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Thermos e fiaccole da giardino all’amianto: dalla Cina all'Italia, commercio illegale cancerogeno

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Thermos: tè, caffè, vivande, pratico, leggero, facilmente lavabile, il thermos è il simbolo delle vacanze, che si vada al mare, lago o montagna. Fra negozi di casalinghi, supermercati, empori e mercatini i modelli sono tanti. Thermos d’ogni tipo, con prezzi stracciati che attirano i consumatori, senza sospettare che molti contengono amianto. 

Molti dei thermos commercializzati in Italia sono, infatti, cinesi. La Cina è ancora oggi con Russia e Canada grande produttrice di amianto, che Pechino considera legale tanto da non ostacolare l’esportazione di prodotti dov’è presente. Nei thermos di fabbricazione cinese e loro imitazioni l’amianto si trova, sotto forma di pasticca pensata come distanziatore fra le pareti, nell’intercapedine del doppio involucro in vetro. La pasticca di amianto assorbe, infatti, il calore, evitando il surriscaldamento che potrebbe provocare la rottura del vetro. 

I cinesi progettano così i casalinghi, non curandosi della pericolosità di certe sostanze, tanto da invadere a cuor leggero i mercati contando sulla complicità degli importatori. Spesso questi thermos giungono, ad esempio, in Italia senza codici di identificazione, con gli importatori che vi appongono ciascuno un proprio codice. E se vi sono thermos con etichette allestite dagli importatori dove si dice che il prodotto è originario della Repubblica Popolare Cinese, ve ne sono altri contrassegnati, benché fabbricati in Cina, con falso marchio made in Italy. A pagare è, pertanto, la tracciabilità. In Italia, dove una legge del 1992 ha vietato l’amianto, bloccandone estrazione, importazione, lavorazione, utilizzo, commercializzazione, esportazione, prodotti che lo contengono, i prodotti all’amianto, come i thermos, riescono tuttavia a immettersi nei circuiti commerciali salvo incappare in controlli e sequestri da parte delle autorità.

Per migliaia di thermos ritirati dal mercato, altri entrano nel territorio nazionale, con i consumatori che, se non informati, rischiano in nome del risparmio di alimentare un commercio per nulla cristallino. Non si contano, successivi ai sequestri, i documenti delle autorità italiane con formule ormai familiari. Può capitare, così, di leggere a proposito dei thermos: “Il materiale con amianto è costituito da piccoli corpi di forma cilindrica di colorazione grigio biancastra costituiti da materiale fibroso compresso di amianto crisotilo posti nell’intercapedine del doppio involucro in vetro dei thermos, con funzione di distanziatori”; oppure che la natura del pericolo o rischio della merce era di tipo “chimico-cancerogeno”; o infine che il prodotto diventava cancerogeno per inalazione a causa della liberazione di fibre di amianto in caso di rottura del contenitore in vetro e manipolazione della pasticca di cartone amianto.

Fra i prodotti cinesi che hanno invaso il mercato italiano costituendo un pericolo per i consumatori ci sono anche le fiaccole ornamentali da giardino in bamboo e le torce da tavola. “La fiaccola ornamentale” così un documento del Ministero della Salute “è costituita da una struttura in bamboo, da un flacone in alluminio con tappo a vite, da uno stoppino e da una rondella. Tale rondella, di cm 3 di diametro, presente sotto il tappo a vite, si interpone tra lo stoppino della fiaccola e il tappo di alluminio. Essa funge da guarnizione ed è costituita da amianto di tipo serpentino in matrice friabile. La rondella in amianto è facilmente asportabile ed è frantumabile con le dita”. Prodotto anche questo cancerogeno per inalazione, con liberazione di fibre di amianto in caso di manipolazione della guarnizione in amianto o in caso di sua dispersione nell’ambiente.

Merce nociva che viene commercializzata pur nella consapevolezza di costituire un pericolo, con effetti irreversibili sulla salute e i consumatori complici, loro malgrado, di un mercato illegale. 

 

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