La decisione di Chiara Ferragni che cambia tutto: “Inutile fare finta che tutto vada bene quando non va”

La svolta

Chiara Ferragni è diventata azionista di maggioranza del suo brand e torna quindi padrona in casa propria. Un cambiamento radicale nelle attività economiche e finanziarie dell’imprenditrice: "Sono per la prima volta diventata azionista di maggioranza di Chiara Ferragni Brand", annuncia infatti sui suoi profili Instagram dove ha pubblicato un messaggio whatsapp inviatole verosimilmente dal suo legale. "Congratulazioni, Chiara! Ti comunico - è il testo del messaggio - che da questo momento hai il 99% della società che ha il tuo brand". Qualcuno parla di crisi con i soci che non intendevano aderire all’aumento di capitale, ma Ferragni sfoggia orgoglio per la nuova avventura.

Tutto sotto il suo controllo

"Non è solo una questione di quote o di percentuali: è un inizio. Questa decisione è un passo concreto. E' la scelta di rimettere le mani sulla mia storia, senza delegare, senza più far finta che tutto vada bene quando non va. E' assumersi il peso e la bellezza di guidare, decidere, cambiare. E' essere libera per la prima volta nel portare avanti il mio brand ed il mio nome", spiega Chiara Ferragni. L'influencer ha visto le sue società, a partire da Fenice, e i prodotti Chiara Ferragni Brand - dai vestiti alle borse e ai gioielli tutti col marchio dell'occhio azzurro - andare incontro a un periodo di grave difficoltà dopo il 'pandoro gate'.

Le favole non esistono

"Non voglio raccontare una favola, le favole non esistono - prosegue Ferragni - Ma so che sto provando a costruire qualcosa di nuovo. Con fatica, lucidità e responsabilità. Non vi racconterò una rinascita perfetta - scrive rivolta ai suoi followers la ex moglie di Fedez -, quella non sto riuscendo a viverla nemmeno io. Vi racconterò la realtà fatta di alti e bassi, imperfetta, mia. E questo è l'unico punto da cui ripartire". La Fenice di Chiara Ferragni si era salvata dal portare i libri in tribunale con un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro nelle ultime settimane dopo essere stata messa a dura prova dagli scandali dei pandori (Pandorogate) e delle uova di Pasqua griffate. La nota influencer aveva dovuto fare appello ai soci per salvare le attività che fino al 2023 fruttavano ricavi fino a 12 milioni, scesi nell'ultimo anno a circa 2.

I soci non sottoscrivono l’aumento di capitale

Del resto, Alchimia di Paolo Barletta prende atto con soddisfazione del traguardo raggiunto da Chiara Ferragni. Come il socio (al 27,5%) Pasquale Morgese, anche Barletta, che della società dell'influencer aveva il 40%, ha quindi deciso di non partecipare all'aumento di capitale. Per intero la ricapitalizzazione è stata sottoscritta da Ferragni che prima aveva il 32,5% del capitale. In qualità di socio di Fenice dal 2018, Alchimia in una nota ricorda di aver "affiancato il percorso di sviluppo dell'azienda, investendo inizialmente per il lancio e contribuendo a creare le condizioni per la crescita e il consolidamento del brand Ferragni a livello internazionale". Ora, dopo anni di collaborazione e supporto strategico, Alchimia ritiene conclusa la propria partecipazione nella società Fenice, lasciando la guida interamente nelle mani della fondatrice Chiara Ferragni". La decisione di non aderire al recente aumento di capitale è stata presa - viene spiegato - in coerenza con gli obiettivi strategici di lungo termine di Alchimia, che oggi dedica la propria attività alle ulteriori 24 partecipazioni attive in diversi settori e mercati.

30/04/2025
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