logo tiscali tv

Anna Angori, il calcio e la fede: "Un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni”

Nell'intervista di Mariano Ventrella, l'esperienza di Anna Angori: dal campo dell'oratorio al campionato di Eccellenza

Leggi più veloce

Centrocampista impiegata prevalentemente nella fascia laterale sinistra, a piede invertito, Anna Angori, classe 2004, ha nella velocità e nella corsa la migliore prerogativa. Figlia e sorella di calciatori, ha preso il sopravvento sulle abitudini dei maschietti di famiglia, essendo, al momento l’unica a praticare calcio, insieme alle due sorelle Michela e Giulia, militando nella Nestor Castello nel campionato di Eccellenza umbro.
Cattolica praticante, ha vissuto una importante esperienza di fede e di vita, partecipando alle Giornate mondiali della Gioventù a Lisbona, in Portogallo, nel 2023.

Ciao Anna, per iniziare, una breve disamina della tua carriera

“Ho ereditato la passione per il calcio da mio padre ed i miei fratelli, iniziando il percorso nel calcio a cinque con la squadra dell’oratorio per poi passare al Perugia futsal prima del trasferimento alla Nestor Castello”.

I momenti più emozionanti 
“Il pareggio ottenuto lo scorso anno con il Perugia, una delle squadre più blasonate dell’Umbria nonché la rete siglata con l’Orvieto in questa annata, a seguito di una triangolazione in cui tutte e tre le sorelle Angori sono state partecipi nell’azione”.
Obiettivi stagionali
“Dare sempre il massimo e crescere di partita in partita, lavorando maggiormente su me stessa e puntando sempre più in alto”.

La fede nel Signore e la preghiera
“La fede nel Signore è di vitale importanza nella mia vita, prego spesso sia in generale per le cose più importanti che prima di ogni partita, affinchè ci si possa sempre divertire, giocando a calcio.
Ho avuto modo di partecipare alla Gmg in Portogallo nel 2023, vivendo un’esperienza unica ed indimenticabile durata due settimane, ospitati nelle famiglie con i minori che dormivano nelle palestre; il culmine è arrivato comunque nella lunga nottata all’aperto in sacco a pelo, a Lisbona, in attesa della sveglia del mattino seguente con l’arrivo di Papa Francesco”.

I valori dei giovani cattolici
“Vivere in un clima di fraternità ed accoglienza con tutti i giovani del mondo è stato qualcosa di straordinario ed irripetibile, il clima che si respirava era fantastico; quando si è in determinati contesti, comunicarsi e comprendersi è assai semplice, in quanto la lingua dell’amore per chi professa la stessa religione e coltiva i medesimi valori è universale e non ha bisogno di traduzioni o interpretazioni.”

12/01/2024