Cambiamento climatico, la mostra milanese
Il Pianeta è in sofferenza per causa nostra e noi con lui. Il riscaldamento globale ha iniziato a produrre effetti negativi tangibili, che rischiano di ingigantirsi se non si corre ai ripari. A Milano fino al 26 maggio, al Museo di Storia Naturale, va in scena “Capire il cambiamento climatico”, una mostra fotografica nata per sensibilizzare i visitatori su questa problematica.
Le oltre 300 immagini scattate dai fotografi di National Geographic, mostrano da un lato la bellezza della natura e dall'altro le catastrofi ambientali, come lo scioglimento dei ghiacciai e la deforestazione.
In foto un gobbio giallo (Gobiodon okinawae) che scruta attraverso la finestra della sua casa-lattina (Penisola di Izu, Honshu, Giappone). L'ecosistema marino è vittima di grave inquinamento da rifiuti di ogni genere: plastica, rottami, mercurio e altri metalli pesanti... fino ai veleni rilasciati da migliaia di bombe inesplose nelle zone di guerra, che giungono a noi propagandosi attraverso le catene alimentari.
Foto di Brian J. Skerry
Mauricio Lima ha immortalato il deserto del lago Poopo, secondo per estensione in Bolivia dopo il Titicaca, che si è prosciugato nel 2015 per cause anche legate alle attività umane: riscaldamento globale e riduzione dei ghiacciai andini che lo alimentavano, siccità prolungate e derivazione di acqua degli immissari per agricoltura e imprese minerarie. Le migliaia di persone che abitavano le rive sono state costrette a migrare. Nel 2018 grazie a piogge straordinarie, il lago si è in parte ricostituito.
Foto di Mauricio Lima
James Blog è rimasto colpito dal grande ghiacciaio Bridge (British Columbia, Canada occidentale) che soffre durante le estati, sempre più calde. Dalla sua foto si vede che si è ritirato. Di quanto? Ben 3 chilometri in appena 12 anni tra il 2004 e il 2016, circa 250 m all'anno. La sua contrazione farà diminuire il deflusso d'acqua verso gli impianti idroelettrici del fiume Bridge, che oggi coprono la domanda elettrica di circa 350mila abitanti.
Foto di James Blog
Gerd Ludwig col suo scatto ci fa arrivare l’inquinamento che resta da un campo petrolifero abbandonato in Azerbaijan: l'estrazione di combustibili fossili, oltre ad aver provocato gravi danni ambientali in molte regioni del pianeta, è la causa principale dell'aumento di emissioni di gas a effetto serra che determinano il riscaldamento globale.
Foto di Gerd Ludwig
Frans Lanting immortala la drammaticità delle temperature troppo torride. Il riscaldamento globale già oggi rende la vita difficile a molte popolazioni, causando siccità e ondate di calore che pregiudicano i raccolti agricoli e favoriscono malattie. Nell'estate 2003 in Europa le temperature vicine a 40°C provocarono oltre 70mila vittime da colpo di calore. In Australia nel gennaio 2019 si sono sfiorati i 50°C.
Foto di Frans Lating
Iceberg in fusione ai margini dell'Isola di Baffin (Artico Canadese). Le datazioni al radiocarbonio di resti vegetali prelevati presso le fronti glaciali indicano che i ghiacciai della zona si trovano nelle posizioni più arretrate in ben 40mila anni.
Foto di Brian J. Skerry