronti dei farmaci usati per contrastare l’infezione. Se il trattamento topico, viceversa, non è sufficiente a debellare l’infezione o il fungo nel frattempo è diventato resistente ai principi attivi di creme o pomate, solo il medico, conclude Assosalute, potrà prescrivere trattamenti sistemici, in particolare per via orale, per sconfiggere definitivamente la micosi.

UNGHIE INCARNITE

Dolorose e fastidiose, le unghie incarnite sono uno dei tanti problemi che affligono i piedi. Anche in questo caso è importante la prevenzione considerati i rischi che un’unghia incarnita può comportare: “L’unghia incarnita si forma quando i lati dell’unghia del piede crescono entro la pelle circostante, provocando rossore, gonfiore e indolenzimento. Si può avvertire dolore anche se si preme sul dito o se il dito si infetta” ricorda ISSalute, che spiega anche come procedere al loro taglio: “Tagliare le unghie dei piedi dritte e allontanare delicatamente la pelle dall’unghia usando un batuffolo di cotone può contribuire a far regredire l’unghia incarnita”. In casi estremi, invece, sarà necessario “rimuovere una parte dell’unghia o l’intera unghia”.

PREVENIRE IL PIEDE DIABETICO

Particolare cura e attenzione necessita il piede diabetico, che può diventare fonte di dolore. Tra i probemi ai piedi che possono colpire i diabetici, spiega ISSalute, ci sono, infatti, la neuropatia periferica, una lesione ai nervi che genera intorpedimento, bruciore, fitte e dolori lancinanti; l’ischemia, con scarsa circolazione e i piedi che possono diventare doloranti, freddi, rossi e gonfi; ulcere della pelle, piaghe dolorose che necessitano di tempi lunghi di guarigione; infezioni delle ulcere, che, arrossandosi e gonfiandosi, possono produrre pus, sprigionando cattivo odore. È possibile, allora, prevenire il piede diabetico? La risposta è sì. Per capire come la Società Italiana di Diabetologia ha pensato a un decalogo:

Esaminare ogni giorno i piedi, in particolare la pianta, il tallone e tra le dita. Osservare se tra le dita la pelle è macerata, biancastra, e se le unghie tendono a incarnirsi

Lavare i piedi ogni giorno, con acqua tiepida e un sapone di buona qualità. Asciugarli bene con un asciugamano morbido, specialmente tra le dita. Non fare pediluvi prolungati o con sali: macerano o disidratano la pelle

Dopo aver lavato i piedi, guardare se ci sono ispessimenti duri della pelle sul tallone o sui margini della pianta del piede. In questo caso, strofinare delicatamente le parti interessate con una pietra pomice naturale. Non utilizzare altre pietre o preparati abrasivi, come pure non usare callifughi per duroni e calli

Dopo avere asciugato i piedi, massaggiarli con una crema idratante a base di urea, per mantenere la pelle elastica e morbida. Se, malgrado queste precauzioni, si continuano a formare ispessimenti e callosità alla pianta del piede, consultare il medico, perché potrebbe essere il segno di un cattivo appoggio del piede o di scarpe inadatte 

Evitare temperature troppo calde o troppo fredde e, di conseguenza, non utilizzare borse d’acqua calda o termofori. Se di notte i piedi sono freddi, indossare calze di lana. Meglio ancora, indossare calze di seta, sotto le calze di lana

Non camminare mai scalzi, neppure in casa o in spiaggia. Indossare scarpe comode, evitare le scarpe con punta stretta o con tacchi alti, come pure le scarpe aperte e i sandali. Indossare le scarpe nuove per brevi periodi, fino a quando non si adattano bene al piede. Ispezionare con la mano l’interno delle scarpe prima di calzarle: potrebbero esserci corpi estranei, chiodini o irregolarità della tomaia

Non indossare mai le scarpe senza calze. Indossare poi calze di giusta misura, senza rammendi e, possibilmente, senza cuciture. Cambiare calze e calzini ogni giorno. Non portare giarrettiere o elastici che stringano le gambe

Tagliare le unghie dritte, non troppo corte, con un tronchesino a punte arrotondate. Non usare forbici appuntite e poi, per smussare gli angoli, utilizzare una lima a punta arrotondata. Se si è in difficoltà, farsi tagliare le unghie o usare soltanto la lima. Avvertire sempre il podologo che si è diabetici

Non tagliare calli o duroni. Non forare le vesciche o le bolle con aghi. Coprire le ferite con garza sterile, da fissare poi con rete elastica o cerotto di carta. Non usare cerotti telati. Cambiare la medicazione almeno ogni giorno e osservare attentamente la lesione. Non ascoltare mai i consigli di parenti, vicini o altri diabetici, ma seguire sempre le istruzioni del medico o del farmacista o dell’infermiere addetto alla cura dei piedi. Ricordarsi di far sempre ispezionare i piedi a ogni visita. Chiedere consiglio per ogni iniziativa che si intende prendere per i propri piedi (prodotti, solette, plantari eccetera)

PIEDI D’ESTATE

Estate, addio alle scarpe chiuse e piedi finalmente liberi di respirare, anche se c’è chi si vergogna dei propri piedi. Calypso, società per il benessere del corpo, ha, ad esempio, pensato a come realizzare una pedicure perfetta per non nascondere più i piedi, cè chi li nasconde persino sotto la sabbia, nella stagione calda. Prima di indossare i sandali è importante curare la pianta del piede perché “ancora molto sottile”, idratandola, contro la formazione di tagli e calli, con massaggi al mattino e la sera grazie a “creme ricche e morbide”. Prima della pedicure aiuterà, invece, il classico pediluvio in acqua tiepida con un cucchiaio di sale e uno di bicarbonato. Per lo scrub aiuterà, invece, un impasto con miele e zucchero da applicare, con movimenti circolari, con le mani o con una spugna ergonomica ai gusci di nocciola per rafforzare l’effetto esfoliante del massaggio. Dopo aver risciacquato e aver asciugato il piede, idratare in profondità la pelle con creme e oli a scelta per “renderla luminosa ed eliminare eventuali screpolature”. Per la cura delle unghie Calypso consiglia, invece, “una lima di cartone per rafforzarle e accorciarle a filo con il dito così da renderle più eleganti da vedere e più gestibili attraverso una pedicure casalinga”. Tocco finale, lo smalto, con i piedi pronti per indossare la “calzatura ideale” tra “infradito, open toe, sandali, zeppe” per “esaltare pedicure e outfit”.

CAREZZA ALL’EUCALIPTO

Contro i piedi stanchi esistono già in commercio creme, gel, unguenti e tonici ad hoc. Ci sono poi i rimedi casalinghi. Per il sollievo dei piedi stanchi Bonomelli consiglia, ad esempio, un massaggio all’eucalipto: “Lavare accuratamente i piedi, metterli quindi a bagno in un catino di acqua tiepida in cui sono stati messi in infusione 30 g di salvia fresca e un cucchiaino di sale; lasciare in ammollo per 15-20 minuti. Nel frattempo diluire 25 gocce di olio essenziale di eucalipto in 50 ml di olio di noce, mescolando bene fino a ottenere una miscela omogenea e utilizzarne 4 cucchiai per massaggiare delicatamente i piedi”.

UN MONDO DI PEDILUVI

Contro i piedi stanchi l’Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi di Genova consiglia un trattamento a base di bicarbonato, menta e vite rossa: “Sciogliete due cucchiai di bicarbonato per litro d’acqua calda e fate un pediluvio di almeno venti minuti. Mettete in un catino 100 g di menta piperita, versate acqua calda, coprite e lasciate in infusione per circa dieci minuti, poi immergete i piedi, senza togliere la menta, per almeno quindici minuti. Versate 3-4 litri d’acqua bollente su 500 g di foglie di vite rossa, lasciate in infusione, coperto, per dieci minuti e poi fate un pediluvio della durata di venti minuti”.

Tipicamente estivo è un trattamento rilassante alla lavanda, menta, rosmarino e timo serpillo: “D’estate mettete nella bacinella del pediluvio o nella vasca da bagno un mazzetto di spighe fresche; fuori stagione preparate un decotto facendo bollire per 10 minuti 50 g di fiori secchi in un litro d’acqua, filtrate e versate nell’acqua calda. Preparate un infuso lasciando 500 g di fiori secchi in 3-4 l d’acqua per dieci minuti, filtrate e versate nell’acqua calda del bagno. Preparate un infuso misto lasciando 200 g di fiori di lavanda, 120 g di menta, 180 g di rosmarino, 120 g di timo serpillo in 3-4 l d’acqua per dieci minuti; filtrate e versate nell’acqua calda del bagno. Preparate un decotto facendo bollire 500 g di fiori in 3-4 l d’acqua per dieci minuti e versate nell’acqua calda del bagno”.

Rinfrescante il pediluvio alle erbe miste: “Mescolate le seguenti erbe fresche o secche: 25 g di menta, 20 g di fiori di camomilla, 20 g di maggiorana, 15 g di rosmarino, 10 g di timo. Fate bollire quattro cucchiai del miscuglio in 2 l d’acqua per cinque minuti; senza aggiungere acqua, fate un pediluvio di quindici minuti”.

Contro piedi stanchi e gonfi aiuterà, invece, un pediluvio all’alloro: “Preparate un decotto facendo bollire per dieci minuti in un litro d’acqua 50 g di bacche schiacciate e versatelo nell’acqua calda pronta per un pediluvio. Per un decotto più energico, fate bollire 100 g di bacche invece di 50 g”. O all’artemisia: “Fate bollire per 15 minuti 100 g di pianta in 3 litri d’acqua, versate in un catino, lasciate intiepidire e fate un pediluvio di cinque minuti, massaggiando energicamente i piedi”.

Contro i piedi doloranti c’è il pediluvio al salice bianco: “Fate bollire per 10 minuti 60 g di corteccia di salice bianco in un litro d’acqua, lasciate riposare coperto per 10 minuti e versate in un catino; aggiungete 2 litri d’acqua bollente e fate un pediluvio di 10 minuti”. O il pediluvio al sale con “abbondante sale grosso marino” in acqua calda o fredda per dare sollievo a “piedi gonfi e dolenti” e ammorbidire “pellicine e ispessimenti”.

Ci sono poi i rimedi contro i piedi stanchi o sudati, come il pediluvio all’ortica: “Fate bollire per 10 minuti 60 g di foglie in un litro d’acqua, versate nel catino e fate un pediluvio di 15-20 minuti”. Aiuteranno a eliminare sudore (e cattivi odori) anche salvia e timo: “Cospargete l’interno delle scarpe con salvia secca o con timo, polverizzati nel mortaio o nel frullatore”.

Per piedi profumati c’è l’infuso deodorante: “Versate 3-4 litri d’acqua bollente su 80 g di corteccia di quercia, 30 g di gemme di pino, 30 g di corteccia di salice, 40 g di foglie di noce, 20 g di foglie di eucalipto, 50 g di pianta di timo; lasciate in infusione, per circa dieci minuti, poi filtrate, strizzando e usate il liquido per pediluvi caldi della durata massima di 20 minuti”. 

Contro i piedi freddi, infine, aiuterà la farina di senape: “Chiudete 100 g di farina di senape in un sacchetto di tela e mettetelo in un catino d’acqua calda, poi fate un pediluvio”.

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23/06/2020