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San Valentino, la festa che ha perso il suo romanticismo

San Valentino la festa che ha perso il suo romanticismo
di Redazione

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Eccoci di nuovo a confrontarci con San Valentino la festa degli innamorati, che affonda le sue radici storiche nella celebrazione più sfrenata dell'antica Roma famosa per i suoi eccessi e trasgressioni.

Da allora sono trascorsi molti secoli, nel XIX iniziarono ad inviare cuori e biglietti amorosi e nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a partire dagli Stati Uniti, ebbe la meglio il consumismo: la tradizione dei biglietti amorosi diventò secondaria rispetto allo scambiarsi regali, scatole di cioccolatini, mazzi di fiori, gioielli, cene al ristorante, ecc.

Una festa apprezzata da alcuni, odiata da altri, ignorata da altri ancora, comunque, con il tempo ha assunto un aspetto sempre più commerciale e decisamente sempre meno romantico.

A prescindere da questa data, dai suoi significati e obiettivi, una domanda nasce spontanea: siamo ancora capaci di innamorarci davvero? 

La domanda è lecita, in quanto, vivendo in una società avida e spietata che impone ritmi di vita e di competitività accelerati e spregiudicati, i sentimenti hanno sempre meno spazio e l'individualismo appare per molti come un'ancora di salvezza, un antidoto contro la sofferenza emotiva. 

Molti hanno paura di amare, di lasciarsi andare all'Amore, sembrano anestetizzati e ben decisi a difendersi da ogni forma di coinvolgimento affettivo. 

Tuttavia, l'essere umano, socievole per sua natura, ha bisogno di vicinanza affettiva, intimità, condivisione di impegni e d'intenti. E' possibile, dunque, uscire dall'individualismo, spingersi verso relazioni affettive intense e mettersi alla prova per costruire un sano e duraturo rapporto amoroso?

Ci viene in soccorso la scoperta del Codice dell'Amore, una scoperta frutto di diversi studi che vuole indicare che l’amore non è più solo materia dei filosofi, dei romanzieri o degli inguaribili romantici, ma rappresenta un comportamento adattivo della specie umana. 

Il significato di questo comportamento, negli ultimi decenni, ha destato molto interesse in ambito accademico e numerose ricerche hanno permesso di rilevare e misurare gli aspetti specifici delle capacità adattive degli esseri umani, cioè l'insieme di quelle abilità utili a operare in modo appropriato nella vita di tutti i giorni e per affrontarne le prove, in particolare quelle più dure. 

Appare chiaro che l’amore ha il potere di irrompere nelle nostre vite senza preavviso, scatenare le farfalle nello stomaco e, inevitabilmente, prima o poi, metterà in discussione le abitudini consolidate e gli equilibri faticosamente conquistati.

Scappare dalle relazioni ancor prima di entrarci, oppure mettersi in gioco e vivere la vita con coraggio?

Le divergenze tra le persone sono inevitabili è vero, ma è anche vero che possono rappresentare un valore aggiunto quando aumentano le opportunità di scelta e di evolversi come persona e come coppia. Questo è il momento più complicato perché le relazioni interpersonali possono aprire a esperienze umane intense e autentiche, dove è possibile vivere le più grandi gioie, ma anche le maggiori sofferenze.

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La buona notizia è che quando il comportamento di un individuo entra in una fase di crisi è oltre che comprensibile, anche modificabile. Si tratta di un processo complesso, dove bisogna assumersi dei rischi emotivi, ma se completato permetterà di dar vita a una spirale di fiducia e a relazioni piene di emozioni positive, accedendo a livelli diversi di felicità.

Forse si potrà vivere senza l'Amore, ma rinunciarvi ne varrebbe davvero la pena?

Bambino oggi uomo domani

 

10/02/2020